Trenta novembre, abolizione della pena di morte in Toscana!

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Oggi in Toscana si festeggia un evento degno di nota.
Il trenta Novembre è la festa della Toscana, non una data scelta a caso ma una data con una importante rilevanza storica e sociale.
Una data che è una pietra miliare a mio parere nel progresso toscano e che mi rende orgogliosa di essere nata e cresciuta in questa regione.
Oggi in Toscana si celebra una legge che cambiò la vita di molti.
Si parla di vita non a caso, visto che la legge riguarda la fine di essa, la morte.
Il trenta Novembre 1786 il Granducato di Toscana abolisce la pena di morte.

Il Granducato venne creato dopo vari anni di governo Mediceo sul Ducato della Toscana, una volta che privi di eredi legittimi i medici non ebbero più potere sul ducato esso passò in mano ai Lorena.
Essi ne fecero un vero e proprio feudo del loro impero, godendosi e appropriandosi di molte proprietà medicee e di opere appartenenti alla famiglia Medici.
Con i Lorena viene modificato il diritto penale riguardo ai reati medievali.
Pietro Leopoldo ha pensieri di natura più liberale e meno medievale, trae consigli e spunti dalle più illustre menti illuministe.
Ispirandosi a Beccaria decide di abolire la tortura e la pena di morte ritenute metodi medievali e barbari.
Poco tempo dopo seguirà l' esempio toscano anche il Lombardo-Veneto, anche esso sotto dominio degli Asburgo/ Lorena.
L' editto venne firmato a Pisa con grande gioia per quelli che volevano abolire un diritto vecchio e obsoleto risalente ai primi del medioevo.

Nonostante il passo importante è giusto ricordare che la riforma ebbe vita breve, venne reintrodotta alcuni anni dopo in caso di reati molto gravi.
Ma questo non toglie l' importanza e la forza di un editto che voleva essere il primo passo verso importanti innovazioni e verso un pensiero meno brutale e cruento.