[FUORI CONCORSO] Contest - Crea un'immagine (Cos'è la felicità?) [Multilanguage]

in Italy23 days ago (edited)

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Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla nuova edizione del contest "Crea un'immagine", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare basta creare un'immagine, attraverso una qualsiasi applicazione di Intelligenza Artificiale, seguendo le linee guida del testo di volta in volta proposto.

Questa settimana il testo da seguire è:

Felicità

C'è tempo per partecipare fino a domenica 5 maggio, ore 23.59 italiane, il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è del 30% delle rewards del prossimo numero di Digitaly.

COS'E' LA FELICITA'?

Parlare di un concetto astratto come la felicità può non risultare semplice, soprattutto per l'enorme soggettività dei motivi che la accompagnano. Se per alcune persone infatti determinate esperienze possono apportare un certo benessere, per altre esse assumono un significato completamente opposto, financo a generare fastidio o repulsione.

Nella Dichiarazione di indipendenza americana, i padri costituenti inserirono, accanto a quello "alla vita" e "alla libertà", il cosiddetto "diritto alla felicità", un unicum che non esiste in nessuna costituzione europea. L'idea non era tanto quella di garantire in maniera indiscriminata condizioni agiate o mezzi di sussistenza per i propri cittadini, quanto l'impegno dello stato a non ostacolare il perseguimento della stessa.

La prima riflessione che a molti può venire in mente quando si parla dell'argomento, in maniera pressoché automatica, è la seguente: in che misura il denaro posseduto contribuisce alla felicità? Davvero chi ha molti soldi si può ritenere più felice di chi vive in condizioni più modeste?

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Immagine realizzata con la IA di Freepik

Sono certo che ognuno di noi detiene la propria personale risposta al quesito, così come molto diverse saranno le posizioni in cui inserire la voce "ricchezza" nella personale scala della felicità, ma interessante a riguardo può risultare la nozione proposta dal professor Richard Easterlin, a metà degli anni settanta.

Nei suoi insegnamenti di economia, tenuti all'Università della California Meridionale, egli sosteneva fermamente, in quello che è diventato celebre come il "Paradosso di Easterlin", che la felicità di ogni persona aumenta in maniera direttamente proporzionale al proprio benessere economico solo fino ad una determinata soglia, superata la quale cominciano ad innescarsi una serie di meccanismi e difficoltà in grado di annullare la positività.

Questo è dovuto all'effetto "tapis roulant": esattamente come nell'attrezzo presente in ogni palestra, sul quale, per quanto si corra veloce, non si percorre nemmeno un metro di spazio effettivo, l'effetto euforico dovuto agli acquisti materiali compiuti grazie alla propria ricchezza lascia velocemente spazio all'assuefazione e alla ricerca di qualcosa di ancora più caro e prestigioso, in un circolo vizioso che si ripete all'infinito.

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Naturalmente si tratta, come già detto, di semplici teorie che potrebbero non rispecchiare il pensiero di tutti. Molte persone sembra non leghino affatto la propria felicità alla condizione economica, ma piuttosto riservare per i primi posti di un'eventuale classifica del benessere, desideri del tutto diversi.

In una ricerca (purtroppo non più disponibile per la consultazione diretta) sui motivi scatenanti la felicità, commissionata nel 2015 nel Regno Unito dal Gruppo Bupa (assicurazioni e servizi sanitari), è emerso che l'argomento "soldi" occupa soltanto la quarta posizione di un'ipotetica graduatoria: ricevere una somma di denaro inaspettata è infatti, secondo gli intervistati, meno piacevole di un gesto di gentilezza, del calore dei raggi del sole sul viso e del dormire in un letto con le lenzuola pulite.

Eventi come "possedere un conto in banca milionario", ad esempio, o "comprare un'auto nuova" non sono nemmeno menzionati, a differenza di altri inaspettati, come "ascoltare il rumore della pioggia", "percepire il profumo dell'erba appena tagliata", "saltare sulle foglie secche in autunno" o, più banalmente, la "spremitura di un punto nero" e la regolare "pulizia delle orecchie".

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In un'altra indagine condotta a livello globale da Ipsos nel 2019, si evince che i primi tre motivi di felicità per gli intervistati si identificano in un buono stato di salute, nei figli e nel rapporto con il proprio partner, mentre il denaro si colloca soltanto in nona posizione.

Ma quali sono i Paesi più felici al mondo? Secondo il World Happiness Report del 2024, ad occupare le prime quattro posizioni sarebbero quelli del nord Europa, Finlandia, Danimarca, Islanda e Svezia, con la vicina Norvegia al settimo posto.

E l'Italia? Quarantunesima, leggermente in risalita dal 43° posto del precedente report, incastonata tra Malta e Guatemala. Gli ultimi tre della graduatoria, secondo l'indagine, sarebbero Lesotho, Libano e Afghanistan, mentre tra gli altri stati europei da segnalare il sesto posto dell'Olanda, il nono della Svizzera e il quattordicesimo dell'Austria, che precede di due posizioni il Belgio, di tre l'Irlanda e di una in più la Repubblica Ceca.

