Vi Presento Cameron Teller

in #ita6 years ago (edited)

Cameron Teller è un'artista Scozzese nata ad Inverness il 25 Ottobre 1986.

Figlia di Peter Teller e Nora Bishop, crebbe in una famiglia che le fornì una rigida educazione. Seconda di 3 figli, ben presto la piccola Cameron realizzò che il microclima familiare nel quale era vissuta sarebbe stato un ostacolo alle proprie ambizioni e alla propria esistenza.

L'ambiente familiare influenzerà molto le opere di Cameron, cosi come un evento drammatico che il 22 marzo del 2009 segnò la fine della sua giovinezza. In quella data avvenne il tristemente famoso "Greyfriars Massacre" nel quale 212 persone persero la vite per mano di un gruppo armato noto come DeadHand, che dopo aver seminato il panico nei mesi precedenti in Portogallo e Olanda con 2 attentati a Lisbona e Rotterdam nel quale rimasero uccise 27 donne, lascia esplodere tutta la sua violenza aprendo il fuoco nel cimitero di Grefiars ad Edimburgo, in una domenica mattina, nel momento di maggiore affluenza turistica e di maggiore importanza per tutti coloro i quali come ogni domenica mattina portavano i loro rispetti ai defunti.

Tra i corpi di quelle 212 vite spezzate in quella uggiosa mattina di marzo vi era anche Peggy Teller, sorella minore di Cameron e studentessa da pochi mesi presso la School of Nursing, Midwifery & Social Care.

Immagine priva di diritti di copyright

La DeadHand aveva portato via a Cameron l'unica persona con la quale avesse mai avuto un rapporto di amore e amicizia vero, perpretrando i folli propositi di ripulire l'occidente dalla macchia della troppa liberta al popolo femminile e dall'infedeltà religiosa. Dopo aver spazzato via 11 vite a Rotterdam in un centro di recupero dalle tossicodipendenze per sole donne e 16 vite a Lisbona in una discoteca, è stata la volta di un cimitero, un luogo sacro, ancor più sacro di una Chiesa, simbolo prescelto per colpire il cuore e la fede di milioni di fedeli in tutto il mondo.

In quel giorno di Marzo Cameron divenne donna e da allora decise di dedicare la sua vita e la sua arte alle donne di tutto il mondo, che in quegli attentati erano state prese di mira vilmente. 

Nel 2009 Cameron era una sconosciuta a tutti noi. Nel 2015 in una sua intervista al Ny Times dichiarò che negli anni in cui visse a Barcellona (2005-2008) pagava l'affitto, quando riusciva ad avere una dimora stabile, grazie ai ritratti che vendeva a 5 euro sulla Rambla, a turisti e passanti che un pò per euforia, un pò per pietà decidevano di aiutare quella giovane ragazza acquistando le sue piccole opere.

La nomade Cameron si era da poco trasferita a Siviglia quando il massacro di Edimburgo avvenne. La capitale Andalusa divenne troppo rumorosa per lei e cosi pochi giorni dopo aver perso la sorella si trasferì nella più tranquilla e meravigliosa Ronda, nel cuore dell'Andalusia, dove per 3 anni si chiuse in se stessa dando sfogo a tutto il suo dolore attraverso i suoi dipinti, che divennero via via più elaborati.

I suoi soggetti, dapprima più raggianti e spesso tratti da volti di personaggi famosi, divennero sempre più cupi, sofisticati ed erano le persone comuni, le donne comuni ad esserle adesso di ispirazione.

Se avete visitato i giardini dell'Alhambra, a Granada, o siete stati sul famoso dirupo di Ronda, tra il 2009 ed il 2012, ed avete acquistato un quadro da una donna di circa un metro e 65, vestita con mocassini rosa e abiti scuri, capelli castani come il tronco di una quercia in autunno allora sappiate che avete acquistato uno dei dipinti della più famosa artista contemporanea. I suoi dipinti oggi valgono milioni di dollari, e voi potreste averne uno gettato nel vostro ripostiglio fra i ricordi dismessi di una vacanza Andalusa.

Era il 2013 quando Cameron Teller stregò il mondo.

Grazie alla benevolenza e all'interesse di una curatrice parigina, Cameron potè presentare la sua arte segreta al pianeta in una mostra che ella stessa volle intitolare "Peggy Breathe".

Cameron non era più tornata ad Inverness da quando aveva compiuto 17 anni. Non vedeva i suoi genitori da allora, ne tantomeno sua sorella Peggy e suo fratello Philip. Con Peggy passava ore al telefono ed aveva un rapporto epistolare vecchio stampo, con decine di lettere che le 2 erano solite scambiarsi mese dopo mese per raccontarsi le loro esperienze ma soprattuto i loro sogni e speranze.

Quelle Lettere divennero la cornice dei suoi quadri, ed i suoi quadri la cornice dalla quale Cameron vedeva il mondo.

