LA CABALA E I SUOI SEGRETI - PARTE II

in #ita6 years ago (edited)

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La cabala è una delle forme di misticismo più diffuse, secondo i suoi seguaci la comprensione degli antichi testi svelerà la risposta ai grandi misteri della vita. Nel XXI secolo celebrità come Madonna e Britney Spears si sono interessati ad una moderna interpretazione di questa dottrina, tuttavia la sua diffusione ha scatenato molte polemiche. I suoi adepti ammoniscono che questa pratica Mistica nasconde dei pericoli, nel corso dei secoli gli iniziati hanno criptato i loro scritti per proteggerne i segreti. Quanti livelli di comprensione contiene sono probabilmente infiniti, per questo più cerchiamo di capire il significato degli antichi testi e del passato, più l'aspetto mistico ne rende difficile la comprensione.
A Babilonia all'inizio del sesto secolo avanti Cristo un giovane israelita di nome Ezechiele ha una visione: "Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione una grande nube e un turbinio di fuoco splendeva tutto intorno e in mezzo un trono e su questo trono una figura dalle sembianze umane". Ezechiele è convinto di aver visto il paradiso e Dio seduto sul trono. Questa visione affascina un gruppo di mistici ebrei,sperano che un giorno possano contemplare Dio e diventare un tutt'uno con la divinità. Gli ebrei che aspirano a un'esperienza Mistica cercano di rivivere l'esperienza di Ezechiele che diventa così prima della nascita della cabala, il modello per la crescita mistica di ogni ebreo. Nel secondo secolo dopo Cristo l'impero romano domina il territorio dell'odierno Israele gli ebrei che manifestano apertamente la loro fede, vengono uccisi oppure esiliati. Per cercare di comprendere la volontà Divina, si rifugiano nel misticismo. Il rabbino Shimon Bar Yohai e tra loro che cercano queste risposte. Il rabbino Shimon era un grande sostenitore di Israele e pensava che il popolo ebraico avesse un rapporto speciale con Dio. Shimon fu costretto a fuggire perché doveva essere giustiziato a causa delle sue idee anti romane, secondo i testi ebraici, il rabbino Shimon Bar Yohai si nasconde per 13 anni in una caverna a Pekin in Israele. Guidato dalla Torah e dalle Sacre Scritture Medita su Dio e sull'universo. Oggi si può visitare la tomba del rabbino che risiede sulla montagna più alta, nella Gallilea Meroon, è la seconda al muro del pianto in numero di visitatori ebrei che vengono a pregare per ottenere la benedizione.

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Grazie ai suoi metodi e alle sue pratiche devote, diventa una delle figure principali nella storia della cabala, come lui anche altri gruppi di mistici ebrei cominciano a sentire l'esigenza di una più profonda comprensione di Dio. I mistici ebrei volevano andare nel luogo in cui si trovava Dio fare una qualche sorta di esperienza del Divino, usavano tecniche di meditazione che li inducevano in una profonda Trance ipnotica. Le loro attività erano segrete, i mistici ritenevano che queste pratiche erano troppo pericolose per la gente comune. Antiche leggende narrano di principianti impazziti o addirittura morti, perché impreparati ad affrontare le potenti energie spirituali che avevano sprigionato. Dicevano: "Se non sei abbastanza umile e puro di cuore Dio potrebbe non accettarti e non permetterti di intraprendere quel viaggio". Con la meditazione i mistici credono di aver ottenuto la stessa visione di Dio sperimentata dal profeta Ezechiele. Nella loro visione la via per il paradiso è scandita da una serie di porte, l'iniziato deve attraversarle tutte per contemplare Dio ma le porte sono sorvegliate da angeli minacciosi che tengono lontani gli indegni, per proseguire il suo cammino l'iniziato deve imparare i difficili nomi degli Angeli e ripeterli un dato numero di volte. I mistici indossavano degli amuleti che li proteggevano dal potere degli Angeli, se riuscivano ad attraversare tutte le porte ed accedere alla sala del trono, allora avrebbero avuto la visione di Dio ed appreso i segreti.

