Il finale della giornata di lunedì....

in #ita5 years ago


Immagine CC0 creative commons

Nella giornata di lunedì è successa un'altra cosa, che ho tenuto in disparte per la particolarità dell'argomento inerente, meritava un trattamento apposito, almeno un post dedicato, anche se non proprio.....

Normalmente ho sempre una sorta di scaletta per procedere nella stesura dei miei racconti, anche in questo caso ho bene in mente quello di cui ho intenzione di parlarvi, ma la successione degli eventi non mi è particolarmente chiara, per cui andrò un po' a braccio, così, come mi viene, penso che sia giusto incominciare proprio dalle origini di tutto quanto, che si possono collocare verso il mese di luglio dell'anno scorso, quando muovevo i miei primi passi in questo nuovo mondo di forniture a pubblici esercizi.

Conobbi questa persona, nella vita incontri pezzidimerda e pezzidipane, questo signore apparteneva senza ombra di dubbio alla seconda categoria, anzi, era il re dei pezzidipane, fin dal primo momento sono entrato in sintonia con lui, era un vecchio cliente dell'azienda di cui sono nuovo distributore locale, anche se aveva ricevuto un trattamento infame dal rappresentante che aveva in zona aveva ripreso con me a trattare questi prodotti, avvalorandosi anche del fatto che suo figlio era stato mio cliente in un paio dei negozi che avevo avuto e aveva conservato un'ottima opinione di me.

Alla fine della scorsa stagione aveva acquistato un buon numero di preparati per granite, e quest'anno aveva proprio intenzione di ricominciare a trattare sia la crema caffè sia lo yogurt, verso l'inizio di maggio faccio un giro dalle parti di questo bar-gelateria, vedo un cartello un po' strano, non ricordo bene la precisa dicitura, ma corrispondeva circa a un...

"Grazie a tutti, siamo chiusi al momento".

Passavano i giorni e non cambiava nulla, finché apparve un maggiormente rincuorante "Ci vediamo a fine maggio", servire questo cliente era per me un doppio motivo di orgoglio e soddisfazione, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista affettivo, inconsciamente mi ero attaccato molto a questa persona, c'erano già state l'anno scorso parole di reciproca stima tra di noi, il nostro rapporto si era immediatamente cementato e consolidato.

Una mattina provai a chiamarlo, il suo cellulare suonava e suonava ma non mi rispondeva, pensai che fosse impegnato, nulla di preoccupante, anche se era sempre stato molto preciso e puntuale nella corrispondenza con me, sia verbale sia scritta (tramite SMS), mi ero ripromesso di richiamarlo successivamente...

Un bel pomeriggio mi squilla lo smartphone, guardo lo schermo e vedo il suo nome, un sorriso mi si stampa sul viso, rispondo con un radioso Ciao Fulvio!!! (nome di fantasia)

"Ciao Marco, come stai?!?!"

"Non c'è male, grazie, tu?!?! Dai che fra poco si riparte!!"

Qualche secondo di inquietante silenzio, dopo di ché azzardo un Fulvio, ci sei??

"Sono qui, scusami, mi è venuto un groppo in gola...."

"Che cazzo è successo???", pensai, cercavo di nascondere il mio sgomento, mi feci forza e attaccai il discorso...

"Fulvio, tutto bene???"

"Non proprio Marco, non proprio..."

"Cosa è successo, cosa ti è capitato??"

"Ti ricordi che l'anno scorso avevo iniziato a fare qualche esame, che alcune volte non mi hai trovato nel bar??"

"Sì, certo, ho trattato con tuo figlio".

"Ecco, ci siamo, diciamo che le cose si sono messe un po' male, sto lottando per venirne fuori, non è facile per niente, anche i miei figli si sono messi di traverso, mi hanno imposto di vendere la gelateria per curarmi, non mi vogliono vedere più dietro al bancone, in effetti faccio fatica a stare in piedi, sono ridotto poco bene...."

Gli occhi erano abbondantemente inumiditi, cercavo di spiccicare delle parole comprensibili, in fondo sono grandino, ma quando certe cose ti prendono di sprovvista non è facile argomentare dialoghi coerenti e degni di essere chiamati tali, non sapevo cosa fare, se mettermi a piangere, se provare a parlare tra i singhiozzi, se fare finta che la linea fosse caduta chiudendo la conversazione almeno finché non mi fossi ripreso un po', accantonai subito la terza soluzione, troppo vigliacca e infantile, cercai di riprendere un po' di tono nella voce e gli chiesi, se voleva dirmelo, cosa gli fosse capitato di preciso.

