100 metri. La mia storia da velocista.

in #sport5 years ago

100 man x.jpg

In una delle mie varie vite, sono stato un velocista, nell’atletica leggera: 100 metri.

La corsa dei 100 metri è una emozione fulminea e intensissima.

Praticare agonisticamente l’atletica leggera è stata una delle più belle esperienze della mia vita, un’esperienza che mi ha formato e dato sicurezza e grandi soddisfazioni.

La mia storia di atleta nasce quando ero bambino.
Giocavo al calcio dal mattino alla sera, anche mentre dormivo.
Ero veloce, velocissimo. E questo serviva molto anche nel calcio.

Facevo le gare di velocità con alcuni miei compagni di scuola, alle elementari (quelle che ora si chiamano le Primarie).
Corse dalla scuola a casa mia che distava giusto circa 150 metri.

E vincevo quasi sempre.

Fu il mio professore di Educazione Fisica delle Medie che mi “scoprì” e mi fece iscrivere alla Società di Atletica della mia città.
Così divenni un atleta a tutti gli effetti con tessera e tutto.
E incominciai a conoscere tutti gli aspetti dello sport: allenamenti in palestra, campestri invernali (magari in mezzo alla neve) per creare il fondo, preparazione per la velocità.

Sul campo sportivo c’erano le fasi di riscaldamento, gli allunghi, le prove con i tempi cronometrati, la pratica di altre discipline dell’atletica: salto in alto, salto in lungo, il mezzofondo, gli ostacoli.

E le gare.
Imparai a preparare i miei blocchi di partenza con la distanza giusta e personale tra un piede e l’altro.
Mi vennero confezionate scarpette da corsa su misura, preparate da un artigiano specializzato in calzature sportive.
E poi i chiodini sotto la suola: quelli più lunghi per le piste in terra rossa e quelli più corti per le piste in tartan o altri materiali sintetici.

La gara: la gara di velocità è veloce (come ho detto) ma in realtà dura un’eternità.
Da cui si capisce come il tempo psicologico sia ben diverso da quello reale.

La gara: arrivi sul campo un’ora circa prima della corsa. Inizi con giri di riscaldamento.
Il tempo della partenza si avvicina.

La gara: poco prima dello “start”, qualche allungo per scaldare le gambe dopo aver preparato i blocchi, qualche ultimo controllo ai blocchi per verificare la solidità.
Di solito non ci si guarda con gli altri atleti, a parte qualche saluto in fase di riscaldamento.

Non pensi a niente. La tua mente è concentrata sull’atto pratico. Non fai scongiuri o pratiche scaramantiche, perché la velocità non fa sconti, non puoi fare “melina”, prendere tempo. La velocità è geometrica e spietata.

Ovviamente ci sono momenti di maggiore o minore forma, giornate storte dove il rendimento per qualche insondabile ragione non è al top, ma se tu sei veloce puoi comunque essere lì, tra i migliori.

La gara: Ai vostri posti.
Ti abbassi e ti metti in posizione di lancio, la testa lievemente alzata.
La concentrazione sale: devi partire come una saetta una frazione dopo il colpo di pistola.

Pronti…
PUM!!!!

100 man.jpeg

Scatti come una molla a reazione. Non ce n’è per nessuno!

E fai ruotare le gambe con potenza, lucido ma furioso, non devi mollare il ritmo.
E’ da quel momento che la furia della competizione fa salire l’adrenalina al massimo.

Scopri energie insospettate, mescolanze chimiche che mettono fuoco nei tuoi muscoli, soprattutto se c’è qualcuno che insidia la tua vittoria.

Lo scatto era la mia forza. E anche la resistenza di velocità, grazie anche alle interminabili partite di calcio in campetti improvvisati, da bambino.

Là in fondo, il traguardo.
Ai miei tempi, c’era il filo bianco di lana.
Quando ero io a spezzare quel filo bianco, salivo su altri pianeti, salivo all’Olimpo.

La testa mi girava, gli occhi luccicavano di bagliori attraversati da lacrime splendenti.
E l’urlo della folla era altro miele per le mie orecchie.

Per mia fortuna, ho spezzato spesso il filo bianco.

Quando avevo 14 anni ero nella categoria Allievi e per noi, come velocità, c’erano gli 80 metri. In una indimenticabile competizione partii come una scheggia: vittoria!!
Tempo? 9 secondi netti. Record nazionale sugli 80 metri!

Eravamo una decina in Italia con questo tempo.
Così venni “notato” dal CONi e dalla FIDAL e fui invitato ad un ritiro sportivo nazionale in trentino: un’altra esperienza notevole.
Correvamo sulle montagne in campi predisposti per allunghi e corse.
Medici sportivi, allenatori della Nazionale, altri grandi atleti.

Due anni dopo eccomi alla mia mitica corsa (mitica, per me).
Ero salito di categoria. Ora facevo i 100 metri. La regina delle gare.

In questa gara correva insieme a me un grande atleta velocista (che andò anche alle Olimpiadi nei 400).

Ai vostri posti:
Pronti…
PUM!!!

Partii come un lampo.
Vorticava tutto, l’altro era un filo davanti a me, dovevo stargli dietro, raggiungerlo!
Non lo superai.
Arrivai secondo dietro quel grande atleta.

Ma, grazie a quella lepre che mi scappava, feci il mio record personale: 10’’8

I cento metri della mia vita.

100 metri.jpg

I disegni sono dell'autore

Sort:  

Sono stato anche io un velocista sugli 80 metri da ragazzo. Conservo ancora pettorine e medaglie: forse un giorno racconterò anche io una storia di successi giovanili e di uno sport che non riesce, purtroppo a trovare grande seguito.
Sarebbe curioso sapere il motivo per cui poi ha deciso di smettere...

Posted using Partiko Android

I hope you don't mind me commenting in English, but @moncia90 recommended I check out your post and I am glad I did! What a wonderfully written story capturing all the emotions of the race! I ran the 400 for a few years when I was in school many years ago, but I was definitely not fast enough to break any tapes. :) Now my preferred race is the 5 kilometer distance. I do enjoy getting back on the track every now and again to really open it up for some speed work, though! Thanks for sharing such a great story!

Steemit is also this: sharing experience, love for running, memories and so on.
Wonderful!!

Posted using Partiko Android

I'm very glad to read your comment. Sorry for my english not so good. Also I sometimes ran 400. It's very very strong. Thank for your words. And good 5 kilometers!!!

I'm very happy to read your comment. Sorry for my English not so good. Also I ran 400' It's very very strong. Thank for your words and good 5 km

I wrote for two times the same answer for a misunderstanding. I' m not crazy...

I wrote for two times the same answer for a misunderstanding. I' m not crazy...

I'm happy to have dropped in! I'll definitely keep an eye out for more of your stories in the future. :)

Well! also I for yours.

Coin Marketplace

STEEM 0.32
TRX 0.12
JST 0.033
BTC 64647.16
ETH 3160.49
USDT 1.00
SBD 4.13