STORIE DI FANTASMI - pt.4

Non si ferma la mia serie di episodi che vede i fantasmi come protagonisti in un'accezione prettamente storica. Tutto era iniziato con l'idea di voler scrivere una coppia di articoli, salvo poi aggiungersene altri; questi sono i precedenti:
Storie di Fantasmi - pt1
Storie di Fantasmi - pt2
Storie di Fantasmi - pt3

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Apparizioni storiche

Le prime comparse di figure dai connotati spaventosi come lemuri e larve si riscontrano già tra i Romani, i quali però in precedenza subirono molto probabilmente l'influenza da parte del popolo degli Etruschi, secondo cui l'Aldilà era un luogo privo di luce né speranza , popolato da terribili spiriti infernali.
La massima espressione si ebbe però nel Medioevo, quando le storie di fantasmi si iniziarono a moltiplicare in modo esponenziale: secondo lo storico statunitense Ronald Finucane ¹ le apparizioni non solo giustificavano gli insegnamenti che la Chiesa professava, ma davano anche ampio spazio alla fantasia nella risposta a quei dubbi sulla vita dopo la morte. Oltre a questo tipo di rassicurazione, i fantasmi rimediano spesso anche alle ingiustizie personali e sociali: i morti tornano per chiedere soddisfazioni di gravi ingiustizie subite quando ancora erano vivi o per confessare delitti e fare ammenda. Il concetto di "anima in pena" diventa però di gran moda più tardi, nell'Ottocento, quando si afferma lo spiritismo, dottrina filosofica fondata in Francia nel 1857 dal pedagogista Allan Kardec. Secondo questa linea di pensiero sarebbe possibile comunicare con le anime dei defunti grazie a un medium, persona dotata di particolari talenti e quindi capace di fare da mediatore tra le "intelligenze incorporee" ed i viventi durante apposite sedute spiritiche: i messaggi arrivano tramite i classici "tavolini volanti", la scrittura automatica o condotta, la materializzazione degli oggetti più disparati.
Ad appoggiare la ormai diffusa credenza popolare che vede i fantasmi come apparizioni "tangibili" dei defunti, viene spesso invocata una famosa ricerca pubblicata dalla rivista American Medicine nell'aprile del 1907 da Duncan MacDougall², un medico dell'Università del Massachusetts.

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La ricerca, condotta su diversi malati terminali di tubercolosi, consisteva nel monitorarli e studiarli nel momento del loro trapasso. Il letto del moribondo veniva posto su una bilancia di precisione e pesato costantemente in modo da tener conto dell'immediata perdita di peso dovuta al vapore acqueo emesso con la respirazione. Nell'istante della morte, però, il braccio della bilancia si abbassava di colpo segnando ogni volta lo stesso calo: 21 grammi.
Era questa la prova effettiva dell'esistenza dell'anima. Il dottor MacDougall ripeté lo stesso esperimento più volte anche con alcuni cani e, non avendo riscontrato in loro la benché minima perdita di peso, concluse che solo gli esseri umani possedessero un'anima.

Trucchi ed illusioni della mente

Secondo gli scienziati, qualsiasi interferenza tra il mondo terreno e l'Aldilà è indimostrabile. Nel caso dello spiritismo (fenomeno sopra citato) non si è ancora trovato un solo fenomeno che che abbia retto alle prove dei controlli. Quanto alle apparizioni dei fantasmi nei tradizionali luoghi infestati, la Scienza non esclude che si tratti di allucinazioni o di visioni indotte dalla suggestione. Nel 2003 alcuni psicologi britannici, coordinati da Richard Wiseman, hanno cercato di spiegare perché alcune persone credano di vedere i fantasmi. Lo studio, pubblicato sul British Journal of Psychology ³, avrebbe dimostrato l'importanza delle condizioni ambientali sugli avvistamenti: temperatura, intensità luminosa, ma soprattutto la presenza di campi magnetici. Nei luoghi presi in esame (Hampton Court Palace a Londra e le cripte di South Bridge ad Edimburgo), dove si sarebbero verificate numerose apparizioni, la variazione dei campi magnetici sono risultate molto elevate.
Le correlazioni fra apparizioni di fantasmi e variazioni dei campi magnetici suggerirebbe che queste ultime abbiano una grande influenza sulla fisiologia umana. Dello stesso parere è Michael Persinger, docente di neuroscienze alla Laurentian University of Sudbory, in Canada ⁴; secondo lui, facendo attraversare il cervello da campi magnetici di debole intensità, alcuni avrebbero la sensazione di essere sospesi, altri sperimenterebbero un flusso di immagini altri ancora percepirebbero la presenza di una forza invisibile. I fantasmi non sarebbero quindi presenze che tornano, ma sarebbero già dentro di noi!

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Il segreto delle sorelle Fox ⁵

La nascita dello spiritualismo moderno viene fatta risalire al 1848 con le sorelle Kate e Maggie Fox, due sorelle che vivevano in una fattoria nello Stato di New York. La gente del posto era affascinata da uno strano e singolare fenomeno che si verificava solo in loro presenza: colpi misteriosi che sembravano provenire dal nulla e che sembravano essere un codice di comunicazione segreto con gli spiriti. Forti di tanto interesse, le sorelle Fox fecero il giro del Paese, acquistando un'enorme fama come medium. L'interesse che suscitavano incoraggiò ad imitarne le pratiche anche altre persone che fino ad allora non avevano osato rendere pubbliche le loro presunte capacità: prese così il via una moda che dagli USA sarebbe presto dilagata in altri Paesi di lingua inglese. Il colpo di scena si verificò nel 1888 quando, in un teatro newyorkese, le due sorelle rivelarono di aver fatto ricorso a un imbroglio. Spiegarono che i famosi colpi secchi li producevano loro stesse facendo schioccare le articolazioni dei piedi, abilità che avevano coltivato fin da piccole.
Questa confessione non smorzò comunque l'entusiasmo di chi credeva negli spiriti.

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Bibliografia
1 Come i fantasmi sono cambiati nel tempo
2 L'articolo di MacDougall sull'American Medicine nel 1907
3 "Belief in the paranormal and suggestion in the seance room. British Journal of Psychology" di Richard Wiseman &Co.
4 L'esperimento condotto da Michael Persinger
5 Le sorelle Fox: le origini dello spiritualismo

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