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Questo post era un semplice esempio dei molti modi in cui sia possibile partecipare a questo concorso, partendo da un'immagine generata dall'Intelligenza Artificiale per poi sviluppare i propri argomenti nella maniera desiderata.

Grazie mille per essere arrivati fino a questo punto, mi avete reso, per rimanere in tema, davvero felice. Ora però, aspetto tutti voi nei commenti per rispondere ad una semplice domanda: che cos'è per voi la felicità?

Statemi bene, alla prossima!

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Congratulations! Your post has been upvoted through steemcurator08.

Curated by : @sduttaskitchen

Thank you for your support @sduttaskitchen!

Growing up, I always find it difficult to understand or differentiate between happiness and joy. And even till today, I still find it hard to differentiate it

It is a very interesting reflection. In my opinion, happiness is a state of mind that lasts for a period of time, joy is something perhaps more intense, but linked to a specific moment.
A joy can also occur in a general period of sadness, without necessarily generating happiness after that precise moment.

Hmmm. Thank you so much for the perfect clarification. Most of the time people tend to confuse happiness with joy because of the near meaning

Innanzi tutto, riterrei che il termine felicità è estraneo a questo povero pianeta decaduto. La felicità vera esiste solo nell'al di là, quando questo al di là significa il Regno Eterno del Signore (piaccia o non piaccia, volenti o nolenti, parecchi finiranno dall'altra parte, è scritto). Tanto non significa che in questo mondaccio debba essere per forza infelicità e amarezza (quantomeno non ovunque, perchè chiunque di noi privo di prosciutti a foderare occhi e orecchie sa molto bene in che condizioni si vive qua e là nel quarto mondo) un giorno si e l'altro pure. Anche se la felicità è estranea a questo mondo, si può pur sempre parlare di serenità. Ecco, da realista cruda ritengo che il termine serenità sia più palpabile e concreto rispetto a felicità, più alla portata di un genere umano decaduto. Quanto al binomio denaro = felicità, santo cielo, anche il luogo comune che i soldi non fanno la felicità non è altro che appunto un luogo comune, ma soltanto perchè mal formulato. Il termine soldi di per sè non significa un bel niente quando descontestualizzato. Innanzi tutto, cosa vorremmo intendere per soldi? Il tuo articolo contestualizza, parlando appunto di ricchezza e modestia (novanta minuti di applausi per la contestualizzazione🤩 ). Una vita modesta e senza lussi non la vedo affatto incompatibile con la serenità, così come la ricchezza non sempre la garantisce. Una volta che si riesce a pagare tutte le bollette e le tasse, l'affitto per chi è in affitto e il condominio per chi è proprietario e s'arriva a fine mese senza dover decidere se comprare da mangiare o comprare un farmaco importante per una malattia cronica o anche solo per una condizione passeggera che se non curata si aggrava solo o comprare il materiale scolastico per i figli o pagargli il dentista, allora non vedo ragione per non stare sereni (a scanso di affari di una certa gravità che esulano dalle condizioni finanziarie). Desiderare ansiosamente una vita lussuosa al di là di tanto, al punto da farne un cruccio, diventa perfino una condizione peccaminosa secondo la Bibbia. Ora, andiamo a guardare nel quarto mondo, specificamente quei paesi dove ogni santo giorno muoiono per fame come mosche perchè letteralmente non hanno maniera per procurarsi il pasto successivo. Ma anche solo non riuscire a pagare il dentista per il proprio bimbo con tanto di carie. Qua non riesco nemmeno a figurarmi la serenità, figuriamoci poi la felicità. Santo cielo, tra queste persone vi saranno pure coloro che sono sereni anche così e non lo metto in dubbio, ma qui entra pure il discorso qua e là dello zampino dell'irresponsabilità che però lascio al mouse se no domani sto ancora qui che chiacchiero😂

Cara Pou, le tue riflessioni sono sempre molto interessanti. Felicità è un concetto non conforme a questo mondo? Non ci avevo mai pensato fino ad oggi, ma credo che tu abbia ragione, perlomeno se si parla di felicità completa, duratura e senza condizioni. Quella che noi scambiamo per felicità in fondo è una sensazione destinata di solito a svanire presto e a trasformarsi in abitudine o, come dicevi tu, in serenità.

Amico mio, fatto inequivocabile è che in questo mondo nulla dura per sempre. Matteo 24:35 recita: Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Dato che perfino il cielo (non nel senso di Regno Eterno) passerà, figurarsi le emozioni passeggere...

In relazione alla tua domanda sui soldi...Avere soldi aiuta senza dubbio a vivere meglio, posso avere più o meno soldi rispetto ad un'altra persona, molte questioni nella vita sono comparative, ma arrivare in un posto, scegliere quello che si vuole e NON preoccupati del prezzo, per me quella è libertà finanziaria, NON devi essere multimilionario, sii felice con quello che hai e sentiti soddisfatto nel raggiungimento dei tuoi obiettivi, i sogni NON si cristallizzano da soli, devi lavorare per raggiungerli .

Hai ragione amico mio, in fondo tutto è relativo. Non è la quantità di soldi in senso assoluto a contare, ma quella necessaria per non avere preoccupazioni.

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