Non vi erano solo primi piani o volti nei quadri esposti in "Peggy Breathe" ma anche degli squarci sul mondo deturpato e violentato che lei aveva conosciuto nella sua breve vita. Quei dipinti rappresentavano un sunto di quello che Peggy era stata e di quello che sarebbe potuta essere. 

Il successo di quella mostra divenne planetario e da allora Cameron ha stupito il globo con dipinti sempre più evocativi, concentrandosi da allora su opere che dessero speranze e che non raccontassero solo morte o sogni infranti.

Nei suoi lavori non c'è traccia di Inverness ne dei suoi genitori, quasi come a volerli rinnegare, lavorando per sottrazione su un dolore che per 17 anni l'ha attanagliata e che solo grazie alla sua forza d'animo e alla sua fuga è riuscita a superare.

Immagine concessa dall'autrice del contest

Il Burqa Hair e il successo planetario


Nell'immagine che trovate in questa breve biografia è raffigurata la bozza di uno dei più celebri dipinti di Cameron, "Burqa Hair", nel quale è rappresentata la stessa Cameron avvolta nei suoi folti capelli castani quasi a voler cingere il proprio capo con un Burqa, il noto velo che avvolge la testa e il volto delle donne arabe.

Il dipinto oggi è esposto al MOMA di New York e sfida "Il cielo Stellato" di Vincent Van Gogh come opera più amata dai visitatori.

Il dipinto è stato definita come l'opera più rilevante del nuovo millennio. 

L'intento dell'artista è stato ed è, e scommettiamo sarà per secoli, quello di abbattere i veli che avvolgono e limitano la libertà e l'indipendenza delle donne arabe. Un richiamo simbolico come chiamata alle "armi" di tutte le donne del mondo per difendere i propri diritti e conquistarne di nuovi in nome della libertà all'istruzione, all'autodeterminazione e l'indipendenza contro i soprusi e la mentalità che ancora oggi regna sovrana in alcuni luoghi del mondo. I capelli come unico velo possibile. La libertà come unica strada da seguire.

Quel dipinto, quella storia ha smosso qualcosa e ad essa è seguito un altro enorme passo nella vita di Cameron.

Nel 2015, insieme al premio nobel per la Pace Malala Yousafzai, Cameron ha fondato "Eva First", un'associazione che da allora si batte per potare le donne al livello successivo. Con Malala da allora viaggiano intorno al mondo per sensibilizzare le donne a combattere per il proprio IO, per studiare laddove studiare non è contemplato per Eva (e Malala ne sa qualcosa), lavorare laddove lavorare per una donna equivale a ricevere ogni giorno continui affronti e sfide da parte degli uomini, ad essere artiste, ad essere madri, ad essere mogli, ad essere chiunque e ovunque ma sempre e soltanto da donne libere.

Le lettere di Peggy sono diventate un libro dal titolo "Peggy's Eyes". Un inno all'amore, un ode ai sogni e un input per tutti coloro che vorranno un giorno essere liberi, sentirsi vivi senza dare per scontato nulla di questo piccolo e intenso viaggio che è la vita.

All'età di 31 anni, Cameron si è rivelata una delle persone più influenti al mondo. Nel 2017 la rivista Time le ha dedicato la famosa copertina eleggendola personaggio più influente dell'anno. Le motivazioni vanno dall'impatto che i suoi quadri hanno avuto sulla cultura contemporanea all'impegno per i diritti civili, senza dimenticare un gesto che ha sconvolto il mondo. Il 22 marzo Cameron si è recata all'Aia per incontrare 2 dei carnefici di Edimburgo, catturati pochi mesi dopo l'attentato mentre provavano ad attraversare La Manica.

Cameron Teller, da atea convinta quale si è sempre professata, ha voluto porgere l'altra guancia e perdonare i 2 assassini. Nella conferenza stampa che seguì quello storico incontro l'artista ebbe a dire queste parole:

