Countdown

in #ita5 years ago

Oggi è domenica.
Guido verso il lavoro con la mia personalissima Playlist che mi accompagna e penso che è il mio ultimo fine settimana prima del grande passo.
Le lacrime scendono spesso, quando mi fermo a pensare a ciò che sta per accadere, ed anche questa mattina, come spesso capita quando rifletto su tutto, piango.
È l 'ultimo week end della mia vita attuale, così come io la conosco da anni.
Domenica prossima, a quest'ora, avrò già iniziato il mio percorso verso la nuova me, la nuova Manuela.
Sarò già in fase di dimissione e in rientro verso casa mia.
Sono confusa e felice, esattamente come diceva una canzone di qualche anno fa.
È un momento che attendo con ansia da tanto, tanto tempo.
Ma nonostante l'entusiasmo, la felicità che mi pervade , non riesco a non pensare a tutto ciò che mi sono fatta in questi anni, per cercare disperatamente di arrivare dove sto andando ora....
E tutto ciò che il non arrivare da nessuna parte, ha comportato.
Quanti anni ho sprecato a rinchiudermi in casa, a quante uscire con amici e colleghi ho rinunciato, cercando le scuse più stupide, quando il problema di fondo era uno solo.
Il senso di inadeguatezza che mi ha sempre accompagnata.
Non sono mai stata capace, se non in poche occasioni, di ritrovarmi in mezzo alle persone e stare bene.
Il mio corpo ha sofferto a causa mia, ed anche la mia psiche ne ha risentito tantissimo.
Sul mio corpo sono oggi visibili tutti i segni di questa lotta andata avanti per anni.
Ogni cicatrice segna una vittoria, oppure una resa.
E di cicatrici ne ho davvero tantissime.
Ed ora, eccomi qui.. ad un passo....
Venerdì nel primo pomeriggio farò la mia operazione.
È sarà una liberazione, un peso enorme da abbandonare, finalmente.
Spero che, man mano i kg mi abbandoneranno, questo disagio svanisca, un po' alla volta.
Il mio percorso terapeutico non è terminato, anzi!
I primi di Marzo, se sarò nelle condizioni di muovermi e guidare, la mia psicologa mi vuole vedere.
Le sue paure sono tante, in merito alla mia persona.
Una volta abbandonato il cibo, come valvola di sfogo, su cosa mi appoggero' se I mostri del passato torneranno a farmi visita?
La mia parte bambina, ferita, quella che ha sempre remato contro tutto ciò che facevo, da parecchio tempo è in silenzio.
È la parte che ha paura di sentire dolore, di affrontare i vecchi traumi, accantonati e lasciati li, dietro ad un muro altissimo ed invalicabile.
E quindi, la mia terapia non si conclude con l'intervento, ma anzi, prosegue spedita.
Questo forse è il momento più complicato da affrontare, e giustamente, avrò bisogno di sostegno.
La valigia è già stata tirata fuori dall'armadio, e staziona da qualche giorno ai piedi del letto.
Ho già iniziato a riempirla : pigiami, le meravigliose e super sexy calze antitrombo (di nome e di fatto!), il necessario per rendere il mio soggiorno ospedaliero più confortevole possibile.... tanti sogni e tante speranze....
Ed è lì, a ricordarmi che siamo ormai arrivati.

Generalmente, quando ci si sottopone ad un intervento chirurgico, la gente tende a nascondere quando sta per fare, forse per vergogna, qualcosa da non dire o dire a metà. Io non riesco, ho necessità di condividere con chi conosco, questa mia esperienza, forse per scaricare la tensione e forse perché parlandone, la paura si sente meno.
Non mi vergogno affatto di ciò che sto facendo, e nemmeno penso che questa operazione sia la strada più semplice per arrivare al mio obiettivo.
Non credo che un intervento di questo genere possa essere catalogato come :
"È la scorciatoia più veloce, senza fatica e senza un minimo di sacrificio".
Faccio parte di diversi gruppi di discussione, frequentati da persone che si sono sottoposte ad interventi simili , o come il mio.
E da quanto leggo, i sacrifici ci sono e proseguono, come è sempre stato.
C'è un regime alimentare da seguire, una modalità corretta con cui mangiare e bere, delle regole ferree a cui attenersi per evitare di stare male e crearsi problemi molto seri di salute.
Per cui, a tutti coloro che credono, che questa sia una sconfitta, arrivare ad un obiettivo attraverso una via preferenziale, dico no, non è così.
È una scelta da fare con estrema cautela, da valutare e ponderare, soprattutto perché è una soluzione irreversibile, una volta fatto, indietro non torna più, nel bene o nel male.
Avendo ancora poche serate a disposizione, vorrei concedermi ancora 2 vizi, in realtà due cene : una serata all you can eat al sushi, ed una cena al ristorante messicano. Certo, con il tempo mi sarà possibile tornare in questi locali, ma non potrò più mangiare un pasto normale, o scegliere tra le tante varietà di sushi..... Ma dovrò molto ridimensionarmi.... E soprattutto imparare a fare delle scelte.
Si, perché alla fine si tratta di imparare a vivere, di nuovo.
Imparare a convivere con uno stomaco nuovo ed imparare a vivere con un corpo nuovo.
Che il mio personalissimo Countdown, abbia inizio!

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Cara ti auguro tanta tanta fortuna e ammiro la tua determinazione, sarà un percorso lungo e ti ce ne vorrà tanta però sei in gamba perché non tutti hanno il coraggio, la voglia e la forza di fare un primo passo importante come il tuo, un corpo sano è un bel traguardo da raggiungere ma è necessario farlo per stare bene

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@noemilunastorta grazie per le tue parole. Non so se sia più coraggio, come dici tu, o incoscienza.... Fatto sta che è cio che desidero. Più di ogni altra cosa. Buona serata♥️

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In bocca alla lupa, @alidifarfalla!

Viva la lupa 😜. Grazie

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Yeah, viva la lupa! 😜

Goditi le cene e non ci pensare troppo questi ultimi giorni, anche se sarà difficile!

@akireuna, farò del mio meglio! Promesso 💋

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