Maria Anellini : Il prequel. Prima puntata.

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PREMESSA : Maria Anellini è la protagonista di un racconto lungo nel mio ultimo libro. La storia che la riguarda si svolge nei primi anni '70 e la trova già quarantenne. Ho voluto scrivere perciò il "prequel" alle sue vicende, che può comunque essere letto indipendentemente.

Un pomeriggio del marzo 1958, ancora invernale quell’anno, Maria Anellini, trafelata, cercava di raggiungere la banca, situata lungo il Corso Carducci, prima che chiudesse.
Doveva consegnare importanti documenti dei clienti per un mutuo, se non avesse fatto in tempo, il ragionier Paini, suo principale, si sarebbe senza dubbio arrabbiato. Per carità, non era cattivo e neppure autoritario, ma molto preciso, soprattutto quando, come in quel caso, c’era in ballo una importante transazione immobiliare.
Maria, dunque, correva, provenendo da casa sua (in realtà dei genitori) situata nei pressi della stazione, dunque a non più di dieci minuti a piedi dalla banca.
Ma sua madre era sempre così lenta nel servire a tavola, Maria tornava da lavoro all’una e spesso non si mangiava fino alle due, perché Matilde, appunto mamma della ragazza, perdeva un sacco di tempo di mattina tra chiacchiere con le vicine, lettura di Grand Hotel e cura di gattini e pappagallini, sempre più numerosi. Il marito di Matilde e padre di Maria non ci faceva caso, era abituato alla moglie sempre soprappensiero e affaccendata in cose inutili. Anzi, trovava che questo fosse parte del suo fascino.
Matilde, ora cinquantenne, era stata una ragazza deliziosa, sorridente e svagata.
Enzo se ne era innamorato a prima vista nel 1927, durante un matinèe a cui lo aveva condotto un amico. Si era dichiarato dopo poco e, nel giro di un anno, si erano sposati. La sposa, il giorno del matrimonio, era riuscita a bruciarsi i capelli col ferro rovente che avrebbe dovuto arricciarli, rovesciarsi il caffè sul vestito bianco prima della cerimonia e finire con l’indossare un abitino nero tipo charleston prestato da una cugina all’ultimo momento.
Enzo ancora rideva ripensando a quel giorno e a come era stato divertente stare con quella matta di sua moglie, la cui vita era pervasa da una mite ed innocua stravaganza che riempiva le giornate di sorprese.

(continua)