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Per gli iniziati questi segreti sono il mezzo per approfondire la conoscenza di Dio. E' in questo periodo che alcuni mistici espongono una teoria sbalorditiva, in uno dei testi fondamentali della cabala, il Sefer Yetzirah, un libro della creazione che descrive come Dio ha creato il mondo utilizzando le 22 lettere dell'alfabeto ebraico. Dio disse: " Sia luce e luce fu ". La parola di Dio è stata l'artefice della creazione, Dio parlava in ebraico ovviamente quindi le 22 lettere dell'alfabeto ebraico formano l'alfabeto della creazione. Il Sefer Yetzirah spiega come Dio ha creato il mondo in modo più dettagliato di quanto si legge nel libro della Genesi, si basa sull'idea che Dio per la creazione abbia utilizzato il linguaggio ma non tanto le parole quanto le singole lettere, ad esempio le tre lettere Alef-Beit-Nun formano la parola "Oban" che significa pietre, dall'unione di queste lettere fu generata una pietra. Allo stesso modo hanno preso la forma tutte le cose dell'universo, dall'Unione di Lettere e numeri. Secondo i rabbini gli insegnamenti contenuti nel Sefer Yetzirah sono troppo potenti per la gente comune, per questa ragione ne controllano la diffusione. Per secoli questi insegnamenti saranno privilegio solo di pochi iniziati. Nel XI secolo quando i crociati contendono agli arabi il predominio sulla Terra Santa si scatena un'ondata di persecuzioni antisemite. Costretti dalle torture e dalle esecuzioni ad emigrare verso l'Europa e il Medio Oriente gli ebrei portano con se le loro tradizioni segrete. Nel XIII secolo le dottrine mistiche si sono ormai diffuse nelle comunità ebraiche in Francia Germania Spagna. D'ora in poi questo insegnamento verrà definito "Cabala" che significa "Ricezione". Stiamo parlando di un piccolo gruppo di maestri ebrei e di persone spiritualmente sensibili che partendo dalle antiche tradizioni sviluppano nuove tecniche di meditazione e rielaborano il concetto di Dio in modi sorprendenti.
Nel 1280 si verifica uno degli eventi più significativi nella storia della Cabala un rabbino spagnolo afferma di aver scoperto un testo misterioso,Diventerà il libro più importante della corrente cabalistica "Lo Zohar" il libro dello Splendore .È il capolavoro della cabala che espone idee davvero radicali e sbalorditive scritto per lo più in aramaico le sue pagine contengono un linguaggio simbolico mistico erotico. Al risveglio in basso corrisponde un analogo stato in alto, maschio e femmina si uniscono, i desideri trionfano, le parole sono benedette e ovunque è gioia. Purtroppo l'autore rimane ancora oggi sconosciuto, alcuni ritengono che il vero autore sia il rabbino Simeon Bar Yohai che lo avrebbe scritto, nel secondo secolo per ispirazione divina quando viveva nella caverna. Altri pensano invece che lo Zohar sia stato scritto 1000 anni più tardi da un cabalista spagnolo oppure da un gruppo di rabbini. Il modo in cui è stato scritto fa pensare che l'autore non conoscesse bene l'aramaico e stranamente nello Zohar si trovano anche parole In portoghese medievale e spagnolo, è proprio questo il problema che gli studiosi affrontano da due secoli, scoprire l'autore e il modo in cui è stato scritto. Ma il mistero più grande dello Zohar è nascosto nel suo contenuto mistico. È molto difficile decifrarlo ma il suo fascino è proprio questo, è come un meraviglioso gioco fatto di enigmi e rivelazioni. Comprendere questi complicati passaggi può rivelare una profonda conoscenza di Dio e del suo rapporto con l'uomo. Secondo lo Zohar la Bibbia contiene un codice segreto, tutto ciò che viene narrato nello Zohar non parla solo di quello che accade sulla terra ma anche della natura interiore di Dio. I cabalisti sono convinti che decifrando lo Zohar si potranno svelare i misteri del mondo terreno e di quello Celeste magari con una sorprendente rivelazione sul corpo di Dio e la sessualità.
