Steemit-Italia | Editoriale settimanale #1 (Italian Language)

in #steemit-italia5 years ago (edited)

Cari Steemians, come ben sapete, da qualche settimana, la nostra collaborazione con Curation Collective si è intensificata, creando un sistema di voto che comprende sia quello del trail di @c-squared e @c-cubed, sia il voto al 100% del trail di @steemit-italia.
Vi abbiamo già presentato i nostri curatori che, nonostante questo periodo di crisi dello STEEM e i pochi articoli pubblicati, lavorano sempre alla ricerca dei vostri post di qualità.
In collaborazione con il blog di Curation Collective, @c-cubed, pubblicheremo una serie di approfondimenti sulle tematiche affrontate dai vostri post, votati dai trail di @c-cubed e di @steemit-italia, per ampliare ciò che avete scritto e stimolare una discussione. Speriamo che l'idea vi piaccia e vi stimoli ad interagire con i nostri curatori!
Buona lettura!


Generazione crypto

Diciamoci la verità: chiunque segua il mercato delle criptovalute, negli ultimi giorni avrà avuto almeno una volta un brivido lungo la schiena. Mentre tutti eravamo in attesa della bullrun di fine anno, il fork di Bitcoin Cash e la successiva hash war (ammesso che sia stato questo il motivo), ha portato non solo al crollo del mercato, ma ad una dose di sfiducia senza uguali. Eppure, ci siamo già passati nei primi mesi del 2018, quando il Bitcoin è passato da 25.000$ a 7.000$ nel giro di due mesi. E anche questa volta, come allora, compaiono sui social più utilizzati dai cryptoinvestitori, come reddit, twitter ed i diversi forum online, i numeri per l'hotline antisuicidio. Perchè non sono pochi i casi di chi, poco esperto e poco informato, ha investito tutto nella moneta del futuro, trovandosi poi con un pugno di mosche e decidendo di compiere l'efferato gesto. La colpa è del mercato volatile? Cattivo investimento? Forse, la colpa è da imputare alla generazione crypto.

È noto che la maggior parte dei piccoli investitori in criptovalute, siano i millennials, quelli nati tra il 1980 ed il 1996: viene definita anche la Next Generation. Ciò che caratterizza questi ragazzi, è il fatto di essere nati in un periodo in cui la loro maturità è avvenuta al contempo delle più grandi innovazioni tecnologiche: internet, gli smartphone, il digitale e...la blockchain. Viene anche istintivo per certi versi, chiedere aiuto a chi ha circa 20-30 anni quando si ha un problema al computer, supponendo che a quell'età siano automaticamente più pratici rispetto a chi ha 40 o 50 anni. Nel mondo digitale, le cose evolvono ad un ritmo impressionante e le leggi della vita non valgono: se do un input, il display mi rimanda qualcosa, in tempi minimi. E cerchiamo sempre di più la velocità nelle cose: che barba aspettare la pagina web che ci mette 3 secondi per caricare invece del millesimo di secondo! E lo stesso si applica al mondo delle criptovalute. Una nuova tecnologia inesplorata, sarà un successo, sui social ne sono tutti entusiasti, ragazzi più giovani ora sono milionari grazie ai Bitcoin in poco tempo e con il minimo sforzo! Facilmente entusiasmabili, investono i pochi risparmi, i primi stipendi, in un progetto destinato al successo. Ma la vita reale è diversa dal mondo digitale. In quest'ultimo c'è l'illusione, per chi ci vive dentro, di libertà, quando invece è tutto scritto dietro linee e linee di codice (scriptato). Grossi investitori, manipolazioni del mercato, divieti legislativi, hacking e tanto altro: tutto così imprevedibile. E quando si ha una doccia fredda di vita reale, i più impreparati perdono la testa, vendono in perdita, fuggono, tentano il suicidio.

