#5cosebelle: Estate

in #photography6 years ago (edited)

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Cetara, Costiera Amalfitana

Ci sono posti dove nulla cambia.
Dove ogni volta che torni sei a casa.
Dove qualche dettaglio si modifica, ma la sostanza resta la stessa, da sempre.
Un paese che è come una città, minuscolo eppure grandissimo nelle parole di chi lo abita. Un groviglio di case arroccate alle montagne che si affacciano sul mare.
Un piccolo golfo denso di vita.
Di ricordi.
Di bellezza.
Ricordi che si rincorrono, cose che si ripetono, fattI che ritornano, volti con qualche ruga in più ma agli stessi posti: un paio di ragazzi al tavolino del bar, bambini ora ragazzini a dare calci ad un pallone, persone che passano e spassano davanti allo stesso uscio ripetutamente, come un ingranaggio perfetto di un orologio che più volte ripete lo stesso incastro. Un piccolo mondo che non ha bisogno di molto altro: un orizzonte blu sconfinato, la brezza marina che graffia la pelle - perennemente abbronzata - quel profumo di agrumi e crema solare che si sente nell’aria. Profumo d’estate. Da sempre, da che ho memoria, una parte della lunga estate che vivevo è ambientata qui, tra queste stradine fatte di scale ripide, salite e discese, bagni notturni, gelati per pranzo e cena mentre un trenino sgangherato ci faceva divertire come il miglior lunapark del mondo. Una casa, o forse due, tre, tutte familiari, tutte ugualmente casa. È incredibile quante case nascoste possa contenere una così ristretta porzione di terra. Ho vissuto estati in un numero indefinito di casette, sempre lì, sempre quell’angolo nascosto di costiera. Se non lo sai, passi avanti all’imbocco del paese senza nemmeno farci caso. Passaggi segreti, angoli nascosti. Nuotate fino alla spiaggetta inaccessibile a piedi, tuffi in mezzo al mare dalla prua di una barca, scorrazzare nel buio della notte tra le onde con la sola luce delle stelle, della luna, dell’allegria contagiosa di una boccata di fumo e di un liquido freddo ma inebriante. Estati di crescita e di spensieratezza, senza orari e senza fatica, seppur il lavoro non mancasse mai.
Anno dopo anno, trovare conforto nel sapere che mentre tutto cambia freneticamente e vorticosamente, e a stento si riescono a mettere in fila anni- luoghi- eventi, ci sono posti immobili che sono come li hai lasciati. Non importa quando, troverai tutti lì, ai propri posti, a mettere in scena una volta di più lo spettacolo dell’estate. E tu, perennemente osservatore, ti rallegrerai e rattristerai al contempo, per quella dannata malinconia che inevitabilmente avvolge le cose amate. Quelle che si sono amate incontenibilmente e che a un certo punto cambiano, ma senza poter fare a meno di godere di quel ricordo di bellissima felicità.
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Si sente l'emozione e la malinconia nelle tue parole. Bellissimo post e bellissime foto, cariche di significato. Adoro la costiera amalfitana, purtroppo non ci vado da qualche anno e spero di recuperare presto il tempo perso.

è davvero un incanto, uno di quei posti che se conosci non puoi fare a meno di visitare almeno ogni tanto! Grazie per il commento :)

Adoro la costiera amalfitana, credo sia uno dei posti più belli d'Italia soprattutto l'estate. Sembra davvero di essere in paradiso.

Il periodo migliore credo sia la primavera inoltrata, quando non c'è la calca dei turisti e si respira davvero pace e relax. Meravigliosa! :)

Belle foto come sempre e un bel pensiero leggero ma malinconico. Hai ragione, alcuni luoghi sembrano vivere in una lentezza che sta quasi fuori dal mondo, ma il cambiamento è inesorabile. Mi hai fatto pensare alla mia infanzia, alle estati trascorse in campagna, dai miei nonni e dai miei zii. Però, dopo la morte delle persone che ci vivevano, quei luoghi sono cambiati e per me hanno perso l'anima. A casa dei miei zii non sono più andata, le piante non sono più le stesse, voci e profumi non li riconosco più anche se ci stanno ormai i miei cugini. Niente più profumo di torte, niente più pomodori in ammasso prima di fare la salsa...a volte, mi avvicino a quelle zone della campagna siciliana in cui sono cresciuta, ma con cautela, quasi con paura: il rischio che sento di correre è che la realtà sia troppo diversa da quel ricordo d'infanzia e fuggo via, per non sovrapporre un nuovo spiacevole ricordo a quello che porto nel cuore.

I nostri ricordi sono come la polvere di stelle: rendono magici dei luoghi, li incantano o li stregano, li rendono preziosi, custodi di emozioni che altrove non sappiamo provare con la stessa intensità.

Io vivo queste sensazioni ogni volta che vedo la mia terra, il mio fidanzato mi prende in giro quasi sempre, oramai; quando rientriamo in auto, attende con pazienza quella curva precisa in autostrada, dopo una lunga galleria, da cui per la prima volta, dopo un lungo percorso, si vedono quei profili che per me sono magici...e prima si scorge Capo Zafferano, dopo Monte Pellegrino e la mia Palermo bella e terribile. Ed ecco, io piango sempre, anche adesso mentre scrivo.

Confesso, a volte vado su google maps e cammino lungo il percorso verso casa, verso quei ricordi che porterò sempre con me come tesori, nonostante la lontananza. Perché per me, oggi, la mia terra non è solo un ricordo dell'estate, è un ricordo di vita che include tutte le stagioni.

E tu, perennemente osservatore, ti rallegrerai e rattristerai al contempo, per quella dannata malinconia che inevitabilmente avvolge le cose amate. Quelle che si sono amate incontenibilmente e che a un certo punto cambiano, ma senza poter fare a meno di godere di quel ricordo di bellissima felicità.

È proprio così: è incredibile come dei luoghi possano assumere questa carica di significati quando la vita ci separa da loro. Posti ordinari, con nulla di speciale, diventano a un certo punto luoghi ideali. È così, quando si va via e diventano contenitori di ricordi. Quando torno a casa (che per me ha un senso ampio di terra natia) provo le stesse cose che provi tu. Eppure, già da piccola sapevo che non avrei avuto un futuro lavorativo lì. Smaniavo di andar via. E va bene così, forse. Quando torno in fondo è sempre meraviglioso, probabilmente più di quanto lo sarebbe esserci sempre. ❤️

Che meraviglia la Costiera. Un unicum al mondo credo, a mio avviso se la giocano solo le 5 Terre, ma l’apporto emozionale e locale non é replicabile. Ero solito nell’infanzia passare le vacanze a Positano, a cui ho legati ricordi indissolubili. I miei genitori si sono sposati nel Duomo di Amalfi. Cetara mi manca purtroppo, eravamo sempre molto tradizionalisti e pigri per spostarci un pelino più in là e dopo, spostandomi, ho lasciato questi meravigliosi posti ai ricordi. Ma prima o poi rifarò un bel tour della Costiera.
Grazie per queste foto e per il tuo articolo.

Io fortunatamente la giro tutta, ogni anno. Ho amici e parenti da Sorrento a Salerno, passando per Amalfi, Praiano, Nerano, Maiori, Ravello, ecc, quindi ho la fortuna di avere sempre una buona scusa per passarci, in qualsiasi periodo dell'anno. <3 è come una droga, si va in astinenza! :)

Beautiful photography, its touch my mind. I just follow your every post,your post interesting & informative.

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