Quei brevi messaggi ... sul muro

Quando la corrispondenza ordinaria impiegava diverse settimane per essere recapitata, il telegramma costituiva il modo più rapido di comunicare le notizie urgenti. Oggi l'informazione avviene praticamente in tempo reale attraverso mezzi alla portata di tutti. Perfino lo smartphone che teniamo in tasca ci permette di inviare testi, musica ed immagini. Ma, probabilmente, ai messaggi che riceviamo attraverso questo moderno dispositivo manca qualcosa di unico ed esclusivo, manca, cioè, la personalità del loro autore.

Coloro che percepiscono prepotentemente l'esigenza di conferire ai propri “annunci” una valenza artistica, grafica o addirittura psicologica, finiscono per soddisfare l'impulso grafomane su uno spazioso muretto, ricorrendo ad una irriverente bomboletta sray.

Recentemente i dipinti murali realizzati da abili street-artist sono stati apprezzati e destinati a riqualificare i quartieri cittadini degradati. Oltre che alla street art, anche ai cosiddetti graffiti è stata riconosciuta una indiscutibile valenza sociale.
Invece, le appassionate dichiarazioni d'amore, le illustri citazioni letterarie e le sarcastiche battute “a colori” scritte sui muri, vengono ancora ritenute il risultato dell'azione scellerata di “volgari imbrattatori” di spazi pubblici e, pertanto, penalmente perseguibili.

Le prime scritte “pirata” eseguite dai pionieri del graffitismo, apparvero negli Stati Uniti d'America sui vagoni della metropolitana che, sostando in tutte le affollate stazioni della città, rendevano leggibili i messaggi di grandi dimensioni ad una parte sempre più ampia della popolazione urbana.

Mettendo correttamente da parte le precipitose condanne e le severe censure dei cittadini benpensanti, occorre riflettere su un fenomeno che riveste una diffusione planetaria e rendersi conto che si tratta di frasi concepite con sentimento e, dunque, ispirate. Il risultato di un contesto mass-mediatico complesso non può essere considerato come deturpante sporcizia, ma come un prodotto intellettuale e creativo.

Talvolta commuove l'apparente ingenuità di coloro che scrivono con parole semplici frasi dall'effetto immediato. Dopotutto, in un certo senso, ricordano quegli scolari che credevano di scandalizzare gli adulti scrivendo con un gessetto “Asino chi legge!” sulla lavagna della classe.

Testo e fotografie di @adinapoli

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