KRILL OIL GOLD

in #ita-health6 years ago (edited)

QUALITATIVAMENTE ECCEZIONALE.  ANTINFIAMMATORIO PER ECCELLENZA, INTERVIENE IN MODO ESTREMAMENTE BENEFICO SULLA NOSTRA SALUTE. ELEVATO QUANTITATIVO DI ASTAXANTINA.

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Il primo dei cibi che viene alla mente quando si pensa ad un Omega-3 da integrare nella dieta è il pesce. Il consiglio degli esperti è chiaro: aumenta il consumo di pesce. Questo dovrebbe essere sufficiente, o almeno lo è in quelle popolazioni che vivono in mezzo agli oceani, come i Giapponesi, gli abitanti di Okinawa, etc. .
Molti dei pesci che arrivano alle nostre tavole, però, sono di pessima qualità, sono allevati in modo folle e con il solo obiettivo di farli crescere per macellarli il più in fretta possibile, a discapito della qualità nutrizionale.
Molti studi, in aggiunta, hanno dimostrato che anche il pesce pescato può rappresentare una potenziale fonte di contaminazione, perché contenente sostanze come mercurio, piombo, alluminio, PCB (policlorobifenili), diossina, e clordano. Non per niente la US Food and Drug Administration (FDA) e la Environmental Protection Agency (EPA) consiglia da molti anni ai bambini e alle donne incinte di non consumare quantità elevate di pesce, come salmone e tonno, ad esempio. Secondo la FDA, i pesci più contaminati di mercurio sono lo sgombro e il pesce spada, seguiti dal tonno, anch’esso molto tossico. Il consiglio è quello di limitare drasticamente il consumo di questi pesci o, almeno, di accertarsi che siano stati pescati in acque “pulite”.
Dato che con la giusta tipologia di Omega-3 è possibile effettuare una vera e propria terapia antinfiammatoria, la quantità di Omega-3 introdotto è assolutamente determinante ai fini del raggiungimento del risultato. Siccome, tuttavia, dal pesce è virtualmente impossibile ottenere una qualità sicura di Omega-3, deve essere ben chiaro che ci sono opzioni sicuramente più sicure ed utili, che, garantendo la qualità degli Omega-3, possono essere usate in dosi terapeutiche antinfiammatorie, ovvero elevate. Non è possibile, infatti, riportare uno stato infiammatorio alterato nella norma senza una integrazione adeguata di questi prodotti. Darne in piccola quantità è, il più delle volte, inutilmente costoso per il paziente che crede di essersi protetto, quando invece non lo è.
Altro punto molto importante è che il prodotto deve essere garantito dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Il mare deve restare una fonte di ricchezza per l’uomo e come tale non deve essere in alcun modo messa in pericolo per il soddisfacimento dei suoi bisogni.
Il nostro obiettivo è quello di garantire la qualità del prodotto e la sostenibilità ambientale.

COSA SIGNIFICA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEL CASO DEL KRILL? ce98b8a7dc3934ae84c4ea2dcca2442a.png

Il mercato offre centinaia di prodotti di olio di Krill. Molti di questi sono però di bassa qualità e, oltre a non apportare grandi benefici effetti alla salute di chi li consuma, il loro prezzo è talmente basso da non prevedere spese extra che ne garantiscano qualità e rispetto ambientale. Tutto questo significa che parlando di raccolta del Krill, se si vuole rispettare l’ambiente, vanno considerate alcune cose:
• con i metodi di pesca a strascico tradizionali il Krill viene riversato sulle barche e posto in serbatoi prima della lavorazione;
• il Krill contiene enzimi digestivi che tendono all’autodistruzione prima che possano essere lavorati;
• la pesca a strascico tradizionale può portare a catture “non volute” (pesci, foche, etc.), il che potenzialmente rappresenta una grave minaccia per i fragili ecosistemi marini dell’Antartide.
• Un recente rapporto su 24 grandi pescherie effettuato dal NGO Sustainable Fisheries Partnership (SFP) ha permesso di scoprire che un terzo di pesce stoccato (circa 3.5 milioni di tonnellate) e destinato alla produzione di olio di pesce viene maneggiato in modo “non consono”.

