Origine delle arti marziali: Kalaripayattu La prima arte marziale della storia

in #ita6 years ago (edited)

Un pò di storia:

Già gli antichi Veda nei loro scritti, risalenti a circa 3000 anni fa, parlano dell'esistenza delle arti marziali in India. Secondo il folklore antico, il discepolo di Lord Vishnu, Parasurama, il quale era un avatar del signore Vishnu, sarebbe il fondatore delle arti marziali in India. Si ritiene che il Kalaripayattu, la più popolare ed antica tra le molte arti marziali praticate in India, sia stata fondata da Parasurama stesso. La parola kalaripayattu è una combinazione di due parole, vale a dire "kalari" e "payattu" che significano rispettivamente campo di battaglia e lotta. Essa è una forma d'arte antica e stando agli scritti è considerata la più anticha forma di arte marziale in India e in tutto il resto del mondo. Durante il picco della sua popolarità, il kalaripayattu fu usato come codice di combattimento dalle dinastie dell'India del sud. Il Kalaripayattu raggiunse il suo apice durante i cento anni di guerra tra Cholas, Pandyas e Cheras, periodo durante il quale i combattenti ebbero la possibilità di migliorare ed affinare questo stile.

Molte antiche arti marziali sono state dimenticate a causa della mancanza di una adeguata documentazione scritta che confermi la loro esistenza, ma il kalaripayattu ha superato la prova del tempo. Durante il XIII e il XVI secolo, quest'arte arte acquisì il dominio sulle altre e fu incorporata anche in molte religioni. Era consuetudine in Kerala che tutti i bambini, una volta compiuti i sette anni, dovevano sottoporsi all'addestramento nel kalaripayattu. Le arti marziali in India erano considerate un codice di vita per molti. Tuttavia, durante l'occupazione britannica, le arti marziali subirono grandi battute d'arresto. Il governo britannico si oppose alla tradizione di allenarsi e portare armi. Leggi a riguardo furono approvate e implementate in modo da impedire alle persone di praticare e allenarsi nel kalaripayattu. Queste leggi furono messe in atto dagli inglesi per ridurre la possibilità di qualsivoglia forma di ammutinamento o ribellione tra i nativi. Ma gli inglesi avevano sottovalutato l'amore delle arti marziali in India e il kalaripayattu era segretamente praticato e tenuto in vita durante l'occupazione coloniale dell'India da parte degli inglesi. L'arte era praticata in aree rurali e nascoste per evitare uno scontro con le autorità. Così, una delle principali arti marziali dell'India sopravvisse ai tempi bui in cui vigeva il proibizionismo verso le sue pratiche. Dopo che l'India fu dichiarata indipendente, le arti marziali tornarono in voga poiché ora potevano essere praticate senza esitazione.

Si crede che molti movimenti e posture nell'arte del kalaripayattu siano ispirati dalla forza grezza degli animali da cui i suoi vari stili prendono il loro nome. C'è una forte convinzione che questa arte sia stata sviluppata nelle foreste quando i cacciatori osservavano le tecniche di combattimento di diversi animali (particolarità che ritroveremo qualche secolo più avanti nel Kung Fu)

Kalaripayattu, abbreviato Kalari, significa praticare le arti del campo di battaglia. Kalari significa campo di battaglia. Oggi è per lo più diffuso nello stato del sud dell'India del Kerala. Si dice che quest'arte abbia avuto origine con Rishi Agastya e Parashurama. Agastya è un nome molto importante nell' Ayurveda (la medicina Indiana).
Il riferimento più antico a quest'arte marziale si trova nel Rigveda e nell'Atharvaveda. Nel Rigveda si dice che il signore Indra sconfisse il demone Vritasura usando una delle tecniche di marmara di Kalari. I Marmam sono punti di pressione nel corpo umano e i praticanti esperti possono disabilitare o uccidere i loro avversari con un semplice tocco del Marmam dell'avversario. Questa tecnica era insegnata solo alle persone promettenti e dotate di forte carattere e personalità, per prevenirne l'uso improprio.

Allenamento

L'allenamento di Kalari inizia solitamente all'età di sette anni, quando il corpo è più elastico, recettivo, sufficientemente forte e allo stesso tempo meno vulnerabile. Tuttavia questa arte può essere appresa a qualsiasi età sotto la guida di un Guru. L'allenamento di Kalari è principalmente suddiviso in tre fasi: Meythari, Kolthari e Ankathari.

Uno studente inizia il suo allenamento Kalari con Meythari

Meythari

Meythari (o esercizio fisico) è il primo passo nell'apprendimento di Kalaripayattu. Il Meythari consiste in serie di esercizi fisici graduati, che aiutano ad ottenere un corpo agile ed elastico, forte, resistente, in grado di sostenere rapidissimi movimenti degli arti superiori e inferiori e dotato di un eccezionale equilibrio. In questo allenamento lo studente apprende vari tipi di esercizi di allungamento delle gambe e alcune posizioni come:

Gaja Vadivu (posa dell'elefante)

Aswa Vadivu (posa del cavallo)

Simha Vadivu (posa del leone)


In questa fase lo studente apprende anche le varie tecniche che possono essere utilizzate a mani nude.

Kolthari

Kolthari permette a uno studente di imparare a usare i vari tipi di armi che vanno da 60 cm a 1.8 metri di lunghezza, come per esempio il cheruvadi otta

Essa è un arma curva usata solo in quest'arte marziale per attaccare i punti vitali dell'avversario. In un corpo umano esistono 107 Marmas (punti vitali) in questa fase di addestramento ci si allena a colpirli per causare la disattivazione o la morte del nemico. In questa fase inoltre, lo studente apprende anche altre tecniche che possono essere utilizzate a mani nude.

Ankathari

Il terzo stadio di addestramento insegna a uno studente ad usare la daga, la spada, la lancia, la spada flessibile e le armi improvvisate, oltre a molte combinazioni di attacco e difesa. La spada flessibile è un'altra arma usata unicamente nel Kalaripayattu, e si usa per difendersi da attacchi pesanti.

Verum Kai Prayogam (combattimento a mani nude)

Dopo anni di durissimo addestramento in kalaripayattu, un uomo sarà in grado di resistere a qualsiasi tipo di attacco effettuato con o senza armi, e senza usare armi lui stesso. Questa parte di allenamento comprende vari tipi di colpi di gomiti, ginocchia e anche salti, inoltre utilizza anche alcuni dei punti vitali (marmas) per bloccare l'avversario.

Questo breve video, facilmente reperibile su youtube mostra discretamente una panoramica generale su questa meravigliosa e antichissima arte di guerra.

Buonanotte popolo di Steemit. A presto.

(Tutte le immagini sono libere da copyright, e sono state prese rispettivamente qui, qui, qui, qui, qui e qui)

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Davvero molto interessante! Non sapevo provenisse dall’India! La spada ricurva fa paura!!

Grazie, sono contento che ti sia piaciuto :) eh si la spada ricurva è un'arma tanto bella quanto pericolosa

Vero

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