Serial Top 100 all time [75 - 71]

in #ita5 years ago

Serial  Top

Posizioni da #75 a #71


    Una cinquina molto americana  

Quelle viste finora sono state tutte serie importanti ma molto di riscaldamento. A partire da oggi probabilmente si inizia a fare sul serio ma è dalla posizione 60 in poi che inizieranno i fuochi d'artificio.
Metteteci inoltre che serie stratosferiche che hanno debuttato quest'estate come Castle Rock e Sharp Objects non ci saranno per questioni di sovrapposizione temporale con la stesura di questa classifica e che altre molto belle mancheranno perchè purtroppo non ancora viste dal sottoscritto e capirete la portata del fenomeno televisivo di questi anni.
La cinquina di oggi sarà molto americana e presto capirete perchè.
Ecco i titoli!


Forse, dopotutto, l’America non è mai stata scoperta.

Da parte mia direi che è stata semplicemente notata.


#75 - Dark (Netflix)

Se qualche anno fa mi avessero detto che sarei stato rapito da una serie tv tedesca non solo non ci avrei creduto ma avrei condito l'incredulità con una risata alla Joker.

Fatto sta che nel 2017 Netflix (sempre lei) fa il suo esordio nella fredda Germania dell'austerità portando sul piccolo schermo una serie Sci-fi dal titolo Dark.

Fu subito amore.

E come potrebbe non esserlo.

La serie è talmente affascinante, unica e al tempo stesso furba da riuscire a sembrare contemporaneamente originale e citazionista.

Una serie che nella pace e tranquillità di una cittadina nel cuore della Germania ambienta una storia misteriosa come Lost, fantascientifica come Ritorno al futuro e intima come solo le grandi serie sanno essere.

Quando si gioca sui viaggi nel tempo il rischio è quello di cadere nel gia visto o nel ridicolo.

Dark riesce a non commettere questi errori rendendo la prima stagione un viaggio intrigante e sfavillante nelle pieghe del tempo.

#74 - The Killing (AMC/Netflix)

Chi ha ucciso Rosie Larsen?

E' dai tempi di Twin Peaks che un simile tormentone non invadeva la mente degli appassionati seriali.

Ci pensa The Killing a riportarci indietro di quasi 20 anni trascinandoci in una angosciante caccia al killer di una povera ragazza.

Il rapporto fra i 2 detective che seguiranno il caso diverrà il vero motore dell'azione per una serie che ha vissuto mille vite essendo ispirata ad una serie danese (Forbydeisen) , avendo visto le prime stagioni essere prodotte dalla AMC per poi essere "salvata" da Netflix successivamente fino alla stagione numero 5.

La chimica instauratasi fra Mireille Enos e Joel Kinnaman da alla serie quel quid in più.

#73 - American Crime (ABC)

Nell'ultimo quinquennio è stato tutto un proliferarsi di serie antologiche ovvero serie che a partire da un tema cardine si resattano ad ogni stagione cambiano pelle attraverso nuove location, nuovo casting e nuove storie.

A contrapporsi alle serie antologiche più celebri quali Fargo, American Horror Story, Black Mirror, American Crime Story vi è una serie molto sottovalutata dal titolo American Crime, in onda tra l'altro su un canale generalista come ABC.

L'ideatore dietro la serie è lo sceneggiatore premio Oscar John Ridley.

Con questo prodotto Ridley si affida ad un cast solidissimo, che vede Felicity Huffman e Timothy Hutton in stato di grazia, per provare a raccontare le difficoltà sociali dell'america contemporanea tra odio razziale, incertezza della pena, difficoltà investigative e drammi privati.

Un mix di temi complessi che vengono affrontati con enorme delicatezza e crudeltà tratteggiando un'America che oramai da tempo sembra aver perso la sua capacità di ascoltare, sognare e costruire.

#72 - American Gods (Starz)

American Gods è una serie semplicemente impensabile.

Non è un caso che la mente che abbia partorito tutto ciò nella Graphic Novel da cui è tratta sia quella di Neil Gaiman.

E non è un caso se ad avere la giusta dose di follia e controllo dei propri mezzi per pensare di trasporla in tv sia stato Bryan Fuller.

E non deve essere stato fortuito che dopo una prima stagione esaltante lo stesso Fuller si sia licenziato per divergenze creative che pare lo vedessero coinvolto a tal punto da voler osare sempre di più.

Anche se con alle spalle una sola stagione la serie merita una menzione per il grado di follia e difficoltà che ha saputo consumare. Una sorta di 300 Snyderiano come lo avrebbe girato Martin Scorsese forse e come solo Tarantino avrebbe saputo ideare.

Splatter e surreale, grottesco e thriller in una lotta tra bene e male che vede contrapposti Dei contemporanei con i nuovi dei che avanzano e tentano di estinguere le vecchie credenze e di riflesso buttare giù dall'Olimpo i vecchi Dei.

Ciliegina sulla torta un'interpretazione magnificiente di Ian McShane.

#71 - Altered Carbon (Netflix)

Ci voleva Netflix per osare di portare sul piccolo schermo qualcosa che assomigliasse a Blade Runner. Questa Altered Carbon è il tentativo, non riuscito al 100% c'è da dire, di portare a termine questa operazione.

Tra alti e bassi, la serie ha il merito di credere che questo sia possibile e se un giorno questo tipo di prodotti dovessero essere all'ordine del giorno ci guarderemo indietro considerando la serie di Netflix l'antenato di quel tipo di serialità.

Rinnovata per una seconda stagione si spera che essa possa fare un salto di qualità tangibile anche a livello di sceneggiatura per entrare definitivamente nell'olimpo seriale.




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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.


Attenzione!

Leggere i miei post può creare dipendenza!


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