Una lunga cavalcata - Apposizione della *Prima Pietra* - 1° parte

Arrivai allo stadio, teatro della "12 x 1 Ora", carico come una molla, pronto a dimostrare in maniera inconfutabile che la mia crescita atletica era reale al 100%, la pista è da sempre considerata come la principale, se non unica, superficie dove i tempi hanno rilevanza assoluta, in quanto non c'è possibilità di sconti, 400 metri sono 400 metri, come 10 km sono 10 km, anzi, al crescere della distanza cresce anche la quantità di metri che si percorrono in più, perché l'anello rosso misura 400 metri in prima corsia, marcatamente a ridosso del cordolo, per cui, per quanto si possa correre rasente a quel delimitatore, ciascun giro sarà sempre leggermente più lungo, tanto più quanto ci si distanzia da lui, maggiore sarà la lontananza del cordolo maggiore saranno i metri percorsi in più.

Mi era stata riservata la frazione dalle 14 alle 15, un'ora decisamente centrale, sicuramente avrei trovato qualcuno di buon/ottimo livello che mi avrebbe battuto ma con il quale avrei potuto battagliare, venivano premiati i primi 3 di ogni singola frazione, eravamo 15 squadre in tutto, quindi mi dovevo misurare con altri 14 atleti, guardando i nominativi iscritti a quella frazione sulla carta un paio di atleti erano superiori a me, mentre i restanti li avrei probabilmente battuti, decisi di impostare un ritmo senza mezze misure, una partenza rapida, sul filo del minuto e 26 secondi circa, come proiezione finale mi portava ad una distanza complessiva di quasi 16 km e mezzo.

Colpo di pistola, partiti, mi piazzo in seconda posizione, primo giro 1' 26", perfetto, le gambe giravano una meraviglia, secondo giro stessa tiritera, e così pure per altri 3 giri, passaggio ai 2.000 metri in 7' e 10", un orologio, dovevo solamente capire se quel ritmo non fosse troppo elevato da tenere fino alla fine, il rischio di un'andatura alta effettivamente c'era, perché non avevo riferimenti di poter reggere un simile ritmo per un'ora di filata, avendo ottenuto riscontri cronometrici su distanza nettamente inferiori.

Un altro concorrente, quello che sulla carta era accreditato della seconda miglior prestazione tra quei frazionisti, mi superò piano piano, provai ad agganciarmi a lui, il suo passo era quel tantino troppo rapido per me, dopo un paio di tornate decisi di mollare, un ulteriore innalzamento dei giri del motore sarebbe stato decisamente troppo, anche se la mia condizione fisica era quasi al top, le sensazioni che ricevevo erano incoraggianti ed energizzanti, non mollavo un solo metro, al punto tale che accade un fatto imprevisto, ma non più di tanto, perché una delle caratteristiche della corsa a piedi è proprio quella di creare aggregazione e comunanza, superando a volte anche conflitti che apparentemente potrebbero sembrare come insanabili....

Il rompipalle, sì, colui che mi aveva dettato le tre prove da superare per essere considerato un podista d.o.c., era lì, ai margini della pista, tutto indiavolato ed esagitato, e sapete cosa faceva?!?!

Continua....

Disegno di mia proprieta, realizzato da @ran.koree