Ho vissuto 17 anni convinta che il mondo fosse un luogo da odiare, spinta a pensare, da chi avrebbe dovuto insegnarmi l'amore e la gioia, che sognare è peccato, che chi è diverso da me è un peccatore.
Se fossi stata diversa, se fossi nata in un luogo diverso da Inverness forse sarei stata io ad essere la causa del dolore altrui e non la sorella che ha pianto per la scomparsa dell'unica ragazza dolce che conoscessi.
Se la mia infanzia fosse stata tra campi devastati dalle mine o se agli aquiloni avessi ammirato solo droni militari, se le mie Nike fossero state i piedi nudi sulla terra arida e rocciosa, se il mio doppio Cheeseburger fosse stato un piatto di fagioli da consumare con parsimonia forse oggi sarei anche io qui all'Aia, non a perdonare chi mi ha portato via qualcuno ma a pregare un Dio inesistente o sperare in un perdono impossibile.
Se Cameron Teller non fosse stata cosi fortunata da nascere in quello che crediamo essere il "posto giusto" oggi forse sarei qui in tuta arancione.
Se vogliamo meritare quell'appellativo, se vogliamo essere davvero il "posto giusto" dobbiamo essere innanzitutto uomini giusti, imparando a perdonare, insegnando a sognare chi di sogni non ne ha mai sentito parlare.
Vi chiedo pertanto di perdonare Mohammed Al Zawi e Farouk Bessim. Vi chiedo di perdonarli con tutto ciò che avete in corpo. Di pregare per loro se credete nel vostro Dio, di sognare per loro se come me non credete nell'Onnipotente ma credete nell'uomo.
Chiedo a tutti i potenti della terra di cessare il fuoco. Non chiedo una tregua, chiedo la fine di ogni guerra.
Chiedo ai magistrati che decideranno le sorti di Mohammed e Farouk di non condannarli ma di lasciarli vivere, di lasciarli rinascere. Chiedo di reintegrarli nella nostra società, di dare loro l'opportunità di vivere e crescere in un mondo senza più odio e violenza e di renderli simboli di questo nuovo corso, di questa nuova era.
Abbiamo perso 212 sorelle, fratelli, mogli, mariti, figli e amici quel giorno. Li abbiamo persi tutti. Quel giorno ho perso una sorella ma ho guadagnato la mia umanità, la mia speranza nell'essere umano. Da allora ho combattuto per questo momento, per avere l'opportunità di chiedere al mondo di cambiare e al cambiamento di avanzare. 
Fatelo per Eva, Fatelo per Adamo.


Mohammed e Farouk sono stati condannati al carcere a vita nel novembre del 2017, le guerre continuano ad imperversare nel mondo eppure quella ragazza di Inverness ha smosso qualcosa nell'animo e nelle menti di milioni di persone, divenendo un'icona dei nostri tempi oltre che una delle artiste più apprezzate della storia dell'arte.




Cameron Teller - (Inverness 25 Ottobre 1986 - Carcassone 23 Marzo 2018)


Sort:  

Ciao serialfiller, a me viene da dire magistrale.
il mio libro preferito è Finzioni -
Hai fatto una cosa molto complessa in maniera del tutto naturale e con molta classe.
Grazie del post 👍

Non avrei potuto chiedere complimento più Bello.
Grazie

Non si smette di scoprire mai una nuova tua faccia Phil
#1

Viene voglia di andare a una sua mostra e di cercare un documentario su di lei! Bellissimo lavoro :)

Ti ringrazio molto, questo articolo mi sta regalando molte soddisfazioni racchiuse nelle bellissime parole che mi state riservando.
Grazie davvero.

Complimenti vivissimi anche a te. Confesso di aver cercato online conferma che non fosse tutto vero 🤣

Ah ah questa tua ricerca è per me un immenso complimento. Se non ti fosse piaciuto dubito avresti spulciato quindi grazie grazie grazie!

Naturalmente. Invece parte della storia che ho raccontato io è vera, come sono veri i nomi che ho usato. Cercare per credere ;)

Bello, ottima idea secondo me.
Io invece ho usato solo un elemento vero...
non so se qualcuno è riuscito a notarlo...per ora nessuno me lo ha indicato...quindi presumo di no

A parte Van Gogh al MOMA?

A parte quello c'è un altro riferimento..

Ovviamente Malala. Ho cercato Eva First ma escono solo robe porno 🤣

Ah ah davvero??
Oh my god.
No...
È qualcosa di sottile che puo darvi una idea di un come, non di un chi, non di un quando.

Grazie mille @serialfiller ma... è morta?

Lascio a voi le conclusioni.
Grazie a te per l'opportunità

Pare di sì, ahimè, nemmeno due mesi fa 😉

Meraviglia. Davvero, meraviglia.

Ti ringrazio.

Davvero molto bello!!! :o)))

Ti ringrazio @marcuz.
Purtroppo non deve essere piaciuto a tutti visto che nel postIt odierno non c'è stato spazio per Cameron Teller.
La qualità della nostra community è sempre più alta.

Purtroppo @serialfiller capita. Anche io certe volte ho visto il mio scritto sul postit quando pensavo di non esserci, mentre quando ho scritto racconti per me molto gradevole ne sono restato fuori. Credo che un pò di fortuna non guasti... Nel senso che ci sono giorni dove magari la community scrive meno e quindi è più facile essere scelti e altri in cui c'è molta concorrenza.
Fortunatamente (per la community) e sfortunatamente (per chi ambisca la PostIt) la base di utenti è in continuo aumento...

Mi hai letto nel pensiero?
E' quel che penso anche io.
Oggi farò un articolo su questo credo..

Post stupendo, veramente un bellissimo lavoro. Complimenti!

Ti ringrazio @anitram, anche il tuo relativo al contest mi è piacito molto.
Grazie!

Coin Marketplace

STEEM 0.32
TRX 0.12
JST 0.034
BTC 64647.93
ETH 3160.25
USDT 1.00
SBD 4.09