"Bosforo e le sue sorelle", quinta puntata
Divenne abbastanza usuale, almeno una volta al mese, un pranzo con gli zii. Altro che il tè dei matti. La conversazioni erano davvero particolari ed intercalate da urli delle due sorelle rivolti al fratello e ad Aladino. Però, con me, erano sempre gentili ed avevano la divertente abitudine di non chiamarmi mai per nome, ma con un nomignolo che a me piaceva molto, “Carasanta”.
“Carasanta, meno male che vieni a trovarci, sei un raggio di sole. I miei nipoti non si vedono mai, ma tu sei diversa, un tesoro. La tua mamma non era così, non voleva mai stare con noi, come Ada, del resto. Invece, vedi, Argentina è affezionata e tu poi…”
“Certo – interloquiva Barcellona – ma lo sai perché lei è così? Perché il sangue si è mischiato!”
“Ma che dici, zia?” Argentina non si capacitava.
“Quale sangue?” Io curiosissima.
“Quello di San Gennaro” Se ne usciva Bosforo.
“Bosforoooo!- Barcellona furibonda- Ma che dici, cosa c’entra il sangue di San Gennaro?”
“Perché si scioglie” lui timidamente, ma fermamente “tutti gli anni, e se non si scioglie sono guai”
“Bosforoooo- stavolta era Marsiglia ad urlare al fratello – Non capisci niente, ma niente, dici cose senza senso”
“Ma no -provava ad insistere il poveretto- Il sangue si scioglie il 19 settembre”
“Non ho detto che si scioglie, demente! Ho detto che si mischia!”
“Va bene, ma per mischiarsi si deve sciogliere”
“Bosforooo – tutte e due le sorelle in coro- il sangue è mischiato, perché il padre della bambina è napoletano e la mamma toscana.
Il sangue misto rende le persone più forti e Carasanta è fortissima, hai capito?”
Mi divertivo davvero moltissimo.
Quando poi i tre fratelli cominciavano a raccontare della loro infanzia o giovinezza, era uno spasso. I loro racconti non coincidevano affatto.
Ognuno aveva una propria verità di cui era certo.
Ancora non conoscevo Pirandello, ma, a posteriori, li avrei definiti pirandelliani. Non si riusciva mai a capire quale fosse la versione corretta ed io giunsi ben presto alla conclusione che tutte erano corrette, anche quando si contraddicevano, perché ciò che cambiava era la percezione della realtà.
(continua)
Noooooo, la foto delle cibarie a quest'ora di notte sul finale della puntata è una vera pugnalata, adesso mi tocca andare a mangiare qualcosa, non si fa così, cara @fulviaperillo, io che sono quasi inappetente!!!!!