Analisi della 36° giornata di serie A

in #ita6 years ago (edited)

Buongiorno cari steemers,
ben ritrovati con la mia consueta analisi del day after delle partite di serie A.

La fine del campionato si avvicina e questa 36° giornata è stata fondamentale per chiarire alcuni scenari come la lotta allo scudetto, ma ne ha riaperti altri come le speranze dell'Inter per la Champions.
Sicuramente è cambiato ben poco nelle parti basse della classifica, dove la lotta alla salvezza è ancora un cantiere aperto. La settimana scorsa avevo provato ad esaminare la situazione, focalizzandomi sulle possibili combinazioni a disposizione per ogni squadra, che a questo punto sono cambiate.

Ecco nei dettagli cosa è successo nei 90 minuti nei vari stadi e qual è la situazione attuale di ogni singolo club a 2 giornate dal termine.

football-2580983_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons


Milan - Verona 4-1

Ottima prova dei rossoneri, che nell'anticipo pomeridiano del sabato al San Siro si sbarazzano del Verona con il punteggio di 4-1.
Fila tutto liscio per i ragazzi di Gattuso, autori di una prestazione soddisfacente contro un avversario mai entrato in partita e troppo debole per questa serie A.

Le marcature si aprono al 11' con Chalanoglu che spinge in rete un cross basso di Suso (tiro viziato dalla deviazione di Hertaux). Sul finire di frazione ci pensa Cutrone a raddoppiare, servito egregiamente da Bonaventura. Poco dopo l'avvio della ripresa Abate si inventa un gol magnifico, raccogliendo un invito di Suso. La partita ormai non ha più storia, il Milan controlla e l'Hellas subisce,ma a 5 minuti dal termine l'appena entrato Lee decide di rendersi protagonista con un acrobatico gol al volo,che addolcisce il passivo per i suoi.
C'è anche spazio per il 4-1 siglato da Borini al 89'.

Una vittoria ed una prestazione frutto del duro lavoro di mister Gattuso, intenzionato a finire in positivo la stagione. Ora testa alla finale di Coppa Italia contro la Juventus e al delicato match di Bergamo, dove 3 punti assicurerebbero il posto in Europa League.
Arriva la retrocessione ufficiale per i veneti, inevitabile visto la deludente stagione confermata dalla performance di sabato. Tocca rimboccarsi le maniche e preparare un'altra stagione nel campionato cadetto a distanza di un solo anno.

Juventus - Bologna 3-1

La Juventus aggiunge un altro tassello alla costruzione del 7° scudetto di fila, vincendo 3-1 in casa contro il Bologna.
A dispetto del risultato finale i bianconeri hanno dovuto sudare parecchio per piegare i rossoblù e le difficoltà sono apparse già dopo la prima mezz'ora di gioco: Buffon sbaglia un passaggio e Rugani è costretto a fermare fallosamente Crisetig in area, dando la possibilità al suo compagno Verdi di portare in vantaggio i suoi dagli 11 metri. La Juve è impallata e si va negli spogliatoi con gli ospiti clamorosamente in vantaggio.

Nella ripresa Allegri inserisce Douglas Costa, che si mette in braccio la squadra e la trascina verso la rimonta.
Ci pensa prima De Maio con una sfortunata autorete a dare una mano alla vecchia Signora, pareggiando il conto della reti.
Poi il brasiliano infiamma la fascia sinistra con le sue giocate e serve due preziosi assist (ma quanti ne fa!) a Khedira al 63' e a Dybala 6 minuti più tardi. Missione compiuta, la vittoria è servita.

Seppur dopo una prestazione non del tutto soddisfacente, macchiata da amnesie dettate forse dalla condizione fisica precaria, Allegri può tirare un sospiro di sollievo: 3 punti ci volevano e 3 ne sono arrivati e lo stop del Napoli di ieri consegna lo scudetto in un pacco che i campioni in carica dovranno solo scartare domenica prossima a Roma.
Altro che scansarsi, a dispetto delle critiche mosse nei confronti del suo team Donadoni ha dimostrato di non darla vinta facilmente ai bianconeri, anche se poi i limiti tecnici sono stati determinanti per la sconfitta finale. Applausi comunque per la grinta dimostrata in campo dai suoi ragazzi nonostante la mancanza di obiettivi.