Io non sono per niente disponibile ad accettare che queste pratiche di pesca portino al consumo di prodotti di basso livello che possano esporre le persone a rischi ancora maggiori di quelli che si vogliono eliminare.
Fortunatamente ho trovato un produttore di olio di Krill che agisce in modo opposto, ENZYMOTEC, e rispetta al 100 % le regole per una perfetta sostenibilità ambientale.
La Commissione internazionale per la conservazione delle risorse biologiche dell'Antartico (CCAMLR) è l'unica organizzazione che regola la raccolta di Krill nell'Oceano Antartico. Tutto il Krill raccolto deve restare al di sotto del livello massimo consentito dalla CCAMLR. Il Krill scelto da me viene mantenuto vivo e fresco con un continuo flusso di acqua e viene pescato con tecniche che escludono la pesca di altri esseri viventi marini.
Perché ho questa certezza? Il produttore di Krill che ho selezionato ha adottato lo standard del Friends of the Sea/World Sustainability Organization (FOS/WSO). La produzione del nostro olio di Krill, denominato KREAL, è fornita solo da pescherecci e strutture monitorate da membri della CCAMLR. Inoltre, ogni azienda nella gestione della catena di fornitura o della vendita di un prodotto certificato FOS/WSO deve avere un certificato di custodia valido, certificante una catena di custodia FOS/WSO. Questo assicura i consumatori e tutti gli acquirenti dei prodotti ittici che i prodotti etichettati FOS/WSO provengono da una pesca sostenibile certificata. Con la certificazione FOS, ogni l’azienda che produce l’olio di Krill:
• è stata vagliata in modo che chi usa il marchio FOS/WSO in etichetta lo faccia a ragion veduta per un prodotto ecosostenibile;
• separi i prodotti certificati FOS/WSO (se ne ha) dagli altri non certificati FOS/WSO;
• tenga dei registri dei prodotti certificati FOS/WSO.

PERCHÉ NON ASSUMERE OLIO DI PESCE INVECE CHE OLIO DI KRILL?
Sebbene alcuni produttori di olio di pesce propongano al mercato dei prodotti di alta qualità, quello che l’olio di pesce non potrà mai offrire, al contrario dell’olio di Krill, è:

• un potente quantitativo di antiossidanti (infatti alcuni ne aggiungono al prodotto);
• la certezza di essere incontaminato dalle tossine;
• la certezza di non essere sensibile al deterioramento da ossidazione che lo rende deperibile (rancido).

Qual è quindi la miglior soluzione possibile? Con la scoperta del Krill, ogni altra fonte di Omega-3 diviene superata. Ed i problemi legati al consumo dell’olio di pesce evitati sul nascere.
La contaminazione è assente dato che le sostanze tossiche lipofile (cioè che si accumulano nel grasso del pesce) si accumulano nei pesci che si nutrono di pesci più piccoli di loro. Più il pesce è grosso e grasso, dunque, maggiormente è contaminato di sostanze tossiche. Se da un pesce grosso e grasso estraiamo l’olio, è evidente che in quell’olio derivato dal suo grasso sono contenute tutte le scorie tossiche che il pesce ha accumulato mangiando i suoi simili più piccoli giorno dopo giorno.
Essendo il Krill alla base della catena alimentare ittica, invece, il pericolo di contaminazione è azzerato e con esso anche la necessaria e potenzialmente pericolosa manipolazione industriale che viene utilizzata nel pesce per raffinare il suo olio e per renderlo dunque privo di sostanze tossiche.

REALE Qualità
I parametri di qualità utilizzati oggi per la misurazione degli oli di Krill sono principalmente dei valori chimici che vengono testati durante la vita del prodotto. Tuttavia, tali parametri non si riferiscono mai ai cambiamenti che possono avvenire nella attività biologica di un olio di Krill dopo il consumo.
Come vera e propria novità assoluta, Enzymotec ha definito i parametri di qualità per l'olio di Krill attraverso l'intera catena di produzione, dalla sua raccolta fino a raggiungere il sistema digestivo. Utilizzando un modello di simulazione per misurare la qualità biochimica dell'olio Krill nel sistema digestivo, Enzymotec ha impostato parametri biologici di qualità, da considerare ancora prima di quelli standard. Un certo numero di questi vengono in genere utilizzati per testare i prodotti della pesca, in modo da indicarne freschezza e qualità. Tra gli stessi, quelli indicati a valutare l’olio di Krill sono i seguenti:

• ·Trimetilammina (TMA) - Un prodotto di degradazione della colina, responsabile del caratteristico “odore di pesce avariato”.
• ·Trimetilammina-ossido (TMAO) - Un composto naturale trovato nei prodotti marini. Alcuni studi hanno trovato una correlazione tra i livelli di TMAO nel sangue e lo sviluppo di malattie cardiovascolari (1).
• ·Azoto Volatile Totale Basale (TVN) - Include TMA, ammoniaca e altri composti azotati di base. È comunemente usato come parametro per la qualità dei prodotti ittici.
Enzymotec ha adottato gli indici di qualità massima TMA e TVN nella produzione dei suoi prodotti di olio di Krill e li ha utilizzati come parametri standard nel certificato di analisi degli stessi. Bassi livelli di TMA in di Enzymotec K•Real® olio di Krill assicurano riduzione massima dell’odore e una sua maggiore freschezza.

Le specifiche del K•Real® olio di Krill sono state approvate da laboratori di terze parti e con l'esame casuale ConsumerLab.com®, e sono state certificate essere in piena conformità con le indicazioni riportate in etichetta (unico prodotto sul mercato a garantire che in etichetta ci sia veramente quanto vi sia nelle capsule).

REALE Potenza
I parametri chimici di qualità, come TMA-TVN e le impurità solubili in acqua, sono indicatori di qualità durante la produzione e durante la conservazione dell’olio di Krill. Ma, come detto prima, Enzymotec ed io ci siamo chiesti cosa succede quando una persona consuma olio di Krill. Come è possibile monitorare la qualità dell'olio che passa attraverso il sistema digerente?
Gli esperti in lipidi di Enzymotec, in collaborazione con Ricercatori Accademici leaders nel settore della lipidomica e della fisiologia dei lipidi, hanno sviluppato un modello di stomaco unico in vitro per testare le reazioni dell’olio di Krill che passa attraverso questo organo dopo l’ingestione. Nel test, oli di Krill di diversi produttori sono stati confrontati in base alla quantità di Omega-3 integro disponibile per l'assorbimento (biodisponibilità). I risultati del modello in vitro rivelano grandi differenze dell’effettivo contenuto di Omega-3 disponibile per l'assorbimento tra i vari prodotti testati.
L’olio di Krill K•Real® contenuto nel prodotto selezionato da Dr. Caletti, MD Nutritionist® ha dimostrato di fornire il 100% di disponibilità, grazie alla bassissima ossidazione da radicali liberi. La perossidazione (l’ossidazione dei lipidi) cambia le caratteristiche di queste molecole da benefiche a dannose. I prodotti della perossidazione lipidica possono danneggiare le cellule e produrre effetti carcinogenici e mutagenici.
Altri oli di Krill testati, invece, hanno mostrato una riduzione del 10-15% di Omega-3 disponibile per l'assorbimento, rendendo tali oli di fatto meno potenti di quanto dichiarato dal produttore.

REALE Resistenza all'ossidazione
La perossidazione (l’ossidazione dei lipidi) cambia le caratteristiche di queste molecole da benefiche a dannose. I prodotti della perossidazione lipidica possono danneggiare le cellule e produrre effetti carcinogenici e mutagenici. La resistenza di varie marche di Krill Oil all’ossidazione, valutata analizzando i livelli di MDA (Malondialdeide), marker della perossidazione lipidica (37), è stata testata su un modello di stomaco in-vitro. I risultati dimostrano che tra tutti i campioni testati, dopo 4-6 ripetizioni, solo il Il K•Real® olio di Krill GOLD di Dr. Caletti, MD Nutritionist® non fa registrare alti livelli di ossidazione, con un grado di resistenza di 5-6 volte maggiore di tutti i competitori, i quali hanno mostrato invece una riduzione del 10-15% di Omega-3 disponibile per l'assorbimento, rendendo tali oli di fatto meno potenti di quanto dichiarato dal produttore (tabella 1).

Risultati dei livelli di MDA dal modello di stomaco in-vitro, nel quale sono stati testati oli di krill di vari produttori ad opera di Enzymotec. I risultati per l'olio di krill K•REAL® di Enzymotec sono quelli visibili a sinistra.