Nel tredicesimo secolo la cabala è ormai diffusa in Europa e nel Medio Oriente. Nonostante il numero crescente di ebrei che si dedica questa dottrina i suoi segreti rimangono nascosti. Da allora gli studiosi cercano di svelarne i misteri. In California Daniel C. Matt studia una copia dello Zohar, il manoscritto più venerato e misterioso della cabala. I suoi studi si concentrano sulle versioni e i commentari in aramaico, ebraico, inglese e francese provenienti dalle biblioteche di tutto il mondo, spera di portare a termine la traduzione inglese dello Zohar basata sui testi originali in aramaico, cioè il tentativo più recente di capire il significato di un libro che da 700 anni confonde gli studiosi. In un intervista Mr Daniel Matt afferma: "Il mio obiettivo è rendere lo Zohar comprensibile a un lettore contemporaneo non semplicemente svelare il mistero e l'ermetismo in esso contenuti". Lo Zohar è il testo ebraico più difficile da tradurre. La maggior parte delle sue 2000 pagine è scritta in aramaico, un'antica lingua utilizzata probabilmente per rendere più difficile la traduzione. In apparenza lo Zohar è il racconto del viaggio intrapreso attraverso lo Stato di Israele da un gruppo di rabbini e da Simeon Bar Yohai che vagabondavano nella Galilea, condividendo i loro segreti insegnamenti a volte imbattendosi in strani personaggi. Per i cabalisti contiene informazioni che spiegano i significati nascosti della Torah e delle scritture ebraiche. Riesaminando la Genesi se ne possono trovare molti esempi, lo Zohar stravolge la storia di Adamo ed Eva per tradizione espulsi da Dio dal Giardino dell'Eden, al contrario fornisce una rivoluzionaria interpretazione secondo la quale è Dio a prendere ordini dall'uomo. Lo zohar pone una domanda radicale: chi è che è stato cacciato dall'Eden? Lo Zohar spiega che è stato Adamo a cacciare Dio, è come se fossimo ancora nel giardino ma senza capire perché abbiamo cacciato Dio, abbiamo perso il contatto con la dimensione spirituale e la sfida per riconquistare la consapevolezza e l'intimità con il divino. Le parole dello Zohar sembrano sempre più ermetiche ai cabalisti che ne studiano il significato, contiene un linguaggio simbolico molto ricco. È un mezzo utilizzato deliberatamente per assicurarsi che lo Zohar rimanesse accessibile a pochi. Probabilmente chi lo ha scritto pensava che solo chi era spiritualmente predisposto fosse in grado di comprenderlo. Ma l'aspetto simbolico più importante che è contenuto nello Zohar è rappresentato dalle 10 emanazioni di Dio le Dieci Sefirot. Una èopolare interpretazione le rappresenta come una mappa del corpo di Dio, i cabalisti credono che riuscendo a capire la l'anatomia divina possano imparare come funziona il suo potere. Queste antiche raffigurazioni rivelano che il corpo di Dio è simile a quello umano.

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In alto è simboleggiata la testa dove risiedono la corona, la sapienza e l'intelligenza, sotto divisi simmetricamente ci sono gli organi e gli arti che rappresentano amore, rigori, bellezza, eternità e splendore. La parte inferiore del diagramma a carattere sessuale. La nona parte il fondamento rappresenta l'organo sessuale maschile, la forza procreatrice dell'universo ma secondo le Sefirot. Dio ha anche una componente femminile. l'elemento finale indica la parte femminile di Dio un'idea che sfida la vecchia concezione che Dio sia un uomo. Per la prima volta troviamo che la metà femminile di Dio è considerata Divina, è una parte della divinità, L'obiettivo del sistema delle Sefirot è unificare la parte maschile e femminile di Dio. Nello Zohar questa unione viene raffigurata come un'unione sessuale vera e propria all'interno della divinità. Questa è la cosa straordinaria dello Zohar quella che lo rende così affascinante,Iil complicato sistema conferma l'insegnamento cabalistico secondo il quale l'uomo influenza Dio.
