Serie A, la lotta per non retrocedere (34^ g.) - Serie A, the fight not to be relegated (Day 34) [Multilanguage]

Se anche voi state pensando che purtroppo a lasciare la Serie A toccherà ai granata sbagliati, probabilmente come me nutrirete un pizzico di dispiacere per la matematica retrocessione della Salernitana, che dopo il sonoro 3-0 patito a Frosinone è ormai ufficialmente da considerare squadra partecipante alla prossima serie cadetta.

Troppi gli errori commessi dalla proprietà Iervolino, l'uomo che si era presentato per rilevare la società dalle mani di Claudio Lotito vantando capitali astronomici da poter investire nella rifondazione della squadra, ma che ha saputo portare a Salerno solo tanta confusione, incarnata alla perfezione nei quattro allenatori stagionali.

Appena quindici punti raccolti, figli di due sole vittorie, nove pareggi e ben 23 sconfitte su 34 gare, hanno trasformato la stagione dei campani in un lento calvario, nel quale la discesa alla categoria inferiore è sembrata praticamente certa almeno fin dall'inizio del girone di ritorno.

Ora per la Salernitana rimangono quattro partite da disputare ancora nella massima serie, nelle quali affrontare Atalanta, Juventus e Verona, prima dell'ultima con il Milan: attenzione, perché non è detto che, senza più nulla da perdere, i granata non diventino contro ogni pronostico arbitri delle sfide Champions League e salvezza. Non sarebbe la prima volta per una squadra già retrocessa.

_{Screenshot da google.it}

Come si evince dalla classifica, un'altra situazione molto delicata è quella che sta vivendo il Sassuolo, strapazzato domenica dalla Fiorentina al Franchi. Dopo lo 0-3 casalingo patito la settimana scorsa per mano del Lecce, per i neroverdi è arrivato il tremendo 5-1 inferto dai viola, con una zona salvezza distante ormai cinque punti e una resa incondizionata che sembra aver pervaso le menti e le gambe dei calciatori emiliani.

Poche squadre come il Sassuolo sono state capaci in passato di sollevare così tanta soddisfazione tra le altre tifoserie per una possibile retrocessione. A "gioire" (sportivamente parlando) sui social network a causa della posizione complicata dei neroverdi, sembra convergere un po' tutto l'arco costituzionale dei calciofili italiani.

Riguardo a molti di essi non ne conosco le motivazioni, ma per quelli come il sottoscritto il Sassuolo ha rappresentato l'emblema della presa in giro delle istituzioni, quando questa estate, subito dopo la chiusura del processo alla Juventus sulle presunte partnership sospette (con relativa penalizzazione in classifica ed esclusione dalle coppe), l'AD degli emiliani, Giovanni Carnevali, ha candidamente ammesso di aver concluso un paio di operazioni di mercato in entrata solo per aiutare le casse della Roma, club amico in difficoltà economica.

Così, alla luce del sole, candidamente alla TV, come se i sei mesi precedenti di processi sportivi non fossero mai esistiti. Titoloni sdegnati del giornale rosa di Cairo, naturalmente nemmeno uno, ma mi auguro che i "professionisti" in questione glieli abbiano voluti riservare in vista proprio di una probabile retrocessione, magari con annesso pasillo de honor della loro squadra. Non sarebbe male.

Se la Serie A terminasse oggi, il nome della terza retrocessa sarebbe quello dell'Udinese, affidata da circa una settimana all'ex Pallone d'Oro e campione del mondo 2006, Fabio Cannavaro. Non un inizio brillante, vista la sconfitta rimediata nei venti minuti recuperati con la Roma in settimana, ma il pareggio di Bologna ha perlomeno donato un pizzico di speranza all'ambiente.

Dopo la prossima gara casalinga con il Napoli, i friulani si giocheranno la stagione negli ultimi tre scontri diretti, contro Lecce e Frosinone in trasferta e con l'Empoli in casa. Un finale tutto da gustare, che sembra scritto da uno dei migliori sceneggiatori thriller di Hollywood.

In cima al gruppone, l'unica squadra a potersi dire quasi salva è il Lecce, che nonostante la delusione della mancata vittoria nella gara casalinga con il Monza, sfumata nei secondi finali, domenica prossima cercherà i punti per la matematica salvezza in un altro infuocato scontro diretto, sul campo del Cagliari.

In caso di vittoria e contemporanea sconfitta dell'Udinese contro il Napoli, i salentini sarebbero aritmeticamente salvi, ma il popolo giallorosso sta già pregustando di conquistare l'ambito traguardo nella gara successiva, quando allo stadio Via del Mare arriveranno proprio i bianconeri friulani, per quello che viene visto un po' da tutto l'ambiente come il definitivo match point.

Nonostante la pesante sconfitta patita col Genoa (0-3), successiva gli insperati cinque punti raccolti nel trittico terribile con Atalanta, Juventus ed Inter, Il Cagiari di Claudio Ranieri può ancora guardare alle quattro lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto con una buona dose di ottimismo.

La sfida con il Lecce della prossima giornata potrebbe portare entrambe le squadre accontentarsi di muovere la classifica, ma attenzione al finale di stagione, che vede i sardi impegnati in due trasferte sui campi di Milan e Sassuolo, prima dell'ultima giornata casalinga con la Fiorentina.

Come si è compreso, saranno proprio gli scontri diretti a definire buona parte del futuro delle restanti squadra in lotta per non retrocedere, a partire dal vero e proprio spareggio tra Empoli e Frosinone della prossima giornata, con i toscani impegnati poi alla penultima sul campo dell'Udinese e i ciociari opposti invece alla squadra di Cannavaro nella già citata domenica conclusiva del campionato.

All'appello manca il Verona, che a dispetto del calendario sulla carta più complicato, potrebbe essere favorito dalla stato di forma e dalle motivazioni degli avversari. Per i gialloblù, spolpati di tutti i pezzi migliori nel mercato di gennaio, e per il loro tecnico, Marco Baroni, la salvezza avrebbe il sapore di una piccola impresa sportiva.

Se la giocheranno nell'ordine contro la Fiorentina, reduce dalla semifinale di Conference League, la già retrocessa Salernitana, il Torino FC, verosimilmente privo di obiettivi motivazioni, e i campioni d'Italia dell'Inter, che all'ultima giornata potrebbero aver già fisiologicamente tirato i remi in barca.

Statemi bene, alla prossima!