NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE

L'antico detto "non tutti i mali vengono per nuocere" sembra abbia una piccola dimostrazione anche nella scienza. Infatti si è scoperto che un famoso e temuto batterio intestinale, ovvero l'escherichia coli, può portare dei benefici all'organismo ospite, dimostrando un lato efficacemente buono per patologie come l'anemia. Pare che il nostro nemico batterio riesca ad aiutare le cellule a ricevere il ferro. Prima di andare a conoscere meglio lo studio fatto e capirne meglio i meccanismi, facciamo un veloce ma completo riassunto su questo batterio.

Escherichia Coli

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Autore: NIAID

L'escherichia coli è un batterio ed esistono svariate specie, di cui alcune nocive per il nostro organismo e altre innocue, tanto da essere presenti in gran numero nel nostro intestino ed importanti per una corretta digestione degli alimenti. Tra quelli "malvagi" ricordiamo l'E.Coli 0157:H7, l'E.Coli Enteroemorragico e l'E.Coli enteroossigenico. Questi possono essere introdotti nel corpo ingerendo carne di bestiame contaminato, tramite acqua infetta o anche a volte tramite i nostri cari amici animali domestici. Il batterio provoca nell'organismo ospite svariate situazioni di disagio che si manifestano usualmente a distanza di 48 ore dal contagio. Alcuni sintomi possono essere nausea, vomito, dolori intestinali, diarrea e febbre. Bisogna prestare molta attenzione quando l'E.Coli entra a contatto con i reni, in quanto provoca insufficienza renale ed infine morte. In caso di realistici allarmi di trasmissione è scontata l'urgenza di una visita dal medico.

Lo studio

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Lo studio è stato effettuato da un gruppo di scienziati della University of Colorado Boulder, diretti dal Professor Min Han, del Dipartimento di Biologia Molecolare, Cellulare e dello Sviluppo. Si è sempre pensato che il batterio rubasse il ferro alle cellule per nutrirsene, ma sembra che non sia proprio così; anzi sembra che l'E.Coli aiuti le cellule a prendere ferro tramite una molecola prodotta dal batterio che prende il nome di enterobactina. Il professor Han ha iniziato a dar valore alla sua tesi partendo da alcuni esperimenti utilizzando C. elegans, un nematode riccamente portatore del batterio. Quando questi nematodi erano cibati con E. coli geneticamente modificati appositamente per non riuscire nella produzione di enterobactina, questi piccoli vermi mostravano una crescita lenta con livelli di ferro molto più bassi del normale. Quando invece i C. elegans sono stati nutriti con il batterio normale e quindi produttore della enterobacterina, hanno iniziato a crescere normalmente con livelli di ferro ripristinati a valori normali. Dopodiché si è passati alla sperimentazione su cellule umane. Si è osservato che l'eterobactina svolgeva un'azione positiva verso le cellule, aiutandole ad aumentare i livelli di ferro. Il Professor Han ha dichiarato:

"Negli ultimi anni, abbiamo iniziato a renderci conto che molti microrganismi che popolano il tratto gastrointestinale umano sono buoni per noi, ma stiamo solo iniziando a scoprire esattamente quali benefici offrono e come. Questa nuova scoperta identifica un ruolo chiave di E. coli e cioè quello di aiutare le cellule ad assorbire il ferro. Mentre i batteri rendono questo composto scavatore di ferro per il proprio uso, la nostra ricerca suggerisce che i mammiferi - compresi gli umani - hanno imparato nel corso del tempo a dirottarlo a proprio vantaggio"

La produzione della enterobactina non è una scoperta di questi scienziati, ma se ne era a conoscenza già da molto tempo; unico problema è che era sempre stata associata ad una "ladra" di ferro. Infatti si pensava che il batterio rubasse il ferro alle cellule per appropriarsene per la sua crescita. Ora invece è stato notato che l'enterobactina si lega alla ATP sintasi dentro i mitocondri. Questo attira ferro quindi nella cellula.

Anemia

L'anemia va ad indicare una patologia in cui è presente un deficit, a volte grosso ed a volte meno, di globuli rossi nel sangue. Con la mancanza di questi piccoli ma essenziali corpuscoli, viene a diminuire la quantità di ossigeno trasportata ai vari organi richiedenti, creandosi così una situazione problematica. Una persona anemica è una persona che ad esempio è carente di vitamine (vitamina B12) o chi, quasi la maggior parte, è carente di ferro. La carenza di trasporto di ossigeno porta all'anemico svariati sintomi, come affaticamento, giramenti di testa, mani/piedi freddi. Il trattamento dell'anemia è affrontato con integratori o con l'arricchimento della dieta con alimenti ricchi di ferro e/o vitamine.

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Conclusioni

Una scoperta incredibile. Importante che la ricerca punti sempre verso il futuro. Ancora più sorprendente quando si scopre come poter tratte vantaggio da quello che si credeva solo una minaccia. Concludo questo post con un'ultima dichiarazione del Professor Han:

"In definitiva, crediamo che questa molecola abbia un grande potenziale per affrontare i disordini da carenza di ferro, che sono così prevalenti. Studi come il nostro dimostrano come gli animali ospiti traggano beneficio dalle attività dell'enorme numero di microbi nel loro intestino".

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fonti

• University of Colorado Boulder - The unexpected upside of E. coli
• Cell - Microbial Siderophore Enterobactin Promotes Mitochondrial Iron Uptake and Development of the Host via Interaction with ATP Synthase
• INRAN - Escherichia Coli
• Humanitas - Anemia