Gli studiosi dello Zohar ritengono che le azioni umane realizzino l'integrazione delle componenti maschile e femminile di Dio. Come si realizza l'unione delle due metà divine vivendo seguendo la morale amando il nostro prossimo, aiutando i poveri,
osservando il Sabbath, seguendo rituali e regole sociali l'uomo, realizza l'unione delle due metà di Dio, potremmo dire che in questo modo rivitalizziamo il potenziale divino nel mondo, l'idea che Dio sia influenzato dall'uomo stride con l'immagine tradizionale di un Dio sovrano onnipotente.
L'idea straordinaria dei cabalisti è che noi siamo in grado di nutrire, influenzare e interessare Dio con le nostre buone azioni. Siamo capaci di influenzare l'opinione Divina nei nostri riguardi in modo che la grazia di Dio scenda sulla terra in un flusso costante ma in questa relazione i peccati dell'uomo creano squilibrio. I peccati degli uomini, la condotta amorale, la cattiveria umana in un certo senso autorizzano la diffusione del male cosmico o comunque disturbano l'armonia divina stimolando il male nell'universo. Un'altra delle idee rivoluzionarie codificate nello Zohar sostiene che anche il più insignificante versetto delle scritture ebraiche può rivelare i pensieri e le azioni di Dio.

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I protagonisti dello Zohar leggono la Bibbia ma non la considerano solo una storia dell'essere umano e di quello che gli accade perché ne approfondiscono l'aspetto mistico; per loro è una storia della vita interiore di Dio. Secondo lo Zohar i personaggi della Bibbia sono metafore dei pensieri e delle azioni di Dio, la bontà è una caratteristica associata ad Abramo e alla Bibbia, così quando parliamo delle azioni di Abramo generalmente intendiamo riferirci al ruolo della bontà nel mondo. Lo Zohar ricerca significati nascosti anche negli avvenimenti biblici, secondo la cabala il diluvio sta avvenendo ora , "Se non sai che il diluvio è ancora in atto affogherai senza rendertene conto ". Molti dei simboli di caos e distruzione della Bibbia vengono visti non come passati ma come ancora in evoluzione.
Nel tredicesimo secolo mentre i mistici continuano a esplorare i segreti dello Zohar, un cabalista spagnolo elabora un nuovo metodo per contemplare Dio, la tecnica di ** Abraham Abulafia** che prevede un'intensa meditazione e movimenti simili allo yoga. I suoi seguaci utilizzano specifici movimenti delle mani e della testa per concentrarsi sui caratteri della Bibbia. In origine si credeva che Dio avesse vari nomi e che questi nomi avessero un potere, trasformando i sostantivi e i verbi ebraici In nomi divini. Abulafia voleva ottenere una lettura della Bibbia che parlasse esclusivamente di Dio, uno dei nomi divini che Abulafia usa è formato da 72 caratteri ripresi da 3 versetti dell'Esodo. Combinando le lettere dei versetti secondo le istruzioni di Abulafia i seguaci ne ricavano uno dei nomi segreti di Dio, meditando profondamente su queste lettere Abulafia ritiene di poter fondere la mente umana con quella divina. Alcuni cabalisti sostengono che anche Mosè abbia meditato su questo nome prima di attraversare il Mar Rosso.

Al culmine dell'Inquisizione spagnola il Re Ferdinando e la regina Isabella stabiliscono che tutti gli ebrei che non si convertono al cristianesimo saranno espulsi.

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Nel 1492 più di 100000 ebrei lasciano la Spagna, ancora una volta una persecuzione religiosa condiziona la diffusione delle dottrine della cabala. Molti cabalisti con le loro tecniche per evocare la venuta del Messia. Nel 1492 l'inquisizione spagnola costringe centinaia di migliaia di ebrei all'esilio e molti di loro vanno in Terra Santa. Alcuni mistici ebrei conosciuti come cabalisti si stabiliscono in Galilea. Molti cabalisti erano attratti dalla Galilea in parte perché era il luogo dove il rabbino Simeon Ben Yohai aveva vissuto.
Cinque secoli fa i cabalisti credevano che un giorno il messia avrebbe percorso la galilea e proprio quelle strade di quella città dove si erano trasferiti. Secondo le scritture quando il Messia arriverà la Galilea sarà il primo posto in cui apparirà ancora prima che a Gerusalemme. È come se volessero essere i primi ad incontrarlo.