Udinese - Inter 0-4

Tornano in carica i nerazzurri, che al Dacia Arena asfaltano l'Udinese per 4-0 nell'anticipo domenicale.
I nerazzurri mostrano i muscoli sin da subito e passano dopo soli 12 minuti con il colpo di testa di Ranocchia, secondo gol per lui in questo campionato.
Nei minuti finali di primo tempo arrivano altre 2 reti, messe a segno da Rafinha (primo gol assoluto in Italia) e il solito Icardi, deciso più che mai a raggiungere Immobile in testa alla classifica capocannonieri.
La ripresa diventa un allenamento per gli uomini di Spalletti che devono soltanto gestire il largo vantaggio accumulato nella prima frazione di gioco; per i friulani invece piove sul bagnato con l'espulsione di Fofana. L'inter ne approfitta e mette a segno il 4-0 con il ritrovato gol di Borja Valero.

Una vittoria di nervi conquistata contro un avversario quasi inerme. Il contemporaneo pareggio della Lazio riaccende le speranze Champions per i milanesi,sarà decisivo lo scontro diretto della 38°.
Non c'è pace per l'Udinese, ennesima sconfitta che complica la questione salvezza. Per fortuna hanno perso anche Cagliari e Crotone, altrimenti la situazione in classifica sarebbe davvero tragica.

Spal - Benevento 2-0

3 punti d'oro per la Spal, vittoriosa in casa sul Benevento per 2-0.
I campani non hanno intenzione di stare a guardare e partono con il piede sull'acceleratore pressando i ferraresi nella loro metà campo. Tuttavia la squadra in casa passa in vantaggio alla mezz'ora con Paloschi, bravo a sfruttare di testa un rimbalzo dopo la parata di Puggioni sulla conclusione di Antenucci.

Il gol allegerisce la pressione per i ferraresi ma il Benevento non si arrende e controlla il possesso palla cercando di pareggiare. A 5 minuti dal termine un rigore procurato e trasformato da capitan Antenucci chiude la partita e fa esplodere di gioia i tifosi sulle gradinate del Mazza.

3 punti che valgono quasi un campionato intero per Semplici: quasi perché ha vinto anche il Chievo e quindi ci sarà ancora da lottare duro, a soli 2 punti di vantaggio sul Cagliari. Testa al Torino domenica per continuare a sperare.
Ancora applausi per i ragazzi di De Zerbi, che al di là del risultato e del verdetto già assegnato da settimane dimostrano di onorare la maglia e probabilmente lo faranno fino all'ultimo secondo di questa storica stagione in serie A.

Napoli - Torino 2-2

Pareggio amaro per il Napoli, che al San Paolo non va oltre il 2-2 contro il Torino.
L'avvio di gara è un po' sottotono a causa del gran caldo che sfiacca i calciatori. Al 25' un guizzo di Mertens porta i vantaggio i partenopei, ma l'errore di Burdisso che si fa rubare palla goffamente in area è imbarazzante. Si va all'intervallo sull'1-0, da notare solo un gol sfiorato da Callejon nei minuti finali.

La ripresa inizia male per i padroni di casa che dopo 10 minuti subiscono il pareggio: Baselli si infila in area e trafigge Reina, grazie anche ad una deviazione di Chiriches.
Il Napoli sembra far fatica e del calcio spettacolo mostrato in questa stagione c'è ben poco. Dopo un quarto d'ora Milik colpisce il palo, ma è solo l'anteprima del gol del 2-1 di Hamsik al 71', autore di una bella girata da fuori area che vale il 100° gol in serie A per lui.

Sembra che c'è l'abbiano fatta, ma il Toro non molla e al 83' un colpo di testa di De Silvestri Gela il pubblico giunto a Fuorigrotta. Finisce 2-2.

Un pareggio che dice probabilmente addio ai sogni scudetto della formazione guidata da Sarri, ora a -6 dalla capolista: ciò nonostante il mister toscano può ritenersi soddisfatto dei risultati ottenuti e del gioco espresso e il pubblico del San Paolo lo riconosce con un caloroso applauso a fine gara.
E chi l'avrebbe mai detto che i granata, che ormai non hanno più obiettivi in questo campionato, avrebbe lottato fino all'ultimo aiutando i tanto odiati cugini juventini. Ovviamente c'è la mano di Mazzarri, un allenatore che ha sempre dimostrato di onorare tutte le partite a prescindere dalla posta in palio.

Lazio - Atalanta 1-1

Si fermano le corse di Lazio e Atalanta, che nella sfida di domenica pomeriggio all'Olimpico impattano sul 1-1.

