Hai ragione, è una razza in via d'estinzione. Sono cresciuta con due genitori antitetici: mio padre è il panda della situazione, mia madre quella che cade nel panico appena la lavatrice mostra una lucina rossa o la lampadina della cappa non si accende. Non perché sia un'incapace, solo perché ha un atteggiamento mentale che fa ricadere le responsabilità da "tuttofare" su mio padre, in automatico. Con mio papà ho ristrutturato appartamenti, tirato su pareti a piombo, costruito mobili e modellini, riparato elettrodomestici; ho giocato, da bambina, a fare l'elettricista e l'idraulico. Mio papà mi ha trasformato in mezzo panda (dico mezzo, perché in alcuni ambiti ho ereditato l'atteggiamento di mia madre; ad esempio, se si dovesse rompere qualcosa della mia auto, apriti cielo, non so neanche come sostituire una ruota, posso sperare nella compassione di qualche passante, ahaha!). In ogni caso, questa mia indole da riparatore seriale mi fa confermare questa tua impressione, che i tuttofare si stiano lentamente estinguendo.

La società di oggi ci spinge a buttare via il vecchio, ma si parla proprio di tutto, dal cibo ai vestiti, per poi arrivare ai prodotti tecnologici, all'arredamento, ecc. L'obsolescenza è addirittura programmata, dopo una certa quantità di tempo i prodotti muoiono perché è scritto da qualche parte nel loro cuore tecnologico. E noi, semplicemente, per pigrizia, disattenzione, menefreghismo, accettiamo il tutto e lo consideriamo normale.

Basterebbe davvero poco, per recuperare ciò che abitualmente buttiamo. Basterebbe pensare. Ma il pensiero costa fatica, occorre sforzarsi di immaginare soluzioni creative a problemi ignoti.
Ovvio, se serve un esperto, non ci si può improvvisare (come nel caso dell'automobile, se si rompe qualcosa io non so dove mettere le mani), ma ci si può sforzare, almeno, di provare, di indagare.
Per quanto riguarda i cellulari e i prodotti tecnologici da sfoggiare, quello è anche un problema culturale più vasto, perché l'ostentazione prevede che tu abbia l'ultimo modello, non quello vecchio, per essere cool. Per questo, ogni scusa è buona per sostituire il vecchio col nuovo.

Tempo fa', parlo di dieci anni fa', quando ero una fresca ventenne, dicevo che il problema era della società, di questa cosa estranea e più grande di me, separata da me; oggi, da trentenne, dico che il problema è anche mio, perché son arrivata ad un'età in cui la responsabilità dell'educazione è passata nelle mie mani. Se le generazioni di domani non saranno in grado di ospitare dei panda sarà anche colpa mia...

Nella vita non si smette mai di imparare! Io imparo nuove cose ogni giorno, a volte combino disastri e a volte trovo soluzioni. Ma mi diverto, nel frattempo. Forse dovremmo ritrovare proprio questo gusto di divertirci, esplorando nuove possibilità, trovando opportunità dove gli altri vedono solo problemi.

Un ottimo spunto di riflessione ;)