Jennifer e il cigno nero

in #ita6 years ago (edited)

1 novembre 2118

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Oggi compio quindici anni. Sono nata infatti il 1 novembre 2103, a due anni esatti dalla scomparsa di Jennifer, che impropriamente viene definita mia sorella. Certo, siamo state partorite dalla stessa madre, Camilla, e allevate nella stessa famiglia, insieme a nostro padre Joe e al fratello maggiore, Sean.
Però, definirci sorelle non è esatto : io, Marie Claire, sono il clone di Jennifer.
Lei era nata nel 2087, in un magnifico giorno di giugno, mia madre è solita raccontarlo. In due anni di matrimonio, erano venuti al mondo Sean e poi Jennifer, bambini bellissimi. La nostra casa è piena di loro foto, un classico.
Non sembra una famiglia del ventiduesimo secolo, la nostra : la mamma casalinga, papà medico di base. Benestanti quanto basta per avere una villetta col giardino in un quartiere residenziale, con grandi stanze luminose e ben arredate e foto. Tante fotografie di tutte le dimensioni : il matrimonio dei genitori, un gruppo con i nonni, tantissime foto di Sean e Jennifer, piccoli e teneri, poi più grandi, ma sempre biondi, con lineamenti regolari, proporzioni perfette.
Dicevo : la nostra famiglia è tradizionale, nessuno ha mai divorziato, anzi, sospetto che mio padre sia stato l'unico uomo che la mamma ha conosciuto.
Fidanzarsi a sedici anni e sposarsi a ventidue è sempre stato un po' azzardato, perfino nel ventesimo secolo, ma la mia gentile genitrice è riuscita a farlo pur essendo nata nel 2063.
Come la potrei definire se non una donna di altri tempi? Sempre a posto, elegante, profumata. Aspetta il marito e lo saluta con un bacio ogni sera. Sa cucinare, fare le torte , la pasta sfoglia. Cose di nicchia, ormai.
Fin dall'inizio, la sua vita matrimoniale è stata improntata così : ordine e tradizione, anche il destino ci aveva messo del suo, facendo nascere due figli maschio e femmina, secondo i desiderata materni.
Tutto perfetto negli anni seguenti : i bambini erano belli, buoni, bravi. Lui faceva calcio, lei, naturalmente, scuola di danza.
Ma poi c'è sempre il cigno nero, l'evento inaspettato.
Stavolta il cigno fu letteralmente tale. Jennifer, quattordicenne, era giunta a livelli molto alti all'interno dell'accademia di danza classica, così, si esibiva come protagonista nel Lago dei cigni.

[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/balletto-il-lago-dei-cigni-ballerina-2124647/
ballet-2124647_1280.jpg

Ma qualcosa non funzionò, in una sera di ottobre del 2101.
Nel piccolo teatro, quasi una bomboniera, costruito alla fine del 1800 e più volte restaurato, la bionda fanciulla volteggiava seguita dagli sguardi ammirati di una platea affollata.
Fu questione di un attimo : sul palco qualcosa cedette, forse una tavola usurata. Fatto sta che Jennifer perse l'equilibrio, barcollò su una punta. Le scarpette sembrarono prendere vita e lei volò fuori dal palcoscenico.
Tre giorni disperati, in rianimazione, ma il 1 novembre fu dichiarata la morte cerebrale.
Camilla era fuori di sè, insultava chiunque tentasse di farla ragionare, marito compreso e poi prese una decisione : Jennifer non poteva morire. Avrebbe fatto prelevare del tessuto idoneo e, in seguito, avviato la procedura di clonazione, legale solo da pochi anni.

Così, dopo vari tentativi, mia madre è riuscita a portare nel grembo la copia della figlia morta. Che poi ero io, Marie Claire.
Non ha voluto usare lo stesso nome, perchè, appunto, non ero proprio lei, ma il suo clone.
Sono cresciuta con una madre ansiosa e sostanzialmente disperata, un padre sempre più assente, un fratello troppo grande (aveva diciassette anni quando sono nata) che poi se n'è andato all'università e, una volta laureato, si è trasferito negli Stati Uniti.
Siamo state quasi sempre sole, io e Camilla, nella casa perfetta, con le foto di una passata perfezione.
Crescendo, ho saputo di essere un clone. Fisicamente uguale a Jennifer, indistinguibili le nostre foto.
Ma le attitudini erano diverse. Non ho mai voluto andare a danza classica, nè compiere studi d'arte, come quelli che mia sorella aveva intrapreso.
Sono iscritta ad un istituto tecnico, con grave disappunto dei miei genitori, mi occupo di meccanica, in particolare di auto e motori. Non adatto ad una ragazza, in particolare ad una carina come me? Chi l'ha detto, non somiglio mia madre, non sarò mai una casalinga perfetta.
Ma un progetto ce l'ho per i miei adorati genitori. Sto imparando bene come si aggiustano, ma anche come si manomettono i freni. Chissà, può darsi che un giorno voglia passare dalla teoria alla pratica... Non sempre i cloni riescono bene.

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Passano i giorni dopo l'uscita del contest della nuova rubrica di @spi-storychain e @fulviaperillo non pubblica nella sua sezione preferita. La cosa mi meraviglia!!!
Domenica arriva, puntuale ed allo stesso tempo sul filo di lana il tuo contributo.
Insolito per il tuo stile, ma al contempo piacevole come sempre!

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Decisamente un taglio fuori dai tuoi schemi tradizionali, cara @fulviaperillo, ma molto particolare e coinvolgente, complimenti per questa tua realizzazione davvero riuscita e valida

Grazie per l'apprezzamento ☺

Una bellissima spiegazione di cosa siano le influenze ambientali a parità di genetica: cambiano letteralmente tutto.

questo è un racconto di fantasia, ma, sicuramente, vivere in una famiglia felice, come Jennifer, o, come Marie Claire, con una madre depressa e un padre assente, provati da un grande dolore, non è la stessa cosa.

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