REALE Consistenza
Recentemente, i Ricercatori della “Purdue University” in Indiana, Stati Uniti d'America, hanno testato una serie di marchi di supplementi di Omega-3 disponibili sul mercato degli USA, comprendendo, oltre agli oli di pesce, anche alcune marche di olio di Krill. I Ricercatori hanno misurato i livelli di Omega-3 nei vari supplementi, confrontandoli con quanto dichiarato in etichetta. Solamente le marche che utilizzano K•Real® olio di Krill di Enzymotec sono state trovate ad essere fedeli alla etichetta, mentre i marchi che utilizzano olio di Krill di altri produttori avevano una riduzione del 20-30% di Omega-3 (2).
Anche per questo motivo, Dr. Caletti, MD Nutritionist® ha scelto Enzymotec e il suo K•Real® olio di Krill per i suoi consumatori, tutelati dal fatto che stanno assumendo VERAMENTE quello che viene scritto in etichetta.
Questo naturalmente, oltre a non truffare gli utilizzatori, permette al paziente o al Medico che si occupa della prescrizione dell’integrazione con olio di Krill del suo paziente, di calcolare in modo preciso a tavolino la quantità sempre perfetta da consumare, in modo da avere i risultati aspettati in termine di controllo infiammatorio.
L’olio di Krill, un prodotto contenente EPA e DHA, acidi grassi della famiglia Omega-3, estratto dal Krill di qualità Premium, è una delle migliori fonti di Omega-3 per il nostro corpo, ed è stato clinicamente dimostrato dalla Enzymotec essere più efficiente dell’olio di pesce nell’aumentare i livelli di EPA e DHA nel sangue.
K•REAL® è prodotto attraverso un processo brevettato chiamato “estrazione multi fase dell’olio” (MSO®) sviluppato da Enzymotec. La innovativa tecnologia MSO® conserva il profilo nutrizionale naturale dell’olio di Krill, mentre rimuove i componenti di deterioramento, come la Trimetilammina (TMA), l’Azoto Totale Volatile (TVN), gli altri elementi derivati dell’ossidazione. Questo processo porta a migliori proprietà organolettiche e fisiche (praticamente assenza di odore di pesce, viscosità ottimale per incapsulamento).
Il nostro olio di Krill rispetta le più rigide limitazioni in tema di contaminanti. Abbiamo già visto quanto l’olio di pesce sia potenzialmente dannoso per la presenza di piombo, alluminio, mercurio e altri metalli pesanti o contaminanti come il PCB che si posizionano nel grasso del pesce, laddove viene poi estratto l’olio per il consumo umano. Test continui vengono effettuati sui lotti in modo da garantire che nel K•Real® contenuto nel prodotto selezionato da Dr. Caletti MD Nutritionist®, dunque, siete certi di consumare il più controllato, puro, eccezionalmente benefico prodotto sul mercato.

Nel 2004 venne proposto di considerare il rapporto tra la somma totale di EPA e DHA nelle membrane dei globuli rossi (Omega-3 Index) come importante fattore predittivo di rischio di morte da accidente cardiovascolare. Quando l’ Omega-3 Index supera l’8% il rischio di morte per accidente cardiovascolare si riduce drammaticamente, mentre quando  l’ Omega-3 Index è inferiore al 8% la cardioprotezione risulta minima (2).
K•Real® di Enzymotec contenuto nel prodotto selezionato da Dr. Caletti MD Nutritionist®, garantisce il massimo assorbimento nelle membrane dei globuli rossi (e anche di tutte le altre cellule) e dunque la massima cardioprotezione, molto più elevata dei prodotti concorrenti.

