Meravigliarsi ancora [theneverendingcontest]

in #ita5 years ago (edited)

Alice era seduta a bordo della barca pronta per la sua prima immersione. Era molto emozionata, aveva atteso a lungo quel momento. Guardò Susanna che le fece il segno di vittoria con le dita.
Strinse la mano a Giovanni, il suo istruttore, per dirgli che era pronta.



Immagine CC0 creative commons


Qualche mese prima
Alice guardava il mare scuro. Grandi nubi grige all'orizzonte annunciavano l'imminente temporale. Già si sentiva l'aria fredda che correva, creando mulinelli di foglie secche che volavano via. Le lacrime di Alice si confusero con i primi goccioloni di pioggia che iniziarono a cadere formando grandi macchie nere sul pavimento della terrazza.
-Alice, che cosa fai qui? Presto, entriamo- suo fratello Tommaso la trascinò dentro giusto in tempo, prima che avesse inizio il diluvio universale.
Tommaso guardò dolcemente la sorella senza farsi notare. Sei mesi prima Alice era stata coinvolta in un grave incidente stradale e purtroppo aveva perso entrambe le gambe. Stava facendo tantissima riabilitazione ed era in attesa delle protesi che forse le avrebbero permesso di camminare di nuovo. Era una ragazza molto forte, ma si vedeva lontano un miglio che questa situazione la stava divorando dentro. All'inizio si era chiusa in se stessa, in un dolore inesprimibile, poi poco alla volta era tornato qualche sorriso sul suo volto e il desiderio di riprendere in mano le redini della propria vita.
Tommaso quell'estate l'aveva invitata a passare le vacanze con la sua famiglia in Sardegna, a Porto Torres. La zona era meravigliosa, rigogliosa, ricca di storia e di spiagge azzurre. Sperava che quel posto incantevole l'avrebbe tirata un po' su di morale, insieme alla presenza di Lara, la sua nipote preferita.
-Zia Alice, sai cosa mi ha detto la mia amica Susanna oggi?- chiese la piccola mentre erano a cena.
-Cosa?- chiese curiosa Alice.
-Che dovresti andare con lei all'Asinara a fare le immersioni. Ha detto che ieri ha visto un gruppo di persone con le gambe finte!- disse entusiasta Lara.
“Tombola” pensò Tommaso “adesso Alice si incazza!”.
E invece no: -Sai Lara? Penso che domani verrò alla spiaggia con voi. Mi aiuterai?-. La decisione di Alice di muoversi meravigliò tutti. Voleva scoprire qualcosa di più di questo gruppo “di persone con le gambe finte!”.
Il giorno seguente Lara le presentò Susanna. Alice fu sorpresa nel vedere che era una ragazzina down con un largo sorriso che, a modo suo, le raccontò della cooperativa sportiva “Lo sport è di tutti” che organizzava corsi di immersione subacquea per persone disabili di ogni tipo, anche senza gambe.
-Noi non siamo diverse, anche noi possiamo. Abbiamo solo bisogno di un aiutino- concluse Susanna seria. Poi si avvicinò ad Alice e le disse delle cose all'orecchio e tutte e due ridacchiavano facendo strani gesti. Fatto sta che alla fine della mattinata Alice chiese a suo fratello se poteva accompagnarla a questa cooperativa.
A Tommaso non sembrò vero, telefonò subito e prenotò una visita alla struttura per il giorno seguente. Vennero accolti dal signor Sergio che spiegò loro tutte le attività della cooperativa, il ruolo degli istruttori preparati per lavorare con persone disabili, la bellezza del mare sotto l'acqua, quella bellezza che non si può vedere se non si decide di entrare in un altro mondo, quello dei pesci!
Alice era affascinata, iniziò ad allenarsi in palestra e in piscina, imparò ad usare le bombole di ossigeno e tutti i segnali per comunicare sott'acqua.
Quando arrivarono le protesi chiese subito se poteva esserci una variante anche per l'uso delle pinne e ricominciò a nuotare prima che a camminare.



Immagine CC0 creative commons


Il grande giorno era arrivato. Alice strinse la mano di Giovanni per dirgli che era pronta e si affidò a lui per quella nuova avventura. Entrambi scivolaro nell'acqua e piano piano scesero fino al fondo del mare.
Il silenzio era assoluto, la luce dei riflessi del sole cambiava a ogni centimetro di profondità, i colori dei pesci erano bellissimi. Alice provò un inaspettato senso di pace laggiù, ma soprattutto una grande meraviglia: la capacità di stupirsi ancora, la possibilità di provare ancora emozioni così intense la commosse profondamente. Stava scoprendo un nuovo mondo dove le gambe avevano un'importanza relativa e la sua eccitazione non aveva precedenti.

In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 21 S1-P5-I1 – Contest di @spi-storychain

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Una storia semplice ma molto bella, dolce, diretta, positiva. Mi è piaciuta molto!

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Quanta dolcezza e quanta tristezza in questa storia. La luce della speranza per tante vite stroncate. Mi chiedo quanto la recente vicenda del giovane nuotatore a cui "hanno sparato per sbaglio" perdendo l'uso delle gambe abbia influito su questa trama. Mi auguro che anche lui non perda mai la speranza e torni a nuotare prima che a camminare godendo della bellezza della vita nonostante tutto.

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