Investire nel mondo delle criptovalute non è un modo veloce per i trentenni di oggi per diventare ricchi, ma una potenziale fonte di guadagno che richiede attenzione e parsimonia. Qualche settimana fa, @criptoniani descriveva in "Come investire in maniera intelligente" quali misure adottare per non investire in progetti destinati al fallimento. Pochi elementi ma chiari, che forniscono qualche strumento in più per evitare scelte disastrose ma, sopratutto, danno coscienza di ciò che si sta facendo. Il mondo delle criptovalute infatti, non è una roulette in cui si punta sul successo di una coin, ma si investe in un progetto che da qui a 10 anni, sarà utile all'umanità e sarà presente come servizio di uso quotidiano. La generazione crypto però, non è fatta solo di investitori incoscienti: tantissimi hanno compiuto scelte oculate e non temono l'andamento del mercato in negativo. Uno ad esempio è @tizswa, che nel resoconto Il crollo del mercato delle crypto con estrema lucidità spiega la sua visione secondo cui non bisogna soffermarsi su una finestra temporale ridotta ma pensare a lungo termine. In questo caso, il Bitcoin è passato nel giro di qualche anno da pochi centesimi, a valere migliaia di euro sia per un fattore speculativo, che tuttavia tenderà a ridursi con il tempo, sia per il fattore tecnologia, che è ciò che davvero ha un valore. Mentre disfattisti e ottimisti combattono sui social a suon di repliche su quale sarà il destino del Bitcoin, una cosa è certa: la generazione crypto forse non è ancora pronta a fare le cose dei "grandi", abituati sin da piccoli ad avere a che fare con la realtà di un mondo che non è scriptato.
Articoli citati "Come investire in maniera intelligente" di @criptoniani; "Il crollo del mercato delle crypto" di @tizswa
Approfondimento a cura di @cryptoitaly

Il Calendario dell' avvento, i regali, il consumismo, riflessioni su come viene vissuto il tempo che precede il Natale oggi.

Dicembre è ormai giunto e con esso giunge anche il tanto atteso Natale. Festività amata da grandi e piccini per le più svariate motivazioni: i regali,il cenone della Vigilia, la nascita di Gesù bambino, la messa di Natale, gli addobbi, il panettone, il pandoro, i regali e chi più ne ha più ne metta.

Cosa fare, dunque, per ingannare l'attesa del Natale?

Il Calendario dell' Avvento è una buona idea! In commercio ce ne sono tanti e mica solo di quelli! Ci sono giochi, ceste, sconti, decorazioni e chi più ne ha più ne metta. Voi avete già comprato qualcosa? Non negatelo, vedo le vostre borse appoggiate per terra, ricolme di canditi, babbi Natale in feltro e palle per l' albero color prugna e magenta. Il conto alla rovescia per il Natale sul Calendario dell'Avvento ad oggi comincia il primo dicembre, in precedenza, invece, iniziava con la prima domenica dell' Avvento.

L'Avvento è il tempo liturgico precedente alla venuta del Natale ed è composto dalle quattro domeniche dell'Avvento.
Lo sapevate o siete dei miscredenti come me? Cos'è per voi l'Avvento? Come vivete questo momento dell' anno?
Per molti di noi, l'attesa del Natale è meramente una corsa ai regali, agli sconti ed altre frivolezze. Per i più religiosi è un momento di contemplazione: ricordo il mio ex, religiosissimo, passava ore ed ore in preghiera durante le domeniche dell'Avvento, con mio sommo dispiacere, in quanto io ero devota solo al Dio shopping e la domenica avrei preferito dedicarla alle vetrine e non alla preghiera. Per me comunque l'attesa del Natale rimane un momento magico. Non nego il lato consumistico di questo periodo e ,da parte mia, neppure lo condanno, credo che in parte la magia del Natale derivi anche da esso, lasciate che vi spieghi meglio..

