**Diario di un mangiatore** 1

in #food6 years ago (edited)

Care a cari steemians, inizio oggi una serie di racconti dedicati al Mangiatore, inquietante personaggio nato dalla mente sotterranea di Sbarandelli.
Buona scorpacciata!

Il Mangiatore 2.jpg

DIARIO DI UN MANGIATORE

Primo giorno

9 Febbraio 2016. Martedì grasso.

Cammino tranquillo per una via della metropoli. E’ mezzogiorno.
Vado per i fatti miei.
E poi, la vedo passare. Un’apparizione. Bella e morbida. Lei si sente osservata, si ferma.
Si volta. Mi vede. Mi guarda.
Mi dice: ”Vieni bello.”
“Io?”
“Tu”
Io vado.
Svoltiamo l’angolo.
Ci infiliamo in un portone deserto, con dei rampicanti stile liberty che ci fanno da cornice.
Nasce un amore.
Quando ho finito, mi pulisco con il fazzoletto di seta che ho sempre con me.
Noblesse oblige.
Che Lasagna ragazzi, che lasagna!
Indimenticabile.

Riprendo la passeggiata.
Non faccio due passi che mi sento sussurrare: “Ehi! e io niente?”
Il sussurro viene da un Chevrolet berlina che ha accostato. Vetri oscurati.
Si è aperta la portiera.
Dentro una figura slanciata, un po’ mascolina.
Sono incerto.
“Non avrai mica dei pregiudizi?”
“No…non faccio mai distinzione di genere né di colore.”
“Allora salta su.”
Salgo.
E’ uno Sformatino di spinaci.
Mi parla: “Ehi, bell’uomo, vuoi soddisfare le tue voglie o hai bisogno della domanda in carta da bollo?”
E’ uno sformatino coi fiocchi, mamma mia…
Quando esco dalla Chevrolet, sono un po’ sformato anch’io.

Cammino barcollante e sento qualcosa di languido che mi striscia sulle spalle. Come un tentacolo.
“Ou!”
“Siamo noi!”
Spaghetti all’amatriciana.
“Siamo i tanti, belli piccanti, giochi con noi?”
“Dai! A che gioco?”
“Pancia mia fatti capanna!”
“Ci sto!”
Vinco io.

P1020015.JPG

Più tardi una bicicletta mi si affianca.
Sulla sella c’è una bellezza nostrana.
“Come te la passi?” mi dice quella.
Rispondo: “Scendi giù cheri, guido io e ti porto sulla canna.”
E’ una Frittata di bietole.
Facciamo un giro, ridendo e scherzando, entriamo nel Parco, lascio la bici, ci appartiamo sotto una quercia, lontano da occhi indiscreti.
Che bietole, ragazzi!

Dopo, entro in un pub.
Al banco c’è una tipa a posto.
Bella succosa e simpatica.
Una Tagliata fiorentina doc.
“O bischero! che ti posso servire?”
Io rispondo pronto: “Te!”
L’afferro e la trascino nel separé.
“Piano, pianino…che furia, birichino!”
Che Tagliata, ragazzi.
Unforgettable!

Il mangiatore.JPG

Poi entro in un cinema, per rilassarmi.
Proiettano Il pranzo di Babette.
Molto bene.
Dopo un attimo sento che qualcuno si siede accanto a me. E poi mi parla all’orecchio, sottovoce.
“Guten Abend…”
Guardo.
E’ una Sacher Torte.
“Machen wir Etwas zusammen?!”
“Eh? I don’t speak German, sorry. Je nes parle pas allemand.”
Si spazientisce e mi ringhia “Do it!”
Facciamolo.
Lo facciamo.
E’ una furia teutonica.
Sopravvivo.

Esco dal cinema.
Lievemente appesantito.
Ma ho ancora delle cartucce da sparare.
Dall’alto mi viene un canto soave.
Alzo gli occhi.
Da una finestra con le tendine rosa, una vera bellezza mi osserva.
Mi chiama: “Voulez vous couchet avec moi?”
Senza giri di parole.
E io: “Oui!”
“Vit vit!”
Salgo le scale. Busso.
La porta è aperta.
Dall’interno un hifi suona una canzone di Jacques Brel: Ne me quitte pas.

La televisione è accesa su un vecchio film di Jean Gabin, dove lui è il commissario Maigret.

Lei è nell’altra stanza, in cucina.
E’ un’affascinante Saint Honoré.
Mi trascina sul tavolo e sul tavolo la faccio mia.
Prima di uscire, pulisco bene per non lasciare impronte.
Jean Gabin mi strizza un occhio mentre sta prendendo confidenza con cinque Croissantes alla crema chantilly.
Sto per uscire.
“Monsieur.”
Mi volto.
Maigret mi offre un croissant.
Io mi trovo nella sua stanza, dentro la tv, e incomincio a fraternizzare con il croissant.
Lui mi dice: “Questi croissantes provengono da cinque quartieri diversi di Parigi.
Dal Marais, dal Faubourg-Saint Honoré, da Montmartre, da Pigalle e da Montparnasse.
Sono la chiave di un mistero.
Adesso le spiego…ho bisogno di un aiuto da un intenditore…”
Ma questa è un’altra storia.

Le lapin agile Paris.jpg

Le lapin agil - Andre Gill - Montmartre - Paris
(Alle origini chiamato Cabaret des Assassins)

Ci ritroviamo al prossimo pasto del Mangiatore, se vorrete!

E se volete potete cercare le ricette dei piatti che si è fatto in questo racconto, sicuramente con l'aiuto delle o dei steemians cuochi.
Sbarandelli vi saluta e va a farsi uno yogurt.

Tutte le foto sono di mia proprietà

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