Lo Zohar, Il mistico testo, insegna che il potere di Dio viene accresciuto dalle buone azioni degli uomini. Partendo da questo presupposto i cabalisti sperano che una vita di santità possa avvicinare l'avvento del Messia, per questo cercano di creare una comunità religiosa perfetta. Pensavano che l'uomo dovesse aiutare Dio a far arrivare il Messia e per questo dovevano avere un cuore puro. Si alzavano a mezzanotte per recitare le preghiere e poi di nuovo all'alba per pregare al sorgere del sole.
I maestri di Safed (città santa in galilea) incoraggiano i discepoli a impegnarsi in profonde meditazioni a osservare il digiuno e la Torah. Il maestro più famoso è il rabbino Isaac Luria di Gerusalemme. Quando nel 1570 arriva a Safed per impartire i suoi insegnamenti è ritenuto uno degli uomini più saggi del secolo. Da giovane ha vissuto molti anni in isolamento in Egitto vicino al Cairo qui, secondo alcuni cabalisti, Luria ha studiato lo Zohar e ha avuto visioni di angeli e profeti. Utilizzava lo Zohar come una sorta di mantra prendeva alcuni passaggi del libro e li ripeteva fino a quando non li aveva assimilati profondamente dentro di sé; in questo stato di trance Luria acquisisce capacità straordinarie, capiva tutto di una persona solo guardando la sua fronte, forse un po' come la lettura della mano. Era un guaritore, era in grado di conoscere le vite passate delle persone e di capire cosa non andava. Secondo Luria la vita precedente di una persona può fornire la spiegazione ai suoi problemi del presente. Ha una sua teoria della reincarnazione secondo cui le radici spirituali di ogni individuo risalgono ai discendenti di Adamo ed Eva. Discendiamo da Caino e Abele oppure dai tre figli di Noè, Sem Cam e Jafet ? Ci sono quindi almeno 5 radici spirituali fondamentali se non di più che determinano la nostra natura sostanziale sostenuti da Luria, molti cabalisti ricercano i legami con il loro passato. Le sepolture nella località di Safed hanno un ruolo importante per coloro che cercano le tombe delle loro precedenti incarnazioni. Lasciavano che l'anima del defunto entrasse dentro di loro per poi parlare con la sua voce.
Ancora oggi questi siti sono meta di pellegrinaggi e riti funebri. Gli iniziati visitano ancora la tomba del rabbino Shimon Ben Yohai.
Alcuni praticano gli insegnamenti di Luria come una diversa teoria della creazione, è il contributo più importante che lui ha dato alla cabala. Il mondo esiste solo perché Dio ha bisogno di qualcuno con cui avere dei rapporti. Il che implica che Dio ha bisogno di amore e di relazioni. Luria spiegava che il primo atto della creazione fu un processo di contrazione. Secondo lui Dio si contrasse intorno al proprio punto centrale al fine di creare un vuoto. Per Luria è il vuoto lo spazio in cui Dio crea il mondo. Nel vuoto mette dei contenitori e li riempie con la luce divina poi manda in frantumi molti di quei contenitori e in questo caso la creazione del mondo e la distruzione sono legate. Non c'è creazione senza distruzione secondo Luria; alcune scintille cadono sulla terra, tutte le cose create da Dio contengono una di queste scintille divine. Luria crede che l'uomo con le buone azioni possa ricongiungere i frammenti di linea a Dio e le nostre azioni possono riparare il mondo superiore e quando tutte le scintille si ricongiungeranno avverrà la redenzione.Nel 1572 Luria muore di peste molti cabalisti temono che sia la punizione Divina per aver rivelato segreti proibiti è un duro colpo all'aspettativa di redenzione, da questo momento comincia la decadenza di Safed che continuerà solo fino alla fine del secolo.
