L'artigiano delle parole

in #writing5 years ago

Non si sa dove andare a parare.

Uno scrittore ha in mente una storia e non riesce a scriverla.

Un cantante ha un ritornello in testa ma non riesce a trovare la giusta melodia.

Un architetto ha in mente la casa del secolo ma non trova location e materiali adeguati a realizzarla.

Sembra uno di quegli inseguimenti sui tetti visti in mille film, visti in un 007 si ed in un altro pure.

Si corre si corre si corre verso una meta conosciuta (la salvezza) cercando di sfuggire ad invisibili fantasmi, invisibili aguzzini.

Immagine priva di diritti di copyright

Mentre corri guardi in basso dall'alto del tuo tetto e trovi solo il vuoto. Macchine e passanti ignari che qualcuno lassù li stia guardando.

Quel qualcuno non è Dio ma l'uomo. L'uomo spaesato, l'uomo che ha avvicinato il cielo solo per avere la prospettiva di quanto possa essere tremendo l'impatto con il suolo.

E' la legge di gravità a farci restare con i piedi per terra ma è la stessa legge che ci impedisce di volare obbligandoci a schiantarci a terra.

Una corsa ad ostacoli che ha solo un villain. Noi stessi.

Incapaci di riflettere e di rifletterci in noi stessi per le solite scelte che dovremmo fare e che non facciamo.

E' come scrivere un post con un tema ed un'ambientazione che non hai deciso tu.

E' una scelta? 

E' come scrivere una canzone su commissione? O è come dipingere un quadro per il re, il principe di turno?

Quanto in alto ti può portare?

Quale tetto potrai raggiungere? 

Cosa stai inseguendo?

Vuoi dimostrare di essere in grado di volare con la fantasia e magari finirai per dimostrare di essere solo un dignitoso artigiano delle parole.

E che ci sarebbe di male?

In un mondo sempre meno popolato da artigiani quanto sarebbe bello riscoprirsi tale?

Lontano dalla logica industriale e consumistica di questa terra, sempre più piena di catene fisiche, mentali, sociali e commerciali e più libera di volare con la fantasia.

Ma in fondo sarebbe una scelta strana. Una scelta non scelta. Vivere di fantasia ma prendere spunto da 2 parole. Tema e ambientazione di altri. Musica e parole tue.

E' anche qui un po come inseguirsi sui tetti. Scappi da qualcuno che ti rincorre. Se guardi in basso rischi le vertigini. Se guardi avanti rischi di perdere il contatto con chi è dietro. Se guardi indietro rischi di inciampare.

Il segreto è dunque concentrarsi su stesso e su quella corsa matta e disperata verso la salvezza per scoprirsi ancora vivo e ancora abbastanza matto da tentare di creare qualcosa di tuo.

Basterà? Non basterà?

Che stupida domanda.

La vita non è la ricetta di un dolce. Non puoi dire se tot grammi basteranno di quell'ingrediente o di quell'altro per creare il dolce perfetto.

Non esistono dosi se non quelle letali, non esistono tutorial, non esistono manuali d'istruzione.

Esiste solo la vita.

Esiste solo la consapevolezza di poterci giocare divertendosi, di poterla vivere imparando dagli errori, di poterla inseguire sui tetti come James Bond senza la sua Aston Martin.

Sort:  

Una riflessione bellissima, mi sento molto vicino. Un abbraccio
p.s. mi consenti di prendere qualcosa che hai scritto?

Of Course!
Se la usi qui su steemit magari taggami con una citazione cosi seguo l'evolversi dei tuoi sempre bellissimi contenuti.
Cosa vorresti "riciclare"? giusto per mia curiosità :)

Mentre corri guardi in basso dall'alto del tuo tetto e trovi solo il vuoto. Macchine e passanti ignari che qualcuno lassù li stia guardando.

Quel qualcuno non è Dio ma l'uomo. L'uomo spaesato, l'uomo che ha avvicinato il cielo solo per avere la prospettiva di quanto possa essere tremendo l'impatto con il suolo.

Era implicito che ti taggassi grazie

(Poi se volete tutti potete usare le mie foto sono libere)

Puoi usare tutto quello che vuoi Armando. Per me è un onore credimi.
Il tag mi serviva solo perchè mi piacerebbe leggere quello che scriverai in merito.
Grazie mille!

Bello e vertiginoso!!

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