The Sinner: chi è senza peccato scagli la prima serie

in #ita6 years ago

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The Sinner

Colpevole  oltre ogni  ragionevole dubbio

    Serie estiva di qualità  
      

The Sinner è un'altra stupenda serie che rischia di perdersi nel calderone seriale di questi ultimi anni. L'offerta è oramai talmente elevata che anche gli addetti ai lavori faticano a stare al passo.
Mandata in onda in sordina nel 2017 da Usa Network , emittente che negli ultimi anni è salita alla ribalta per Mr Robot, come serie evento in una sola stagione essa è stata rinnovata per una seconda stagione, in onda da agosto 2018, tramutando l'esperimento in una serie antologica.
Il successo di critica è stato grandioso e questo ha spinto l'emittente a studiare una formula tale da cambiare pelle alla serie.



    Il peccato è originale  

Quante serie e quanti film abbiamo visto nel corso degli anni in cui plotoni di investigatori e analisti vagliavano ogni pista per poter catturare il colpevole?
L'idea originale alla base di The Sinner sta nel capovolgere questo schema completamente, ribaltarlo a tal punto da svelarci immediatamente un omicidio avvenuto letteralmente alla luce del sole e di cui si conosce il colpevole subito. Lo conosce lo spettatore e lo conoscono le autorità mostrate nel film con decine di testimoni ed un omicida reo confesso.
La domanda che potrebbe venirvi in mente è ovviamente: se tutto viene mostrato dopo 10 minuti come fa la serie a restare interessante?
E qui sta il colpo di genio.
Il delitto è talmente strano, talmente cruento ma al tempo stesso anomalo che non può essere figlio di un semplice raptus.
Qualcosa deve esserci sotto e da qui si parte per un'analisi inversa che vede come punto fermo il colpevole e come oggetto dell'indagine il movente apparentemente inesistente. Da questo presupposto parte un'analisi soprattutto psicologica dell'assassino che con il passare degli episodi assume sempre più i connotati della vittima.

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   Il ritorno di Jessica Biel  


Chiunque abbia più di 30 anni avrà familiarità con "Settimo Cielo". Piccola parentesi: 20 anni fa era più o meno quello il livello della serialità mondiale!.
Chiusa questa parentesi e tornando a quella serie tutti ricorderemo il viso misteriosamente angelico di Jessica Biel, lanciata da quella fiction e di li divenuta famosa soprattutto per le vicende narrate nella cronaca rosa e qualche film non indimenticabile. Da un po di anni della Biel si erano perse le tracce.
Con The Sinner la ritroviamo nei panni di produttrice e soprattutto della protagonista Cora Tannetti.
Jessica Biel è semplicemente straordinaria e non a caso questa prestazione le è valsa numerose nomination nella scorsa annata.
E' lei l'assassino, è lei la vittima ed è lei bravissima a conferire quella tragicità intima di chi ha commesso un crimine violentissimo senza sapere ancora perchè.
Sarà la testardaggine di un detective, interpretato da un ottimo Bill Pullman, ad aiutarla nel recupero delle informazioni, delle prove che potrebbero quantomeno ridare dignità alla sua vita ed un significato al suo gesto.
Un'infanzia vissuta in un rigido ambiente ultracattolico ed un evento drammatico di cui non ricorda nulla saranno le vere cause dell'omicidio.
La strada non sarà facile e anche quando tutto sembrerà dimostrato i cavilli burocratici e legali non le permetterano di vedere la luce in fondo al tunnel.
Le 8 puntate scorrono dunque con una densità e velocità stupefacenti, appassionando lo spettatore, confondendolo e riuscendo a farlo immedesimare nei panni di un killer.
Ecco perchè seguire The Sinner, ecco perchè continuare a farlo con la seconda stagione dove la Biel sarà rimpiazzata da un'altra grandissima interprete, quella Carrie Coon già straordinaria in The Leftovers e Fargo e che qui sarà la nuova protagonista.
Se vi hanno annoiato i soliti thriller e i soliti crime che aspettate? Guardate The Sinner e scoprirete che il peccato non è mai stato cosi originale.




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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.


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Non sono solita amare questo genere di telefilm ma devo dire che la trama mi attira molto.
Per una volta non il solito delitto alla ricerca del colpevole, una cosa ormai scontata e banale, ma la ricerca di una motivazione.
Intrigante. Sono molto curiosa di vedere la Biel in azione dopo tanto tempo.
Beh, come al solito le tue recensioni di serie tv spaccano, sei capace di trasmettere passione ed interesse invitando i tuoi lettori alla visione dei telefilm!
Bravo Phil, un'altra da aggiungere alla lista ormai lunghissimissima 😉

E' una serie che secondo me vale la pena recuperare anche perchè è breve e con episodi lunghi solo 40 minuti.
Grazie come sempre dei complimenti.


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