[Contest] Il mio 11 Settembre

in #ita6 years ago (edited)

Prima di iniziare il racconto della mio 11 Settembre faccio i complimenti a @serialfiller per l'idea del contest.

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CC0 Creative Commons

L'11 Settembre 2001 frequentavo ancora le scuole elementari, quindi ero piccolo abbastanza per non comprendere appieno la gravità di quell'evento, ne per attribuirgli particolare importanza e a tal proposito quello rimane un giorno normale nella mia memoria, in cui l'attentato fu solo una delle cose di cui sentì parlare.
Forse per questo non ricordo molto di quelle ore e ho il dubbio che i ricordi non siano "reali" ma semplicemente una ricostruzione che la mia testa ha fatto nel tempo.

Tra le certezze posso annoverare il ricordo di quella mattina, difatti il mio 11 Settembre inizia come un normalissimo giorno, di quelli in cui da piccoli si è costretti a finire i compiti delle vacanze, rimandati per tutta l'estate, vista l'imminente riapertura delle scuole e invece i pensieri vanno al mare, alla possibilità di chiamare il celeberrimo telefono azzurro per denunciare l'obbligo di dover studiare con 40° probabilmente riconducibile ai trattamenti contro la dignità umana e sopratutto che i "compiti delle vacanze" sono un ossimoro.
A quell'età magari all'ossimoro non ci si pensa e più che altro si ragiona in termini di infamia o cattiveria o persecuzione ma l'importante è crescere quindi oggi è giusto usare i termini corretti.

L'ora di pranzo diversamente da quanto detto sin ora, segna lo spartiacque tra i ricordi nitidi e quelli che suppongo possano invece essere stati frutto di una ricostruzione tutta mia a posteriori, ricordo a tal proposito che avevo da poco finito di pranzare e guardavo l'immancabile trittico pomeridiano Dragon Ball, Cavalieri delle Zodiaco e Simpson. Credo anche di ricordare la puntata del primo, una della Saga di Cell, ma essendo sicuro che non sia vero con i dettagli mi fermo qui.

Tra le certezze rientra anche la sigla di Studio Aperto "edizione speciale" che si apprestava a comunicare il primo schianto e mia mamma che dopo qualche secondo di perplessità mi chiede di mettere subito sulla Rai, forse per sentire qualche voce un pelo più affidabile. A questo punto, per me, ragazzino di 10 anni più o meno, l'attentato passò in secondo piano visto che il vero problema del momento riguardava l'interruzione dei cartoni e peggio ancora il cambio canale, che sanciva la fine delle trasmissioni "interessanti".

Mi sembra di ricordare che nessuno si prese subito la briga di spiegarmi cosa stesse succedendo e la gravità della situazione, probabilmente il clima era più di stupore misto ad incredulità che di preoccupazione per le conseguenze inoltre non si conosceva la matrice terroristica e a quei tempi gli attentati e il terrore non erano ancora nei nostri dizionari tra le parole più utilizzate e questo fece parlare di incidente prima ancora che di altro, motivo per quale probabilmente inizialmente per me la cosa ebbe poco risalto.

Di quel giorno ricordo quindi relativamente poco, più che altro è nitido il ricordo del momento del secondo schianto e poche altre immagini o la routine quotidiana impressa per via della sua ridondanza.
Non un ricordo consono a quello che dovrebbe essere lo stato d'animo in un giorno che ha segnato la storia moderna.

Sort:  

Io ricordo tutte le emittenti che trasmettevano news e io e mamma davanti alla tv senza parole, specialmente quando passarono le ripresi dei suicidi..una grossa angoscia

Io anche ero piccolina quando è successo e ricordo lo stupore. Attimi di silenzio e quelle immagini impresse per sempre.

Grazie @giolino!
Hai introdotto un prezioso punto di vista, quello del bambino quasi adolescente che avverte la portata di quello che sta succedendo ma non ne capisce fino in fondo la grandezza.
I tuoi riferimenti ai cartoni del pomeriggio credo che abbiano rievocato i post-pranzo di molti bambini, molti adolescenti degli ultimi 20 anni.
Grazie ancora.

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