MA QUAL È ESATTAMENTE L’EFFETTO DELL’OLIO DI KRILL?
L’olio di Krill riduce l’infiammazione cronica, base delle patologie croniche dell’età contemporanea e flagello irrisolvibile della Medicina Accademica. Questo è dovuto essenzialmente alla presenza di EPA e DHA, i due più straordinari Omega-3, di cui l’essere umano ha necessità assoluta. I benefici dell’olio di Krill, però, non si limitano a questo, di per sé straordinario, effetto salva vita.
Partecipano attivamente infatti ai suoi effetti benefici altri composti presenti SOLO nel Krill di cui parlerò tra poco.
In sintesi, dunque, l’olio di Krill produce un effetto generale positivo sulla salute dell’intero organismo umano, proprio perché permette di regolare il livello di infiammazione complessivo, possiede un effetto cardioprotettivo, migliora la salute delle articolazioni, aiuta a mantenere stabile la glicemia, consente un miglioramento del dimagrimento e dell’accesso alle scorte di grasso, aumenta i livelli energetici, aiuta il sistema immunitario, aiuta a mantenere nel livello di normalità colesterolo e trigliceridi, migliora il tono dell’umore rappresentando un vero e proprio antidepressivo naturale, regolarizza il battito cardiaco nelle aritmie  e impedisce l’accorciamento del colon in animali con colite ulcerosa (3). Riassumendo, i benefici dell’olio di Krill si possono così elencare:

1)  Cardioprotezione, anche dopo l’infarto (4).

2)  Miglioramento di memoria, concentrazione e apprendimento, e delle funzioni cerebrali generali più dell’olio di pesce (5).

3)  Miglioramento della salute delle articolazioni anche nell’artrite reumatoide (6) e nell’artrite (7).

4)  Neuroprotezione: per esempio è indicato nella demenza e nella Corea di Huntington (un disordine neurologico
caratterizzato da movimenti anomali del corpo) (8).

5)   Aiuto nel mantenere ottimale il tono dell’umore, nei deficit dell’attenzione, nel disordine da iperattività, nell’autismo, nella dislessia, nei disturbi di tipo aggressivo del comportamento (8).

6)   Aiuto nello stabilizzare la glicemia, migliorando la sensibilità insulinica (9).

7)   Aiuto nello stabilizzare colesterolo e trigliceridi (10) e miglioramento della capacità di metabolizzare i grassi corporei, più che l’olio di pesce (11).

8)   Soppressione della steatosi epatica (12).

9)   Supporto del sistema immunitario anche in chi fa attività sportiva (13).

QUAL È IL SEGRETO DELL’OLIO DI KRILL?
L'olio di Krill possiede una struttura chimica diversa da quella dell'olio di pesce: nell’olio di Krill, infatti, la maggior parte degli Omega-3 è legata ai fosfolipidi; nell’olio di pesce, invece, gli acidi grassi sono presenti sotto forma di trigliceridi, di acidi grassi liberi o di esteri etilici.
Mentre i trigliceridi dell’olio di pesce per essere assorbiti e inglobati nelle membrane delle cellule devono essere “smontati” e “rimontati” dal fegato sotto forma di fosfolipidi, con consumo energetico e anche perdita di parte di queste sostanze, nel caso dell’olio di Krill, trovandosi già nella giusta forma pronta per l’assorbimento, questo non avviene. Ne risulta una maggiore biodisponibilità, una minor spesa energetica epatica e la possibilità di ridurre il dosaggio da assumere, dato che i migliori trasportatori di EPA e DHA all’interno delle membrane cellulari sono proprio i fosfolipidi.

I fosfolipidi dell’olio di Krill infatti:

·Sono parte strutturale delle membrane cellulari;
·Aiutano a proteggere le membrane dall’attacco dei radicali liberi;
·Regolano il trasporto di sostanze in entrata e in uscita dalla cellula.

Questa peculiare caratteristica dell’olio di Krill permette un suo assorbimento a livello intestinale ideale, con vantaggi consistenti in termini di:

·Maggiore biodisponibilità rispetto all’olio di pesce (efficacia fino a 47 volte in più); 
·Ingresso diretto di EPA e DHA nelle cellule, bypassando il loro smontaggio e rimontaggio nel fegato;
·Efficienza rispetto all’olio di pesce nel migliorare il rapporto tra EPA-DHA e Acido Arachidonico (AA: un Omega-6).

Sebbene l’Acido Arachidonico sia il precursore anche di molecole antinfiammatorie, mantenere un RAPPORTO IDEALE DI 1 TRA EPA/DHA E AA RESTA IL FATTORE CRUCIALE PER GARANTIRSI L’ASSENZA DI PATOLOGIE INFIAMMATORIE CRONICHE.

