11. Crypto Updates 09/05/18
Buongiorno cryptomaniaci,
una settimana è già volata via ed è di nuovo tempo di aggiornamenti dal mondo delle cryptovalute e della blockchain, un settore come ben sapete in continua espansione ed evoluzione.
Come sempre da 11 settimane a questa parte io mi tengo aggiornato a modo mio e cerco di condividere con questa comunità le mie opinioni a riguardo stilando la rubrica Crypto Updates.
Vi auguro una buona lettura e mi raccomando, se avete domande,critiche o correzioni non esite a commentare e se vi è piaciuto...upvote and resteem!
Il mercato
La settimana era partita con un rialzo generale ed è proseguita su questa tendenza fino a sabato, con il Bitcoin che ha accarezzato i 10'000 dollari. Anche Ethereum ha giovato di questo trend positivo e ha superato gli 800 dollari.
Quasi tutte le cryptovalute, insomma, hanno recuperato una buona fetta nel giro di qualche giorno.
Poi domenica si è invertita la rotta (ancora una volta) ed è andato tutto giù. La discesa si era fermata martedì mattina,quando il mercato si era stabilizzato un attimo ma è poi ricominciata nel pomeriggio. Attualmente papà BTC segna quota 9000, ben 1000 dollari in meno (-10%) rispetto a 4 giorni fa. Stesso discorso per quasi tutte le monete ad eccezione di poche che hanno proseguito la salita (vedi IOTA).
EOS,dopo il boom avuto la settimana scorsa, è calato leggermente negli ultimi giorni, cosa che era prevedibile vista l'improvvisa e rapida scalata. Attualmente viene scambiato mediamente per 17 dollari.
Ieri abbiamo assistito allo strano caso del Bytecoin, una moneta ai più sconosciuta, che ha avuto un incremento del 300% nel giro di poche ore arrivando ad occupare la 15° posizione nella classifica delle crypto per capitalizzazione di mercato, con volumi di scambio che sono passati in poco tempo da 5 a 100 milioni.
In passato era stata citata da alcuni esperti per via dell suo nome molto simile al più famoso Bitcoin, che avrebbe potuto portare a fraintendimenti e truffe. Ma il motivo per cui la moneta sia cresciuta così tanto nella giornata di ieri resta un mistero, probabilmente si tratta dell'ennesima mossa speculativa di qualche pezzo grosso.
La market cap ha recuperato oltre l'80% in un mese arrivando a sfiorare quota 500 miliardi sabato, salvo poi ridimensionarsi a inizio settimana a causa della perdita generale delle crypto. Ora tocca i 420 miliardi, comunque molti di più rispetto al mese di Marzo.
Allo stato attuale delle cose le cryptocurrency vivono un momento di transito: molta gente non si fida e la fiducia la si può conquistare solo grazie alla popolarità; per far sì che ciò avvenga bisogna adottare le appropriate misure di sicurezza, a quel punto gli investitori (tra cui le istituzioni) saranno più tranquilli e invogliati ad immettere denaro.
Solo allora si potrà realmente conoscere il vero potenziale di questa tecnologia e quali sono i progetti che davvero valgono qualcosa, che davvero andranno avanti in questo caos.
Con la Blockchain ti senti...a casa
Berkeley è una cittadina statunitense di 120'000 abitanti situata nella California meridionale, nota al mondo per essere sede di una delle università più prestigiose del pianeta.
Uno dei problemi principali di questa città apparentemente tranquilla è l'alto costo delle abitazioni, dovuto proprio alla presenza del plesso universitario illustre e di colossi del web (tra cui Google) nelle vicinanze.
Per risolvere la questione i politici locali stanno da tempo progettando una ICO (che attenzione non è la solita Initial Coin Offer bensì Initial Community Offer) per emettere dei bond al fine di finanziare lo sviluppo urbanistico sociale e sostenibile, in parole povere dare la possibilità a tantissimi senzatetto di ricevere una casa dove poter vivere dignitosamente.
Tutto naturalmente gestito dalla blockchain, che identificherà gli investitori che acquisteranno i municipal bond e gli permetterà di effettuare la transazione in maniera veloce e sicura.