Quando facciamo shopping sentiamo una sorta di appagamento, una scarica di adrenalina che ci fa stare bene.
Molti di noi però sentono anche una sorta di sensazione colpevole, perché non sempre compriamo qualcosa di utile e necessario. Comprare frivolezze ci appaga e ci alleggerisce il portafoglio ma non la coscienza. Però è anche vero che sotto Natale ci sentiamo meno colpevoli, in parte per la questione dei doni. Questo è un periodo dove si dovrebbe donare, non solo in termini materiali ma anche emotivi, quindi gratificarsi con un bene materiale viene avvertito con meno pesantezza, a mio parere, rispetto agli altri momenti dell'anno. Secondo i più tradizionalisti si è perso il valore del Natale. Ma è davvero così? O gli abbiamo solo dato un altro valore? Probabilmente il sentimento religioso si è affievolito, molti di noi non sono credenti e quindi il Natale non viene più percepito e scandito da messe, usanze religiose e preghiere. Alcuni di noi, più per tradizione che per devozione, addobbano ancora casa con decorazioni natalizie inerenti la religione. Per l'appunto, @ilmondoditea ci mostra sapientemente come realizzare un grazioso ed economico calendario dell'Avvento, in stile nordico! Grazie al quale, ogni giorno, possiamo aprire una finestra e chiederci: "Cosa significa per noi il Natale?"

Sarebbe bello ed utopistico se, per ventiquattro giorni, ogni finestra aperta equivalesse ad una buona azione, un dono di bontà. Il mondo però ha poco spazio per le utopie e più spesso ci troviamo con ventiquattro giorni dove compriamo sciocchezze per sentirci meglio o per adeguarci alla moda. Una moda o una tradizione? Ad oggi penso siano entrambe, addobbare casa è quasi un rito, una gara alla decorazione più bella, ben poco rimane del significato simbolico pre natalizio. Talvolta provo ad immergermi nell'atmosfera del Natale, escludendo la mera materia da essa, però essendo agnostica non riesco a sentire un grande calore. Eppure in casa posseggo un presepe, di quelli da discoteca, pieno di luci colorate. Ha per me un senso? Forse sì, non religioso ma in parte di devozione, ad una tradizione familiare, a dei ricordi di bambina, dove il Natale aveva una magia particolare. E lo ammetto io vivo il Natale in maniera un pizzico consumistica, ma c'è qualcosa di male?

Come dice mio nonno " L' economia deve pure girare"....
Articolo citato "Diy: realizziamo insieme i Calendari dell'Avvento in stile nordico" di @ilmondoditea
Approfondimento a cura di @noemilunastorta

Riconoscersi... ma fino a che punto?

Una premessa è necessaria: sono una privilegiata. In senso globale in quanto italiana, del nord, caucasica e medio borghese. In senso meno banale perché figlia unica di due genitori che hanno festeggiato quest’anno i 40 anni di matrimonio e ancora si amano, oltre ad avere sempre adorato me assolutamente ricambiati. Grazie a solide basi e un po’ di fortuna, nemmeno l’adolescenza, forse il periodo più problematico e rischioso, mi ha più di tanto scalfita. Pertanto, ho sempre affrontato con molto rispetto e umiltà qualsiasi discussione in merito a situazioni a me del tutto estranee, in particolare se collegate a disturbi comportamentali o problematiche di salute mentale tipiche dell’adolescenza. Soprattutto in materia di disturbi alimentari, avendo sempre avuto un rapporto di grande e reciproco affetto col cibo. Sono sempre partita dal presupposto che certi argomenti andassero affrontati con cognizione di causa e, ancor meglio, da chi avesse esperienza di prima mano in materia. Per questo motivo ciò che mi ha più colpita del recente post di @acquarius30 Riconoscersi è stato il suo particolare punto di vista sul tema.