Si decide tutto nella prima mezz'ora di gioco.
Sono gli ospiti a rompere il ghiaccio dopo appena 180 secondi con la rete del giovane talento Barrow su assist di De Roon.
Al 9' arriva quasi il raddoppio con Gomez, fermato dal palo.
Un'Atalanta scintillante nell'avvio di gara, i biancocelesti soffrono l'aggressività degli avversari.
Al 25',tuttavia, i padroni di casa trovano il pareggio grazie alla rete di Caicedo, abile ad intercettare il traversone di Luis Alberto Dalla destra.

Nella ripresa le due squadre offrono ancora spettacolo ai 45 mila spettatori accorsi allo stadio: occasioni da una parte e dall'altra fino all'ultimo secondo di gioco, ma non arrivano ulteriori gol. La partita finisce 1-1.

Un pareggio che non serve molto ad Inzaghi, insidiato ora a -2 dall'Inter vittoriosa a Udine.
Domenica ci sarà la delicata sfida con il Crotone allo Scida, poi scontro con i nerazzurri a Roma: 180 minuti di fuoco per tornare in Champions dopo 10 anni.
Anche a Gasperini sarebbe servita di più la vittoria, ma 1 punto a Roma contro questa Lazio non si conquista tutti i giorni. Adesso il Milan si è riportato a +1, in vista dello scontro diretto di domenica a Bergamo. Perdere significherà dire definitivamente addio ai sogni europei.

Genoa - Fiorentina 2-3

Finisce con una vittoria per 2-3 degli ospiti il rocambolesco match giocato tra Genoa e Fiorentina domenica pomeriggio al Ferraris.

Per vedere il primo gol di giornata dobbiamo aspettare al 43', quando Benassi servito in area da Simeone infila la porta difesa da Perin.
Nella ripresa i viola calano il ritmo e Pepito Rossi (non segnava in serie A da 4 anni) ristabilisce la parità al 67'. 4 minuti più tardi arriva anche il gol del vantaggio di Lapadula, entrato in campo da poco. Tutto bello per il grifone ma l'entusiasmo dura poco perché Pandev si fa espellere e le cose si complicano.
Nel giro di 3 minuti gli ospiti trovano prima il pareggio con Eysseric al 77' e poi il definitivo vantaggio con Dabo al 80'.
I rossoblù ormai sono sfiniti e finiscono addirittura in 9 per l'espulsione di Zukanovic.

Continua dunque la rincorsa all'Europa per gli uomini di Pioli, ora a -3 dal Milan, con cui ci sarà lo scontro diretto il 20 Maggio. Vietato sbagliare.
Rammarico per i genoani, autori di una bella partita che si è poi complicata nel finale.
Resta comunque la soddisfazione per il gioco visto in campo e soprattutto per il riorno al gol dello sfortunato Giuseppe Rossi.

Chievo - Crotone 2-1

Missione compiuta per il Chievo, che vince lo scontro diretto con il Crotone 2-1.
Al Bentegodi si mette subito bene per i veneti che vanno in vantaggio al 12' con un colpo di testa di Birsa su cross di Gobbi dalla sinistra. I padroni di casa amministrano così l'1-0 e lo difendono fino all'intervallo.

Nel secondo tempo i clivensi soffrono gli attacchi del Crotone che si rendono pericolosi a più riprese colpendo anche un palo con Simy.
Nel finale D'Anna inserisce nella mischia Stepinski, che ringrazia il suo allenatore con un gran gol da 20 metri al 82'.
Vittoria in cascina per i gialloblù, ma al 94' Tuminiello firma il 2-1: un gol inutile ai fini della partita, ma importantissimo per lo scontro diretto, ora a favore dei calabresi grazie al 1-0 dell'andata.

Il cambio di panchina ha effettivamente giovato al Chievo, che con questa fondamentale vittoria si libera del terz'ultimo posto. La salvezza adesso è più vicina, con Bologna e Benevento da affrontare, sulla carta non troppo pericolosi.
Si complica invece la situazione per Zenga che deve vedersela con Lazio e Napoli nelle prossime giornate e ha un solo punto di vantaggio sul Cagliari. Tifare contro i sardi sarà forse la soluzione migliore.

Sassuolo - Sampdoria 1-0

Arriva la salvezza matematica per il Sassuolo che si impone in casa 1-0 sulla Sampdoria.
Il gol salvezza porta la firma di Matteo Politano, che al 68' infila Viviano da posizione defilata su invito di Duncan.
La partita è stata abbastanza noiosa, complice una Samp spenta e priva di idee e un Sassuolo che ha preferito probabilmente non correre rischi.
Vittoria meritata per i neroverdi, che hanno attaccato con più convinzione degli avversari e costruito occasioni importanti, tra cui quella del gol partita a metà secondo tempo.

