Vatti a fidare dei parenti

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Ogni tanto ci vuole anche un post alternativo, oserei dire in questo caso di "alleggerimento", cioè senza discorsi profondi e potenti, per fare possibilmente anche una risata, c'è bisogno di sorridere un po' nella vita, altrimenti la tristezza e la disperazione potrebbero regnare sovrane nella nostra esistenza.

Una domenica pomeriggio d'estate, verso le 14 e qualche minuto, mi trovavo al mare, ero sotto l'ombrellone, avevo appena pranzato, e mi godevo la leggera brezza che soffiava da tutta la mattinata, era veramente una bella giornata.

Vicino a me, alla mia sinistra, c'era mio genero, che apparentemente stava sonnecchiando sull'altro lettino, ed all'improvviso sento arrivare quella fitta caratteristica, quel piccolo dolorino quasi impercettibile, che piano piano diventa sempre un po' più forte, finché, per trovare sollievo a quel piccolo supplizio, capisci inevitabilmente che di lì a poco sarai costretto a "sganciare".

Sì, avete capito bene, intendo proprio quella, la subdola e perfida "scoreggia" che sei costretto a smollare perché ne hai proprio bisogno, per alleviare il fastidio ed il disagio del gonfiore addominale, sfido chiunque di voi che possa dire di non averne mai fatta una nella propria vita.

Incomincio a guardarmi in giro con nonchalance, cercando di capire se qualcuno nelle vicinanze potesse sentire un indesiderato effetto collaterale di origine sonora: genero a parte, il più vicino era almeno a 5 metri, per cui avevo una certa autonomia, ma era anche il momento in cui, complice la pennichella dopo pranzo, regnava un silenzio quasi assoluto in spiaggia.

Provo a spostarmi sulla gamba destra, niente, cilecca, mi appoggio sull'altra gamba, idem con patate, nulla cosmico, non era proprio di facilissima effettuazione, ci voleva una spinta un pelo più decisa, ma il rischio rumore aumentava in maniera esponenziale.

Mi viene la brillante idea mi mettermi sul fianco destro, posizionando il "cannone" verso il parente acquisito, e dopo un primo infruttuoso tentativo, alla seconda spinta parte un poco più che leggero "prrrfff", nulla di eccezionalmente potente, e.......

"Marco, hai scoreggiato?!?!?!", nel silenzio della siesta, la voce sibillina del genero dichiarava al mondo intero la mia marachella.

Faccio per girarmi verso lui, ed incrociò almeno quattro sguardi dei soliti curiosoni che non si fanno i fatti propri che mi osservano con quel pizzico di disappunto, si leggeva chiaramente sul loro viso la parola "merdone", logicamente indirizzata al sottoscritto, ed ancora più incazzato con il chiacchierone per la brillante frase appena pronunciata, lo apostrofo nella seguente maniera...

"Dai cazzo, vai alla Pubblifono, visto che ci sei, fai l'annuncio a tutta la spiaggia!!!", ed ho continuato ad infamarlo!!

P.S.: per dovere di cronaca, altri amici distanti una ventina di metri dal nostro ombrellone hanno sentito la sua frase, giusto per chiarire.....