Il post è molto ben scritto, profondo, toccante e coinvolgente. Tratta il tema dei disturbi alimentari in maniera personale e molto dolce, apparentemente dall’esterno ma, si intuisce, anche dall’interno. Ed è questo che mi ha colpita. Trovandomi io nella situazione di @acquarius30 probabilmente mi farei gli stessi riguardi, sarei divorata dagli stessi dubbi e avrei gli stessi timori nel reincontrare, dopo un periodo di cura, una persona che ha attraversato un periodo così difficile e segnante e che non ne è ancora uscita del tutto. Ma io un’esperienza del genere non l’ho mai vissuta mentre, si intuisce, l’autrice ha vissuto se non qualcosa di uguale sicuramente qualcosa di simile.
Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che anche quando le nostre esperienze sono simili, anche quando affrontiamo un tema con cognizione di causa ed esperienza personale, ciò che apportiamo alla discussione è pur sempre una prospettiva unica e particolare e non necessariamente affine o anche vicina a quella di un’altra persona che affronta lo stesso problema o disagio. L’esperienza di prima mano ci aiuta sicuramente a comprendere meglio e più a fondo il problema, ma non lo farà mai pienamente nostro. Un pensiero forse banale, lo so, ma per me rivelatore e ringrazio acquarius per aver condiviso con noi il suo racconto e una parte del suo intimo.
Articolo citato Riconoscersi di @acquarius30
Approfondimento a cura di @imcesca

Cari lettori, intendiamo con ansia le vostre risposte ed i vostri commenti sugli argomenti trattati!

Revisione e impaginazione a cura di @acquarius30


Tutti i ricavati del post andranno agli autori degli articoli | All proceeds from this post will go to the authors of the articles

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Questo post è stato selezionato dal team di curatori di Steemit-Italia in collaborazione con la community di Curation Collective ed è stato votato e condiviso dai trail di voto delle community @steemit-italia e @c-squared dopo revisione manuale del contenuto. Vota c-squared come witness per supportare questa iniziativa ed utilizza il tag #steemit-italia per essere sicuro che il tuo post non sfugga ai curatori!

This post was curated by the Steemit-Italia curation team in collaboration with the Curation Collective Discord community and it was upvoted and resteemed by vote trails of @steemit-italia and @c-squared community accounts after manual review. Vote c-squared as witness to support this initiative!

Sono curioso di conoscere l' opinione di @pab.ink e di due degli esponenti di @koinsquare, @tizswa e @zaragast che sono molto attivi su questo ambiente! :)

@steemit-italia Congratulazioni per una bellissima pubblicazione. Saluti!

Grazie mille 🙂💪

complimenti a chi è stato selezionato

Anche a me ha colpito molto il post di @acquarius30, articolo che non ho commentato quando lo lessi, vista la mia totale estraneità ed ignoranza su questi temi. Molto banalmente, la riflessione che ne ho tratto, è che sono problematiche più comuni di quanto pensassi e, per me, è un dato piuttosto preoccupante. Come ha scritto anche @imcesca, mi ritengo fortunata, poiché sia la mia infanzia che l'adolescenza sono state caratterizzate da serenità e divertimento, nonostante sia cresciuta in una famiglia non proprio tradizionale, soprattutto a quell'epoca, e piuttosto proletaria. Seppur quindi, rispettando chi vive questo tipo di esperienze, faccio davvero fatica a capirne le dinamiche.

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Grazie mille @akireuna!
Non sono temi facili da trattare, sia per chi lo ha vissuto, sia per chi non l'ha provato sulla propria pelle. Immagino la tua difficoltà nel riuscire a comprenderne le dinamiche, anche perché, ad essere sincera, non è di facile comprensione nemmeno per chi lo ha vissuto.
Purtroppo ci sono dietro tanti percorsi, poi ovviamente ognuno la vive a modo suo, e negli ultimi anni questo "mostro" sembra aver intaccato tantissime ragazze e, credimi, anche ragazzi.
Mi ha fatto piacere leggere il tuo punta di vista sulla questione! Grazie per aver arricchito il mio post e soprattutto l'approfondimento di @imcesca, nel quale ha fatto un lavoro veramente ottimo!

Onorata di essere stata menzionata nel tuo post! Grazie mille :)

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Thanks @checky got it fixed

Looks like some great posts here! Nicely done!

thank you melinda :D

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