L'irricevibile è stato ricevuto - The inadmissible was received [Multilanguage]

A scanso di equivoci, quanto segue non deve essere inteso come un post contro la società Inter, che ha meritatamente vinto sul campo questo campionato e che mi auguro non veda intaccati i propri meriti sportivi (casomai lo "scudetto" da revocare dovrebbe essere quello del 2006, l'unico al mondo assegnato ad una squadra giunta terza in classifica). L'intento è unicamente sottolineare l'infimo livello raggiunto dalla stampa, soprattutto sportiva, ormai sempre più organo di parte piuttosto che informativo.

Eppur si muove!

Poche frasi, come quella attribuita a Galileo Galilei circa il movimento terrestre, sono passate alla storia e hanno resistito ai cambiamenti dei secoli per continuare ad essere utilizzate nel linguaggio comune. Nel "Dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo", l'astronomo pisano, tutt'oggi considerato il padre della scienza, difendeva la teoria copernicana dell'eliocentrismo ed intendeva dimostrare come fosse la Terra a muoversi attorno al Sole e non viceversa, versione ritenuta fino a quel momento ufficiale.

La questione, al di là delle mistificazioni portare avanti in malafede nei secoli, non ebbe carattere dottrinale o teologico. Galileo non venne scomunicato dalla Chiesa Cattolica, ma visto il suo rifiuto delle leggi ecclesiastiche dell'epoca, che gli imponevano, in assenza di prove sperimentali accettate dalla comunità scientifica, di insegnare la sua dottrina solo come soluzione matematica, fu caldamente esortato a ritirarsi in esilio.

Rispetto agli argomenti che tratteremo oggi, l'introduzione può sembrare prenderla molto alla larga, ma la questione torna utile per analogia anche con il presente, in riferimento ad alcune vicende sportive, prima derise, poi osteggiate ed infine accettate a denti stretti.

E' soprattutto la frase iniziale pronunciata da Galileo a servirci un assist al bacio per il tema odierno, l'esposto rivolto dalla Fondazione Jdentità Bianconera alla Covisoc, al Ministero delle Finanze e alle procure di Roma e Milano. Nel documento di oltre cinquanta pagine, redatto con le consulenze di avvocati, commercialisti ed esperti di bilancio, si chiedeva se l'Inter, società della quale erano stati vivisezionati tutti gli aspetti economici e patrimoniali, disponesse dei requisiti necessari per iscriversi al campionato, secondo le regole della FIGC.

Sulla stampa sportiva, in pochissimi avevano dato risalto alla vicenda e, quando fatto, con il rinforzo dei giornalisti e tifosi VIP nerazzurri all'interno dei propri account social, si era scelto di ridicolizzare il documento, spingendosi anche a chiedere che la società meneghina agisse con una querela nei confronti della fondazione.

Il commento più benevolo a riguardo, proveniente da un noto avvocato che bazzica il settore sportivo (noto anche per non azzeccarne mai una), subito diffuso a mo' di pappagallo e a macchia d'olio, voleva che l'esposto fosse irricevibile da parte della Covisoc, in quanto la Fondazione che l'aveva presentato non coincideva con un soggetto federale.

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Tra il susseguirsi di meme e battute da bar, volti a ridicolizzare quanto redatto dalla fondazione (del contenuto dell'esposto ho parlato più dettagliatamente in questo post), si è però arrivati ad oggi e alla notizia trapelata nelle ultime ore secondo la quale la stessa Covisoc avrebbe ricevuto e cominciato ad esaminare l'esposto.

Attenzione, ciò non significa affatto che lo stesso verrà accolto e che l'Inter verrà penalizzata, retrocessa, privata degli scudetti e chi più ne ha più ne metta, come da rabbia con bava alla bocca uscita da alcuni tifosi sui social network, ma che sulla vicenda si dovrà porre la giusta attenzione e che, anche in caso di archiviazione del procedimento con un nulla di fatto, bisognerà quanto meno motivare in maniera dettagliata tale scelta.

Trattandosi di pallone, appare piuttosto scontato che le opinioni a riguardo in questo momento siano divise tra "colpevolisti" (perlopiù tifosi di Juventus e Milan), che sostengono come nessun professionista avrebbe compiuto una mossa del genere, mettendo a rischio la carriera, senza prima essere certo di quanto firmato, e "innocentisti", convinti che tutto sia destinato a risolversi in una bolla di sapone.

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La mia posizione, non per cerchiobottismo ma per convinzione, sta esattamente a metà: sono abbastanza certo che, prima di presentare un simile esposto, ogni aspetto della vicenda sia stato controllato decine di volte e che pertanto i firmatari fossero convinti di andare sul sicuro; ma anche che difficilmente la cosa porterà a veri e propri scossoni, perché significherebbe ammettere le colpe di mancati controlli precedenti e doverle giustificare.

Il vero rischio per l'Inter potrebbe tuttavia giungere dai tribunali, coinvolti nella vicenda. Se il fascicolo dovesse passare tra le mani del Pubblico Ministero sbagliato, magari accecato (come purtroppo già capitato) da un'altra fede calcistica e questo decidesse di vederci chiaro, anche i responsabili dei mancati controlli in sede Covisoc e di chi eventualmente decretasse l'archiviazione senza conseguenze dell'esposto potrebbero finire nel calderone degli indagati.

Staremo a vedere, con la speranza che le regole, una volta tanto, valgano per tutti e che a pagare non siano sempre i soliti capri espiatori.

Statemi bene, alla prossima!