Utilizzare i momenti negativi per riflettere. Ovvero, come dalle crisi nascono le opportunità

Come forse alcuni di voi sapranno, qualche giorno fa un forte temporale primaverile, con tanto di grandine e fulmini, che nulla aveva da invidiare ai violenti rovesci estivi che da qualche anno a questa parte si abbattono un po’ su tutta la penisola, era riuscito nell'impresa di pensionare anticipatamente il mio amatissimo TV LCD Hyundai 19 pollici, uno dei primi acquisti effettuati insieme a mia moglie tredici anni, fa poco dopo esserci trasferiti nella nostra attuale casa.
Oltre al danno, economicamente modesto visto il valore dell’apparecchio, della forzata sostituzione dello stesso, questo insolito precoce fenomeno atmosferico ha portato in dote anche una serie di inconvenienti collaterali più o meno grandi, tra i quali spicca la forzata rinuncia alla linea telefonica, K.O. da quel giorno.

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Premesso che del telefono fisso non so che farmene (ho usato talmente poco il cordless che se dovessi spiegarne il funzionamento, senza averlo sott'occhio, non riuscirei) , il problema più rilevante nell'assenza della stessa è ovviamente la mancanza di collegamento ad Internet.
Al giorno d’oggi all'inconveniente è possibile fortunatamente ovviare attraverso l’uso degli smartphone, che usati come hotspot risultano tranquillamente in grado di collegare gli apparecchi di casa facendo le funzioni del classico modem; ovviamente gli abbonamenti dati dei nostri modelli portatili, nella stragrande maggioranza dei casi sono limitati a pochi giga disponibili al mese, anche se ultimamente con le app che diventano sempre più sofisticate, l’offerta si sta rapidamente ampliando.
Ma se è vero com'è vero che dalle crisi nascono le opportunità, complice anche un periodo storico durante il quale i discorsi di decrescita felice attirano sempre più l’interesse delle persone, una domanda sorge spontanea: ma abbiamo davvero bisogno di pagare un abbonamento per l’ADSL illimitata?
In altre parole, di quanto traffico dati abbiamo bisogno per svolgere le nostre normali attività mensili sulla rete?

Rispondere ad una domanda del genere in maniera esaustiva, me ne rendo conto, può non essere affatto facile, dal momento in cui tutti noi abbiamo esigenze, passioni ed hobby profondamente diversi, pertanto mi limiterò a fare i conti nelle tasche esclusivamente dei miei pantaloni.
Nella zona in cui risiedo, ancora non raggiunta dalla fibra né dalla connessione super veloce, l’abbonamento ADSL, comprensivo di telefonate illimitate e 2 GB di dati per una linea mobile, costa 49 euro al mese, che in aggiunta ai dieci euro per 10 GB mensili spesi da mia moglie (per fortuna i figli sono ancora piccoli per avere pretese simili) porta l’esborso familiare a 59 euro mensili.
In cambio il gestore ti regala tutta la connettività (fissa) di cui hai bisogno, 24 ore al giorno, ma soprattutto quella cosa che, secondo calcoli psicologici ben studiati, non ha prezzo: la tranquillità.
La tranquillità di non dover fare i calcoli su quante pagine web consulti, su quanti video guardi, su quanti film scarichi, su quanta musica ascolti etc.
Ma siamo sicuri che, per fare tutte le cose che normalmente si amiamo senza pensarci, non basti molto meno dell’infinito?
Ad esempio, non sarebbe possibile spendere meno della metà senza accorgersi di alcun cambiamento, o al massimo correggendo alcuni comportamenti dati per scontati, senza troppa fatica?

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Con poco più di 20 euro al mese è oggi possibile sottoscrivere abbonamenti a tre schede sim per un totale di circa 150 GB di traffico dati in 4G.
Partendo da questo totale, cominciamo ad interrogarci:

quante volte sono andato vicino a finire i 2 GB della mia linea mobile?

Forse un paio, idem per l’altra sim familiare.

Quali attività quotidiane consumerebbero i restanti 146 GB?

Consultazione siti internet: ipotizzando una mostruosa cifra di 500 MB al giorno, più che sufficiente per i bisogni familiari, si arriva ad un totale mensile di 15 GB.

Video su Youtube: un’ora circa al giorno di visione sul tubo in HD (in realtà sono sovente molto meno) si arriva a circa 10 GB di consumo mensile. Se dovete caricare dei video, questo dipenderà ovviamente dalla pesantezza degli stessi, per quella che è la mia esperienza caricare 4 o 5 video al mese può costare al massimo altri 5 GB.

Spotify – Amazon Music: difficilmente in casa mia si superano le trenta ore mensili di utilizzo, per un calcolo stimato di circa 3 GB.

Download di film - serie dalla Pay TV: questa funzione, richiesta per lo più dai bambini, calcolando anche l'eventuale scaricamento di un film al giorno (anche se i piccoli amano per lo più guardare sempre gli stessi film più e più volte) può costare in termini di dati un massimo di 50 GB. In realtà questa necessità si può tranquillamente azzerare con un'attenta osservazione della guida TV programmando le registrazioni.

Altri servizi di streaming, come radio, podcast etc., possono saltuariamente depauperare il monte dati di un’altra decina di GB.

Avete fatto il conto? Non vi preoccupate l’ho fatto io per voi: meno di 100 GB.

Alla luce di tutto questo, torno a chiedervi: ci serve davvero l’ADSL illimitata?