L'invenzione della stampa consente un'ampia diffusione delle dottrine cabalistiche, già al tempo della morte di Luria circolano copie rilegate dello Zohar e di altri manoscritti. La cabala sta uscendo dalla clandestinità, nel XVI secolo i suoi insegnamenti mistici sono diffusi in quasi tutto il mondo ebraico. Si trovano seguaci perfino in Europa Nord Africa e Medio Oriente. Nei secoli successivi le dottrine della cabala si diffondono come un fuoco sacro ma in mani sbagliate gli effetti potrebbero essere disastrose.
Il sedicesimo secolo è caratterizzato dalla grande diffusione del misticismo ebraico: la Cabala che si sviluppa con la traduzione in latino dello Zohar e di altri testi mistici.
I filosofi cristiani sono attratti dalla Cabala e credono che possa aiutarli a risolvere i misteri della loro fede, sono molto attratti dalla cabala soprattutto quando si rendono conto che lo Zohar è stato scritto più o meno al tempo di Gesù. Suppongono quindi che al tempo di Cristo esistesse una corrente pura e incontaminata del giudaismo che seguiva le verità della cristianità. Questa convinzione getta le basi della cosiddetta Cabala Cristiana alcuni pensatori del rinascimento utilizzano la cabala per comprender il pensiero di Pitagora e Platone le cui filosofie rispecchiano alcuni aspetti del misticismo giudaico. Alcuni studiosi ritengono che Il filosofo Gottfried Leibniz (che scoprì il calcolo infinitesimale) e perfino Newton abbiano studiato le teorie della cabala. Non possiamo dire che la scienza moderna è basata sulla Cabala ma certamente coloro che hanno creato la scienza e la filosofia moderna avevano interesse per la cabala. Nel frattempo la cabala diventa l'oggetto degli studi di due uomini che senza volerlo danno luogo a una delle peggiori catastrofi della sua storia.

Sabbatai Zevi nasce nel 1626 a Izmir in Turchia.

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Soffre di incubi ricorrenti in cui sogna attacchi demoniaci. Ricorre allo Zohar per cercare le risposte. Era un giovane dotato ma con molti problemi, all'età di 40 anni entrò in crisi. Gli studiosi oggi pensano che sia stato l'alternarsi di stati di profonda depressione a stati di euforia maniacale. Sabbatai Zevi raggiunge il culmine quando simula un finto matrimonio tra se stesso e un rotolo della Torah. Era la natura stessa del suo dolore che lo portava a violare periodicamente il pubblicamente i comandamenti, cosa che lo portava ad essere espulso dalla comunità e bandito da numerose comunità ebraiche dell'impero ottomano. Zevi si trasferisce a Gerusalemme dove vaga per le strade Intonando canti cabalistici. Nel 1665 incontra Nathan di Gaza un giovane studioso della cabala. Trascorrono molto tempo insieme girovagando nel territorio di Israele Nathan si convince che Zevi sia il messia. Nathan proclama la venuta del Messia, la notizia si diffonde di Sinagoga in Sinagoga in tutto l'impero Ottomano e in Europa. Nel 1666 tutto il mondo ebraico è sedotto dalla notizia dell'arrivo del Messia. Zevi era un maniaco depressivo ma molto carismatico, quindi erano in tanti a seguirlo alcuni pensarono che i tempi erano maturi e che era proprio quello che stavano aspettando .All'inizio del 1666 Zevi viene arrestato dai soldati ottomani e condotto in Turchia al cospetto del sultano, il sultano lo condanna a morte per aver provocato una frenesia collettiva, Il sultano turco gli fece un'offerta o si convertiva all'Islam o sarebbe stato decapitato ma se lui era il Messia sarebbe stato in grado di riattaccarsi la testa. Se Sabbatai Zevi avesse scelto Il martirio, avrebbe potuto creare un altro fenomeno come quello di Gesù, ecco un Messia che muore per la sua fede. Invece Zevi scelse la via più facile e si convertì all'islam. Seguendo l'esempio di Zevi alcuni suoi seguaci si convertono all'Islam ma per la maggior parte degli Ebrei fu un oltraggio quindi accusarono i cabalisti di eresia e la cabala di averli sviati dal loro cammino.