Siccome la dieta delle persone è enormemente ricca di AA o ne è stimolatoria della sua sintesi, l’assunzione come integratore di olio di Krill rappresenta una straordinaria e potentissima arma di cui possiamo disporre nella lotta contro l’infiammazione cronica.

Per tutti i motivi elencati sopra, io caldamente consiglio l’assunzione di olio di Krill e non quello di pesce, purché sia della qualità assoluta, qualità che posso garantire nel mio olio di Krill.

IL TEST DELL’ODORE DIMOSTRA CHE L’OLIO DI KRILL K•REAL® DI ENZYMOTEC SELEZIONATO DA
DR. CALETTI MD NUTRITIONIST® VINCE SU TUTTI QUELLI DI ALTRE MARCHE

Tutti sapete che l’odore dell’olio di pesce e dell’olio di Krill anche incapsulato è intenso e sgradevole ai più. Bene, alla prova del naso, questo non sarà più un problema con il mio olio di Krill, grazie al fatto che il Krill viene mantenuto vivo fino all’ultimo e non produce scorie e odore di pesce avariato. Il suo assorbimento ottimale a livello gastrico, inoltre, permette di evitare anche qualsiasi fastidioso reflusso tipico invece dell’olio di pesce.

ASTAXANTINA
Nella nuova formula GOLD, il K•REAL® olio di Krill di Dr. Caletti, MD Nutritionist® contiene più astaxantina di qualunque altro Krill oil al mondo. Vediamo dunque perché questa caratteristica lo rende ineguagliabile.
Questo carotenoide merita una menzione particolare per le sue superbe qualità nutrizionali. L’Astaxantina viene prodotta da una microalga marina, l’Haematococcus pluvialis, quando, in assenza di acqua, è costretta a produrre questo pigmento per difendersi dall’ossidazione generate dai raggi del sole. Si può tranquillamente dire che queste alghe producono Astaxantina per lo stesso motivo per il quale l’uomo produce la melanina durante l’esposizione della pelle al sole.
L’Astaxantina è un pigmento rosso, un carotenoide, che appartiene alla classe della luteina, del licopene, del beta-carotene, della cantaxantina, della zeaxantina, della violaxantina e della capsorubina (15), ma rispetto a questi possiede caratteristiche e, dunque funzioni, nettamente differenti (16). È il pigmento rosso che colora il Krill, il salmone e le trote (17).
Molti altri antiossidanti, tra i quali il il Beta carotene, non danno effetti protettivi sul sistema cardiovascolare e, anzi, a certi dosaggi possono diventare pro ossidanti, ovvero pericolosi (18). L’Astaxantina NON diventa mai PRO ossidante. Non esiste antiossidante più potente dell’Astaxantina. La microalga produce la risposta a condizioni critiche come la carenza d’acqua, la mancanza di nutrimento e la variazione di acidità dell’acqua. L’Astaxantina è in grado di mantenere viva la micoralga e di difenderla dai radicali liberi per ben 30 anni senza acqua prima che possa, tornata l’acqua e le condizioni ideali, riprendere la vita normale.
Ciò che la rende veramente unica anche nella categoria dei carotenoidi è la sua disposizione spaziale nella cellula. Infatti, è l’unico antiossidante in grado di posizionarsi trasversalmente nella membrana cellulare in modo da proteggere sia l’esterno della cellula, sia la parte centrale della membrana, sia l’interno della cellula dall’attacco dei radicali liberi. Dunque offre protezione massima proprio alle strutture cellulari che sono più esposte al pericolo ossidativo ovvero i lipidi. È così progettata per essere l’antiossidante perfetto per la cellula. La sua protezione è inoltre globale essendo tra i pochi antiossidanti, insieme al resveratrolo, a passare la barriera emato-encefalica e a dare protezione anche ai neuroni, le cellule più sensibili all’attacco da radicali liberi dell’intero organismo.
Come possiamo difenderci? Da una parte dobbiamo evitare la loro eccessiva produzione attraverso una dieta a controllo della produzione di insulina e dall’altra attraverso l’assunzione di molecole antiossidanti. Tra queste, sicuramente, spicca l’Astaxantina, le cui capacità antiossidanti sono superiori a qualsiasi altro antiossidante noto, 100 volte più potente della Vitamina E (19).