"Non voglio annoiarti con inutili discorsi, caro Marco, diciamo che sto lottando e che mi hanno ormai aperto in lungo e in largo, in mezzo mi hanno portato via tante cose, un bel pezzo d'intestino e altro ancora, sono veramente stanco, spero di recuperare un po' di forze, non vorrei vendere l'attività, sto chiedendo il favore ai miei figli di iniziare la stagione, magari sul principio farei un'apparizione ogni tanto, giusto per sentire il lavoro, poi progressivamente reinserirmi, ho già detto loro di chiamarti, strano che non lo abbiano ancora fatto, perché tra poco più di una settimana si riparte, vedrai che a giorni si faranno vivi sicuramente".

"Non ti preoccupare, non ci sono problemi, l'importante per me è aver sentito la tua voce e averti salutato, per gli affari c'è tempo, la tua salute viene prima di tutto, sei una persona speciale, quando andrai in gelateria mi devi promettere che mi chiami subito, voglio venire immediatamente a salutarti come meriti".

"Sei una brava persona Marco, sono contento di averti conosciuto, lo farò senz'altro, entro un paio di giorni dovrebbero dimettermi dall'ospedale, negli ultimi mesi ho fatto sempre avanti e indietro, sono stanco, veramente stanco di tutto quanto, non ne posso più, ho un paio di drenaggi anche adesso, domani mattina li tolgono, poi se tutto fila liscio devo incominciare a camminare, per poi uscire, speriamo bene".

Sentivo il suo respiro stanco e pesante, mi congedai, ripromettendomi di chiamarlo ai primi di giugno, se non lo avesse fatto prima lui....

Passarono i giorni, finché verso la fine di maggio, pochi giorni prima dell'apertura ufficiale del bar-gelateria, fissata per il 1° giugno, ricevo questo messaggio da lui personalmente....

"L'ingravescenza della malattia che da mesi mi tortura non mi consente di continuare l'attività per cui, con rammarico e tanta rabbia, ho ceduto la mia gelateria alla costituenda società ....... srls, che presumibilmente aprirà ai primi di giugno p.v. Alla nuova proprietà ho lasciato il tuo recapito telefonico e l'elenco dei prodotti della tua azienda. Colgo l'occasione per ringraziarti per il corretto, cordiale ed amichevole rapporto commerciale intrattenuto in questi anni. Ti auguro tanta salute e una stagione d'oro. Fulvio ........ - Bar-Gelateria..... - ........"

Sarà banale, ma mi sembrava che la terra avesse tremato, cercavo di raggruppare un po' i molteplici pensieri che passavano per la mia testa per inviare un messaggio perlomeno decente, come era giusto per una persona dal cuore d'oro....

"Avevo appena acceso la macchina, ma leggendo questo tuo messaggio ho dovuto spegnerla e darti una replica di tutto rispetto, come meriti più che ampiamente.
Dire che mi dispiace è riduttivo, sono profondamente addolorato per quello che ti è successo, posso solo dirti che ho conosciuto un uomo degno di essere chiamato tale, una persona amabile e gradevole, con cui si era creato un rapporto di amicizia oltre che lavorativo, grazie per quello che hai fatto per me, non avevo dubbi, ti sei confermato la persona con il cuore d'oro che già sapevo che possedevi, ti faccio in più grande degli in Bocca al Lupo che possa esistere, ciao Fulvio, grazie ancora di tutto"

Era la fine di maggio, ogni tanto il mio pensiero andava a questa persona, sono sempre stato preso in questo periodo dalla tentazione di fargli uno squillo, ma chissà, speravo di vedere di nuovo suonare il mio cellulare, di leggere il suo nome, per scambiare 4 chiacchiere e vederci di persona, finché il rapporto con la nuova proprietà del bar-gelateria si sta finalmente riallacciando, lunedì verso l'ora di pranzo parlo finalmente con il nuovo gestore per la prima volta, dopo essermi visto al volo il giorno esatto dell'apertura con lui, in cui mi rimandò a un futuro contatto nel mese di agosto, facendo il punto della situazione e ricordando il mio recente passato con il suo nuovo locale verso la fine della comunicazione mi dice questa frase....

"Devo purtroppo darti una triste notizia, Fulvio è venuto a mancare poco più di una settimana fa, non ce l'ha fatta, alla fine si è dovuto arrendere, poveretto..."