L'effetto principale fu che la gente si convinse che il misticismo era una cosa negativa pericolosa che portava una serie di terribili conseguenze. E allora che vengono imposte restrizioni estremamente severi alla diffusione della cabala e al numero di coloro che potevano accedere allo studio delle sue dottrine. Nell'Europa dell'est alcuni circoli cabalistici continuano a prosperare, tra questi anche il gruppo che dà origine al Movimento Assidico (moderno Chassidismo). A capo di questa corrente mistica che si sviluppa all'inizio del XVIII secolo è un rabbino detto il Baal Shem Tov (o Maestro del nome di Dio - o Signore del buon nome). Il Baal Shem Tov, unifica vari circoli mistici che operano in segreto mentre i primi insegnamenti della cabala sono privilegio di pochi; il Movimento Assidico riprende alcuni aspetti e li rende comprensibili alla gente comune. Contrario alle antiche pratiche meditative, Il movimento pone l'accento sulla celebrazione di Dio nella vita quotidiana, inoltre incoraggia una diffusione maggiore delle teorie della Cabala. Il movimento è permeato da un impulso democratico, tutti possono servire Dio ed essere amati se sono capaci di trovare la scintilla Divina. L'idea delle scintille Divine che nasce con la cabala diventa ora una tecnica per ricercare Dio nel mondo.
Nel diciannovesimo secolo mentre la maggioranza del popolo ebraico evita il misticismo i membri della corrente del Chassidismo preservano le tradizioni della cabal. Oggi nella città degli angeli la cabala ha assunto un nuovo volto. Gli studiosi pensano che stia accadendo quello che gli antichi iniziati temevano di più e che gli insegnamenti della cabala raggiungessero persone spiritualmente impreparate.
Alla fine del 1600 la cabala raggiunge una diffusa popolarità ma quando un falso Messia è associato alle dottrine mistiche i cabalisti dell'Europa e del Medio Oriente vengono emarginati. Nei 250 anni successivi la cabala rimane nell'ombra fino al 1930 quando Gershom Scholem, uno storico tedesco, riscopri la tradizione Mistica del giudaismo. Ha viaggiato molti anni per consultare le biblioteche di tutta Europa, per catalogare e leggere questi manoscritti, alcuni dei quali erano rimasti chiusi per decenni o addirittura per secoli. Si può dire che ha fatto conoscere questo materiale al mondo occidentale. Quando il terrore seminato da Hitler si diffonde in tutta l'Europa gli ebrei cercano una spiegazione alle persecuzioni, alle torture e alla morte che il loro popolo sta affrontando. L'olocausto conferma tragicamente la teoria della cabala secondo la quale le azioni malvagie sconvolgono l'equilibrio dell'universo. Gli oltre 6 milioni di ebrei uccisi rappresentano uno dei momenti più oscuri della storia del mondo. Eppure gli ebrei e i cabalisti credono che il mondo possa ancora essere guarito. Il misticismo può fornire le risposte ed essere di aiuto nei momenti di crisi di sofferenza quando c'è più bisogno di ordine di comprensione e di realizzazione.
Negli anni 60 la controcultura americana ricerca nuovi approcci alla religione, Philip Berg, un rabbino di New York, è tra coloro che cercano nuove vie. Alla fine degli anni 60 durante un viaggio in Israele Berg conosce la cabala e si dedica allo studio delle antiche pratiche con l'obbiettivo di diffondere la cabala tra le masse. Elabora le dottrine in modo che anche chi non conosce i testi cabalistici e non sa molto di ebraismo, possa capire queste teorie ed applicarle nella vita della gente comune. L'interpretazione di Berg si diffonde rapidamente. All'inizio degli anni 70 apre il primo Kabbalah Centera Tel Aviv e durante gli anni 80 Berg e la sua famiglia costruiscono un impero con sede a Los Angeles, basato sulla diffusione della cabala. Oggi il Cabala Center che ha milioni di seguaci e opera in quasi 100 città, rappresenta la più grande organizzazione cabalistica del mondo. Nella sede di Los Angeles la cabala attrae molte celebrità alla ricerca di una dimensione spirituale e i due figli di Berg portano avanti l'idea che oggi diversamente dal passato, la cabala è aperta a tutti.
