Il sogno di noi tutti - 6° puntata

in #ita5 years ago (edited)


Immagine CC0
creative commons

No, non si vergognava per niente, quello sgorbio di attaccante del menga, al punto tale che, non contento di aver provato ripetutamente a farmi male durante la partitella, appena lasciai lo spogliatoio me lo ritrovai addosso, lui e quell'altra faccia da cazzo del macellaio centrocampista, un altro soggetto da prendere con le molle, mi sbatterono contro il muro in un attimo, in un angolino buio dove sin da subito facevo quasi fatica a respirare, aveva tutta l'aria di essere una spedizione punitiva nei miei confronti.

Le parole erano dure e graffianti, c'era profonda rabbia e rancore nelle loro movenze, il nuovo arrivato andava catechizzato, una sonora lezione era quella che ci voleva, per farmi abbassare la cresta ed insegnarmi cosa fosse il rispetto della vecchia guardia.

Nella vita ci vuole fortuna, a volte non ce ne rendiamo quasi conto, ma quella sera ringraziai a lungo il destino, che mise sulla mia strada il mio angelo custode in seconda, il mitico stopper della squadra, che ho rivisto alcuni mesi fa, con il quale ripercorremmo quella fatidica sera, quando con un paio di colpi a testa nei reni tolse il fiato ai 2 maledetti, liberandomi dalle loro non proprio premurose attenzioni, fu sibillino nella sua affermazione...

"Un'altra volta che vi becco a rompere il cazzo a questo ragazzino e le costole ve le faccio uscire dalla gola, schifosi che non siete altro, andatevene a casa, maiali!!!"

In breve tempo riuscii a riprendere una regolare respirazione, il mio compagno di squadra aspettò finché la situazione non si normalizzò e mi accompagnò con una scusa alla macchina di mio padre, consigliandomi di non dire nulla a nessuno e di stare tranquillo, perché la cosa non sarebbe finita lì, poteva contare sull'alleanza e fedeltà anche del terzino sinistro della squadra, un elemento con il quale non avevo particolarmente legato ma che in ogni caso era una persona affidabile e sincera, quando venni convocato per la partita domenicale si avvicinò a me non appena mi vide arrivare al campo, dicendomi poche precise parole:

"Non ti preoccupare, quelle 2 testedicazzo non ti romperanno più i coglioni, si credono i padroni della squadra, ma valgono meno una merda secca al sole..."

Tirai un sospiro di sollievo, quando li vidi mi guardarono in cagnesco, ma nessuno si avvicinò, né in quella occasione né in nessuna delle altre successive, impararono velocemente la lezione, senza rivolgermi mai più una parola o passarmi un pallone.

Entrammo nello spogliatoio, il mister fu purtroppo di parola, leggendo la formazione che sarebbe scesa in campo, il nome successivo a quello del portiere fu il mio, la triste maglia numero 2 finiva sulle mie spalle, quel pesante fardello non mi abbandonò mai, o panchina o maglia numero 2, non avevo scampo, quello era il mio destino finché sarei rimasto in quella squadra.

Non avevo neanche la speranza che l'allenatore si togliesse dalle palle o venisse rimosso, ormai avrebbe finito la sua carriera in quella squadra, era molto amico della dirigenza, per cui o mangiavo la finestra o saltavo la finestra, rendersi conto di questo fatto fu una vera mazzata per me, era come tagliare irrimedibilmente le ali ad un ragazzetto che voleva ancora sognare e fantasticare sul mondo del calcio, in fondo in fondo non avevo ancora 18 anni, a volte i miracoli nel mondo del pallone come nella vita accadono, inchiodarmi nelle retrovie uccideva la mia voglia di giocare e di divertirmi.

La 3° Categoria era poco più dei Campionati Amatoriali come Arci o Centro Sportivo, prendevo le cose ugualmente con la massima serietà, ma vedermi ringhiare l'allenatore quando provavo a superare la metà campo era castrante, lo fece tutte le volte che di slancio superai la linea mediana, ed alla lunga mi fece odiare quello che stavo facendo...

Continua....

Sort:  

Che tristezza, pure a quei livelli deve essere un bell'ambientino del menga, tra allenatori dispotici e genitori guerrafondai...

Posted using Partiko Android

Ambiente scandaloso, io ero il più piccolo, con i miei quasi 18 anni, chi giocava lì ormai aveva gettato in mare i sogni nel cassetto, tutta gente o a fine carriera o, meglio ancora, che di carriera non ne aveva fatta, io semplicemente cercavo un riavvicinamento con il mondo del calcio, era da 7 anni che non toccavo un pallone in una partita ufficiale, l'allenatore ha pensato bene di rifarmi odiare l'ambiente dello spogliatoio....

Posted using Partiko Android

Congratulations @mad-runner! You have completed the following achievement on the Steem blockchain and have been rewarded with new badge(s) :

You made more than 8000 comments. Your next target is to reach 8500 comments.

You can view your badges on your Steem Board and compare to others on the Steem Ranking
If you no longer want to receive notifications, reply to this comment with the word STOP

To support your work, I also upvoted your post!

Do not miss the last post from @steemitboard:

The Steem blockchain survived its first virus plague!

You can upvote this notification to help all Steem users. Learn how here!

Coin Marketplace

STEEM 0.30
TRX 0.12
JST 0.034
BTC 63750.99
ETH 3130.22
USDT 1.00
SBD 3.95