Ho cercato di chiudere elegantemente e abbastanza rapidamente la comunicazione, fissando un appuntamento subito dopo Ferragosto, ma una brutta sensazione mi ha assalito, rendendo il resto della giornata di difficile sopportazione, non è giusto, non è dannatamente né fottutamente giusto, umanamente non lo posso accettare con serenità, aveva pochi anni più di me, vi posso garantire che non sto ingigantendo né indorando la pillola, questa persona era davvero un grande, un buono in un mondo sempre più popolato da squali e sfruttatori, non mi ha mai chiesto qualcosa di più di quello che già io gli stessi fornendo, ringraziandomi sempre per i miei interventi di fornitura rapidi e precisi, fino a fargli una consegna senza incassare, cosa che lui non fece a meno di sottolineare in un messaggio...

"Grazie per le granite e soprattutto per la fiducia. Non ci siamo visti per poco e purtroppo gli assegni ce li ho io. Adesso lascio un assegno intestato a te, come l'altra volta qui in gelateria così se non ci sono io te lo consegna mio figlio, Grazie di nuovo. Ciao."

"Ho l'abitudine di farmi un'idea delle persone, e su di voi metterete quasi la mano sul fuoco, non ci sono problemi, i rapporti si costruiscono sulla reciproca fiducia".

"Condivido. Grazie di nuovo. Ciao."

"Di nulla, figurati, ciao e Buon Lavoro"

Vi potrà sembrare strano, ma mi mancherà parecchio questo uomo semplice e affabile, di quelli che si potrebbero definire di una volta, tutto di un pezzo, un pezzo forgiato da tanti anni di attività, gestita e condotta nel rispetto di tutte le persone con le quali è venuto in contatto, il rappresentante precedente che l'azienda di cui sono distributore aveva in questa zona ha fatto tanti danni, fornendo alla fine del suo mandato un pessimo servizio che in un certo senso ha rovinato la mia zona, almeno nei locali che ha servito, ma con questa persona non ci è riuscito, nonostante gli abbia giocato un paio di brutti scherzi, Fulvio era riuscito a valutare la persona che aveva di fronte, concedendomi fiducia per un nuovo rapporto che non ho mai tradito, non avrei mai e poi mai potuto, non l'ho fatto mai, non lo faccio mai e non lo farò mai, nei suoi confronti non ho nulla da rimproverarmi, perché non ci si può comportare male con degli autentici pezzidipane, buon viaggio, amico mio, mi hai fatto sorridere diverse volte con il tuo operato, e mi ha reso un po' più triste per sempre con la tua prematura dipartita, sono certo che se ci sarà un domani lassù tu sarai molto ma molto in alto nei cieli....

Sort:  

MAD SAI CHE TI DICO? CHE MI CONFERMI QUELLO CHE MI SEI SEMBRATO ALL'INIZIO QUANDO TI MESSAGGIAVO....UNA BELLISSIMA PERSONA IMPORTANTE NON SOLO UMANAMENTE MA ANCHE NEGLI AFFARI....POTRAI PERDERE MOMENTANEAMENTE IL LAVORO...MA POI TANTI TI CERCHERANNO....AUGURI VERI....

Grazie delle incoraggianti e significative parole che mi hai indirizzato, cerco solo di comportarmi meglio possibile, soprattutto negli affari dove gli sgambetti e i tiri mancini abbondano, spero solamente che non ci voglia troppo tempo per raggiungere una soglia di clienti accettabile, perché non so spiegarmelo ma quando qualcosa prende forma spesso si distrugge in un attimo, prendi l'esempio di questo signore, con il quale era nato un rapporto bellissimo in una stagione soltanto, sembrava che ci conoscessimo da anni, quest'anno la sua gelateria sarebbe stata una, se non la migliore, delle attività più remunerative per me, il tutto in maniera fluida e naturale, l'idea era di fornirgli 3-4 prodotti come da accordi verbali dell'anno scorso, ha dovuto vendere, e soprattutto è morto, cosa indescrivibile, lui ha perso la vita, io un cliente impagabile sotto tanti punti di vista, con un altro rapporto potenziale da ricostruire con la nuova proprietà, che ancora non è partito, questo per dire quanto sono aleatori i rapporti commerciali, legati anche solo come la vita ad un filo, e se la sfortuna o un fato avverso ci di mette di mezzo, può andare tutto a rotoli

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