Tutti hanno la possibilità di studiare la cabala senza distinzione alcuna di razza sesso e religione, emoziona molto l'idea di rendere questa antica saggezza negata alle masse per molto tempo, accessibile, comprensibile e reale, consentendo l'accesso a chiunque. Il Cabala Center si espone ad aspre critiche però ci sono molti divi di Hollywood che sposano la causa della cabala anche se molti di loro non sono ebrei e non osservano la legge ebraica; si dubita che vogliano studiare la vera Cabala, dicono cose come: " Ho trovato un nome sacro, ho trovato una pratica che ci trasmetterà Il potere della Kabbalah". Il kabbalah Center da risalto alle antiche pratiche come la meditazione sui 72 nomi di Dio e organizza pellegrinaggi in Israele nei Siti storici della cabala.
Nel 2004 come detto prima ha partecipato anche Madonna, il fatto che una pop star come Madonna adotti questa pratica significa che è un tipo di spiritualità pop che si adatta ai tempi moderni. Quello tra i Kabbalah Center e Madonna è davvero un incontro voluto dal cielo ed è di moda anche indossare oggetti che tengono lontano il male come un cordoncino rosso legato intorno al polso. La cabala concepita in questo modo tocca aspetti come quello degli amuleti che si possono toccare, leggere, sentire è concreta. Sono tutte cose che non fanno parte dell'aspetto teorico della cabala che per questo non colpisce. La nuova Cabala non viene studiata per comprendere l'universo e i suoi segreti ma per trovare un modo pratico per migliorare la vita di tutti i giorni.
Per migliaia di anni lo studio della cabala è stato un percorso mistico complesso è ancora oggi i suoi segreti non sono stati ancora svelati. È una dura lotta acquisire la conoscenza, chi la possiede la interpreta e né spiega il valore e significato al mondo moderno.
Gli insegnamenti della cabala riguardano la relazione tra l'uomo e Dio e gli studi sulla Cabala sono molto seri e profondi, sono sicuro che fra loro chi non è sincero prima o poi rinuncerà. Molti cabalisti sostengono che anche con una dedizione totale non è possibile scoprire tutti i significati nascosti della cabala, la cabala contiene così tanti livelli che una vita intera non basta per esplorarne l'intero mondo. Questa antica e mistica saggezza svelerà senza dubbio nuovi misteri al mondo moderno. Le persone sono sempre alla ricerca di nuove tecniche nuovi mezzi e percorsi verso la spiritualità molti pensano che finché ci sarà il genere umano, il misticismo non morirà. È qualcosa di molto antico ma allo stesso tempo anche attuale è immediato ed è per questo che la cabala è così attraente, perché può essere antica ma anche moderna, la cabala cerca di dare delle risposte alle domande che l'uomo si pone da sempre sul perché siamo qui e sulla natura di Dio.

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Dunque, letto tutto e confermo quanto detto prima.
Davvero un lavoro pieno di contenuto interessante, questa volta.
Forse talmente lungo, che sarebbe stata una buona idea dividerlo in due o anche tre puntate.
Certo, come ho detto con il commento precedente, ti consiglio caldamente di rivedere la forma e l'impaginazione dei tuoi scritti.

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È incoraggiante leggere commenti così belli come i tuoi, Ti ringrazio per i consigli cercherò di impegnarmi anche sulla forma la prossima volta.

Wow bello lungo😅... Adesso mi metto a leggerlo... Ti anticipo già una cosa (consiglio) per il futuro: se citi qualcuno o qualcosa, davanti alla frase devi inserire questo simbolo >
Se non lo fai, i sistemi di controllo automatici riconoscono quella frase come plagio.
Il che non è bello.
Ho visto che nel testo ci sono 3 righe copiate paro paro da un sito web, adesso non ricordo quale. Anche in quel caso, devi citare con il simbolo >
Inoltre cura un po' di più l'italiano, perché la forma è importante (Ho già dato una rapida occhiata).
Ora mi metto a rileggere tutto con attenzione al contenuto, ma questa volta non ho dubbi che sia di prima qualità 😉

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