QUALI SONO I BENEFICI CLINICI DELL’ASTAXANTINA?
·Protegge il cervello dall’Alzheimer e dai disturbi legati ai deficit cognitivi come le demenze vascolari nell’animale (20).
·Riduce la PCR (proteina C reattiva, un marker infiammatorio vascolare), offrendo grande protezione al cuore e al sistema   circolatorio in generale, riduce l’ossidazione delle LDL (21, 22, 25).
·Aiuta a stabilizzare la glicemia nei topi (23).
·Riduce il reflusso gastrico e il concomitante stress osssidativo presente (24).
·Riduce l’infiammazione e lo stress ossidativo supportando il sistema immunitario (25).
·Riduce il danno da radicali liberi al DNA (25).
·Riduce il danno cardiaco dopo l’infarto (26).
·Riduce l’iposalivazione nei ratti anziani prodotta dai radicali liberi (27).
·Riduce il rischio di sviluppare differenti tipi di cancro (28, 29).
·Riduce l’infiammazione in generale, migliorando la funzione articolare nell’artrite (30).
·Protegge gli occhi dalla formazione della cataratta (oscuramento del cristallino causato dai radicali liberi) (31), dalla degenerazione maculare della retina e dalla conseguente progressive cecità.
·Migliora la sintomatologia della sclerosi multipla, della pancreatite, dell’artrite reumatoide, del Parkinson, del tunnel carpale e del morbo di Crohn (32).
·Aiuta a ridurre le scottature causate dall’esposizione al sole (33).
·Riduce drammaticamente le rughe sulla pelle (34).
·Aumenta la fertilità nel maschio, migliorando la conta e la qualità degli spermatozoi (molto sensibili al danno da radicali liberi) (35).
·Molti altri ancora.

Ecco uno dei motivi per i quali l’olio di Krill è nettamente superiore a qualunque altra fonte di Omega-3. E, unico nel suo genere sul mercato italiano, il Krill scelto da Dr. Caletti MD Nutritionist® ha la quantità di astaxantina più alta in assoluto, ben 1,2 mg per grammo di olio (controllate il Vostro olio di Krill e capirete). Imbattibile!

CONTROINDICAZIONI
Sebbene sia considerato un prodotto sicuro per chiunque, sani e malati, l’olio di Krill potrebbe dare problemi a chi è allergico ai gamberetti. Inoltre, possono sempre esistere reazioni crociate in chi utilizza farmaci per l’eliminazione dei sintomi delle patologie croniche.
Studi recenti segnalano che non sussistono controindicazioni all’utilizzo in pazienti che assumono antiaggreganti orali (36), né tanto meno si debba sospenderne l’assunzione in caso di inizio di terapia antiaggregante e nemmeno nel caso di interventi invasivi. Anzi viene caldeggiato di non interromperne l’utilizzo, perché accelera la ripresa clinica in molte situazioni. Ancora più dettagliatamente, viene segnalato che la supplementazione con olio di Krill non influenza significativamente il TTR (Time in Therapeutic Range), l’incidenza di emorragie, gli eventi tromboembolici in pazienti con Trombosi venosa profonda e Fibrillazione atriale in corso di terapia con Warfarin (36).
Comunque, in caso di terapia farmacologica, situazioni cliniche particolarmente delicate, assunzione di alcuni farmaci, resta valido il consiglio di chiedere un parere al Medico di fiducia sul dosaggio di questo integratore. Ciò che viene scritto qui va sempre valutato caso per caso, come del resto si dovrebbe fare per qualunque altro prodotto, integratore o soprattutto farmaco.
Dopo tutto quello che avete letto, e con la mia garanzia sulla qualità, l’assenza di rigurgito, l’assenza di odore che invece sono presenti nelle altre marche di olio di Krill, penso che sarete ansiosi di provarlo. È venuto il momento di dare una sferzata in termini di salute al vostro organismo, provato probabilmente da un livello infiammatorio elevato.