Può tirare un sospiro di sollievo Iachini, la sconfitta con il Crotone aveva messo a repentaglio la permanenza in A dopo una stagione tutto sommato soddisfacente per questa squadra che ha ancora molto da dire e da mostrare nei prossimi anni.
La Samp dice definitivamente addio all'Europa. I ragazzi di Giampaolo, partiti con il turbo a inizio campionato, hanno patito evidentemente la stanchezza negli ultimi mesi, alternando ottime prestazioni a brutte partite. Il giudizio complessivo è tuttavia positivo, se confrontato con gli anni passati.

Cagliari - Roma 0-1

Non si ferma più la Roma, che vince 1-0 sul Cagliari al Sardegna Arena nel posticipo di ieri sera.
Il gol vittoria arriva al quarto d'ora: Dzeko controlla il pallone al limite dell'area e pesca Ünder, che con il sinistro mette a segno il suo settimo gol stagionale.
I sardi tentano il colpo prima dell'intervallo sfruttando le disattenzioni della retroguardia giallorossa ma Allisson è vigile tra i pali.

Nella ripresa la musica non cambia, la Roma è sotto schock e il Cagliari aggredisce ma non morde, complice anche un inguardabile Farias, che tra i fischi lascerà il posto a Sau.
I pasticci e gli errori degli ospiti sono innumerevoli, i rossoblù non riescono ad approfittarne nemmeno con il giovane coreano Han entrato nei minuti finali. Finisce 0-1 tra gli applausi del pubblico di casa.

Vittoria con il minimo sforzo per Di Francesco. Soltanto l'enorme divario tecnico è riuscito a coprire la pessima partita dei suoi. I 3 punti mantengono a bada l'Inter a -4, adesso testa al difficile incontro con la Juve di domenica all'Olimpico, dove ci vorrà almeno un pareggio.
Buio pesto per gli uomini di Lopez, che nonostante la buona prestazione contro la corazzata giallorossa restano a secco e scivolano in zona retrocessione. Serve un miracolo contro Fiorentina e Atalanta per restare in A.

football-1908719_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons


Il gol di Koulibaly sembrava essere l'anteprima di una sfida all'ultimo sangue, rivelatasi invece un nulla di fatto.
La Juve comanda a +6 con due partite da giocare (l'ultima in casa con il Verona retrocesso) e la differenza reti che segna +16 sul Napoli. Difficile non pensare allo scudetto.
Sarri fallisce l'impresa con un punto guadagnato in 2 partite. Lascio a voi decidere se lodarlo per il calcio spettacolo messo in mostra dai suoi giocatori o criticarlo per non aver centrato ancora una volta l'obbiettivo.

Torna a vedere la luce in fondo al tunnel l'Inter: con 2 punti di svantaggio dalla Lazio, il salvo Sassuolo da affrontare in casa (loro invece l'ostico Crotone in trasferta) e lo sfida della 38°, la Champions non è più un miraggio. Sorride anche la Roma a cui basta un punto con la Juve o con il Sassuolo.

Si fa sempre più interessante la lotta per l'ultimo posto disponibile per l'Europa League.
Il Milan scavalca di nuovo l'Atalanta e va a +1, ma domenica si scontrano a Bergamo in una partita che si prevede infuocata. La Fiorentina spera in un pareggio, per poi giocarsela a Milano all'ultima giornata proprio contro i rossoneri.
Sembra che il calendario sia stato fatto apposta per loro.

Forse la lotta per la salvezza più avvincente ed emozionante dell'ultimo decennio.
5 squadre ancora in battaglia nel giro di 2 punti, un terz'ultimo posto che cambia ogni volta nome da 4 giornate e ospita attualmente il Cagliari a 33 punti. Si deciderà probabilmente tutto nell'ultima giornata, dove ci saranno sicuramente 2 o 3 squadre ancora a rischio.

Insomma ho già detto abbastanza, ci sono altre 2 giornate da gustare per noi maniaci del calcio nostrano, ricche di scontri diretti e sfide tra squadre che hanno ancora tutto da perdere (o da vincere).
Prenotate le vostre poltrone di casa o il tavolino al bar, la 37° giornata ci aspetta.

Sort:  

Come avevamo preannunciato l'Udinese se avesse perso sarebbe stata nella ca**a...e così è stato. Vedremo!

Già ma non ci sta così dentro come il Cagliari ahahahah

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