Un'idea davvero degna di nota, chiunque di noi potrebbe in base alle proprie tasche finanziare questa iniziativa benevola e aiutare nel proprio piccolo persone bisognose. Chi segue la mia rubrica sa che certi progetti mi fanno impazzire perché il profitto che si può ricavare dal mondo delle crypto non dovrebbe mai farci dimenticare delle persone più sfortunate di noi.
San Marino, la Silicon Valley 2.0
La piccola Repubblica di San Marino ha deciso di fare le cose in grande.
L'Istituto per l'innovazione della Repubblica sta collaborando con la società estone Polybius per sviluppare un'ecosistema blockchain, un polo in grado di attirare aziende che si muovono in questo nuovo settore.
L'obiettivo è fare di San Marino un distretto tecnologico in stile Silicon Valley in cui poter sviluppare e sperimentare progetti blockchain in assoluta sicurezza e trasparenza.
Questa è un'occasione d'oro anche per il nostro Belpaese, dato che la Repubblica è situata proprio al centro di esso, anzi per meglio dire è avvolta dall'Italia. Insomma se tutto ciò andasse in porto, potremmo trarne vantaggio noi italiani cercando di catalizzare grandi investimenti e aziende promettenti.
Ma, ahimè, abbiamo problemi più seri da affrontare e risolvere al momento e credo questa possa restare soltanto un'idea campata in aria.
Banconote di Bitcoin
Allora la notizia è questa: una società di Singapore, la Tangem, vorrebbe mettere in circolazione banconote di BTC per facilitare la diffusione della cryptovaluta anche tra i più tradizionalisti e tra coloro che hanno poca fiducia nella tecnologia.
Queste banconote avranno un chip all'interno con un cold storage che la rende sicura e leggibile su qualsiasi dispositivo, oltre che facile e comoda da usare. L'azienda prevede di stampare circa 10 mila unità con un taglio che va da 0.01 a 0.05 BTC, vale a dire (al valore attuale) dagli 80 ai 340€.
Una cosa del genere appare a prima vista incoerente: ma come, proprio il Bitcoin che predica di sostituire le fiat (valute fisiche correnti) adesso è reperibile anche in forma cartacea?
Però effettivamente è una mossa geniale.
Molte persone non si fidano delle crypto perché non hanno fiducia nella tecnologia o semplicemente perché non hanno le competenze necessarie. Non ci dimentichiamo che mentre noi parliamo di Hash, Wallet, Exchange c'è gente che non sa accendere un PC o non ha mai posseduto un cellulare.
Diffonderle tramite banconote le renderebbe decisamente più accessibili per tutti.
Comunque manteniamo i piedi per terra, il progetto è appena partito e fin quando non decolla conviene evitare previsioni azzardate.
Mi vendi il tuo DNA?
La Nebula Genomics,un'azienda esperta nel settore della biogenetica, offre la possibilità di salvare le informazioni genetiche presenti nel nostro DNA su una rete blockchain per poi poterle vendere.
Il tutto, tra l'altro, con una spesa inferiore ai mille dollari e in maniera del tutto sicura.
Quindi con una spesa abbastanza accessibile si potrà accedere ai propri dati custoditi nel DNA, cosa che prima potevano permettersi solo in pochi, salvarli su una rete crittografata e venderli a chi vogliamo noi.
La codificazione del DNA è un'operazione di estrema importanza per un essere umano, poiché permette di prevenire malattie dovute a mutazioni genetiche ed è inoltre un tesoro di informazioni uniche nel loro genere che ci dicono chi siamo e cosa ci rende unici ed inimitabili.
Questa codifica è qualcosa che gli scienziati hanno scoperto in tempi recenti, basti pensare che la prima avvenne nel 2003. Lascio a voi immaginare quanto sarebbe potuta costare allora.
Ecco perché questo progetto si rivela essere fondamentale, ci permette di rompere il muro che esiste tra la gente comune e il mondo farmaceutico.
Disclaimer: Questo articolo ha unicamente lo scopo di esprimere le mie personali opinioni e non va assolutamente interpretato come un consiglio finanziario. Il mercato delle cryptovalute è a rischio elevato ed ognuno è responsabile dei propri investimenti.
Fonte delle notizie: cointelegraph.it,cryptonomist.ch
Sempre sul pezzo grazie ai tuoi aggiornamenti
Grazie per la lettura