NOTA FINALE
Molte persone mi chiedono se sia proprio necessario utilizzare supplementi per stare meglio. In realtà, penso che sarebbe sempre meglio assumere tutto quello che serve dal cibo, nelle giuste dosi e attraverso le scelte giuste. Nel caso dell’Omega-3, se fosse realmente possibile e fosse una scelta salutare, direi di consumare pesce.
Nel Paleolitico, i nostri progenitori consumavano EPA e DHA in modo inconsapevole, ma in grande quantità, dal cibo, proveniente anche dal consumo di animali terrestri. Cosa che non avviene più. Ad aggravare la cosa si aggiunge il fatto che oggi nemmeno il pesce garantisce la giusta e necessaria introduzione di EPA e DHA, perché anche nel pesce pescato i metalli tossici sono pericolosamente presenti, come abbiamo visto.
Gli Omega-3 sono una categoria di “super nutrienti” in grado di proteggere dall’infiammazione cronica e rischiare di farsi del male e peggiorare la situazione clinica aumentando i rischi connessi ai metalli e all’inquinamento del pesce non ritengo sia la strategia vincente.
Come avrete capito, EPA e DHA sono grassi di eccezionale importanza per la salute umana ed è per questo che da sempre ai miei pazienti prescrivo Omega-3 come parte integrante della dieta antinfiammatoria che promulgo. Non tutti possono essere edotti sulla dieta perfetta per loro, ma chi mi segue da queste pagine sa che cosa si deve fare per migliorare il proprio stato di salute. Con l’aggiunta del Krill che io raccomando, di qualità superiore, l’effetto antinfiammatorio e la battaglia contro le patologie croniche può essere vinta. Ma il prodotto, come spiegato sopra, deve essere garantito.

Io metto il mio nome a garanzia di questo prodotto: io e i miei figli ne siamo consumatori. Ho tutto l’interesse a scegliere i prodotti giusti da consumare perché, se la qualità è essenziale quando si parla di supplementi, nel caso dell’olio di Krill lo è ancora di più.
L’unico olio di Krill che può portare il mio nome è il Krill della Enzymotec, estratto a freddo senza l’utilizzo di solventi, al contrario di molti altri presenti sul mercato (vi consiglio di chiedere se il vostro Krill è stato estratto a freddo e senza solventi, altrimenti buttate quello che avete), esente da PCB e da altri contaminanti come i metalli pesanti.
Il nostro Krill, lo ricordo, è Friend of the Sea, “amico del mare”, perché viene pescato, lavorato e conservato seguendo le più rigide norme internazionali in tema di sostenibilità ambientale.

Alla vostra salute, consapevolmente.

Dr. Caletti MD Nutritionist®

Per acquistare il prodotto: https://nwcnutrition.it/krill-oil-gold-90-perle.html

Riferimenti

1.https://newsroom.clevelandclinic.org/2016/03/10/cleveland-clinic-study-shows-gut-microbes-influence-platelet-function-risk-heart-attack-stroke/

  1. Kleiner AC, Cladis DP, Santerre CR. A comparison of actual versus stated label amounts of EPA and DHA in commercial omega-3 dietary supplements in the United States in J Sci Food Agric. 2015 Apr;95(6):1260-7.
  2. Grimstad T, Bjørndal B, Cacabelos D, Aasprong OG, Janssen EA, Omdal R, Svardal A, Hausken T, Bohov P, Portero-Otin M, Pamplona R, Berge RK, “Dietary supplementation of krill oil attenuates inflammation and oxidative stress in experimental ulcerative colitis in rats”, Scand J Gastroenterol. 2012 Jan;47(1):49-58. Epub 2011 Nov 30.
  3. Fosshaug LE, Berge RK, Beitnes JO, Berge K, Vik H, Aukrust P, Gullestad L, Vinge LE, Oie E. “Krill oil attenuates left ventricular dilatation after myocardial infarction in rats”, Lipids Health Dis. 2011 Dec 29;10(1):245
  4. Konagai C et Alii, Effects of krill oil containing n-3 polyunsaturated fatty acids in phospholipid form on human brain function: a randomized controlled trial in healthy elderly volunteers in See comment in PubMed Commons belowClin Interv Aging. 2013; 8:1247-57.
  5. Ierna M, Kerr A, Scales H, Berge K, Griinari M, “Supplementation of diet with krill oil protects against experimental rheumatoid arthritis”, BMC Musculoskelet Disord. 2010 Jun 29; 11:136
  6. Deutsch L, Evaluation of the effect of Neptune Krill Oil on chronic inflammation and arthritic symptoms inJ Am Coll Nutr. 2007 Feb;26(1):39-48.
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