NBA Trip: Minnesota Timberwolves

in #sport5 years ago

Prosegue la rubrica NBA Trip e si fa sempre più densa di interesse visto che la NBA reale prosegue a ritmi infernali e giunge alla sua metà di regular season.

Il viaggio nella Northwest Division è iniziato settimana scorsa con la squadra rivelazione dell'anno, quei Denver Nuggets primi nell'intera conference e che quasi nessuno dava per possibili qualificati ai playoff.

Oggi parliamo di una squadra tormentata e deludente che è stata vittima di se stessa e che ad oggi risulta forse essere la vera delusa del West.

Ecco a voi i Minnesota T'Wolves!

Partiamo dalla notizia di pochi giorni fa che ha visto Minnesota licenziare il proprio GM nonchè presidente Tom Thibodeau.

Il licenziamento è avvenuto stranamente dopo una vittoria, segno che la decisione esulava dall'andamento recente della squadra e che fosse stata presa per motivi cestistici e non.

Per capirla a fondo dobbiamo tornare indietro alla post season scorsa e all'estate.

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Minnesota dopo anni di tanking si era presentata al via della scorsa stagione con una batteria di giovani oramai consolidati come le ex prime scelte assolute Wiggins e Towns ed una nuova stella del firmamento acquisita da Chicago come Jimmy Butler. Questo trio unito all'intelligenza di Jeff Teague in cabina di regia e l'acquisizione di veterani come Taj Gibson aveva fatto credere che questo fosse l'anno della scalata. E l'inizio della stagione sembrava aver dato ragione a questi pronostici con Minnie stabilmente nelle prime 3 posizioni del West. Nel post All Star Game un crollo verticale conclusosi con la qualificazione all'overtime nell'ultima delle 82 partite di Regular Season proprio ai danni dei Denver Nuggets. Ai playoff ovviamente Minnie usci subito ed ingloriosamente destando preoccupazione fra i tifosi.

Ma il peggio doveva ancora venire e in estate la stella Jimmy Butler manifestò la volontà di andarsene.

Il motivo "giornalistico" fu subito indicato nel caratteraccio di Butler ma ben presto si capì che lo spogliatoio era imploso, con l'altra stella Towns che si sentiva trascurata dalla predilizione del coach al suo pupillo Butler.

Si optò per una convivenza forzata per un altro anno.

Quella convivenza è durata poco visto che circa un mese fa Butler fu tradato verso Philadelphia per Covington e Saric.

Una debaclè, condita da risultati infelici che vedono oggi Minnie dodicesima nella Conference.

Ecco perchè Thibodeau è stato allontanato. Forse Minnie si risolleverà ma l'addio di Butler ha fatto ripiombare la squadra nella mediocrità.

Difficile fare il salto di qualità definitivo, certo potrebbero arrivare i playoff ma nulla più...

Il futuro ci dirà se Minnie diverrà un caso felice come quelli di Milwaukee o Denver o un caso da psichiatra come Sacramento o New York.

Per adesso fari puntati su Towns e Wiggo con grande interesse nel vedere il rookie Okogie con maggior minutaggio e nel vedere come Covington e Saric saranno sfruttati.

Nel mezzo la favola di Derrick Rose, ma questa è un'altra storia che spero prima o poi Federico Buffa voglia raccontare.

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Squadra scoppiettante, ma incapace di creare un sistema adeguato. Purtroppo lo Wiggins che si sperava potesse diventare una All Star oggi si dimostra essere un buon giocatore, ma non sicuramente qualcuno su cui puntare tutto.
Hanno giovani talenti di ottimo livello eb dallo scambio con Philadelphia ne hanno ottenuto di nuovi di buon livello.
Non mi emozionano tanto, se escludiamo il rinato Rose! Vediamo in futuro...

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