La parola "Bitcoin" sta diventando sinonimo di fallimento!?

Qualche post fa ho fatto notare, in base alla mia esperienza, come la "massa" percepisce in questo periodo il bitcoin.
Oggi sempre in modo casuale, mi sono imbattuto nell'intervista di Antony Kastrinakis, un giornalista britannico e scrittore di calcio a livello internazionale, che in un'intervista ha dato il suo giudizio sull'ormai ex allenatore del Real Madrid, Julen Lopetegui.

Lopetegui era stato esonerato dalla federazione spagnola, due giorni prima dell'inizio dello scorso campionato del mondo di calcio, perchè nonostante avesse appena rinnovato il contratto come commissario tecnico della nazionale, firmò subito dopo per diventare allenatore del Real Madrid dando poco preavviso e sicuramente scegliendo il momento peggiore per effettuare questa scelta.

Dopo questa incredibile decisione di Lopetegui di firmare per il Real Madrid qualche giorno prima dell'inizio del Mondiale, la reputazione dell'allenatore è continuata a scendere costantemente. L'ultima batosta l'ha presa domenica scorsa, contro il Barcellona nel cosiddetto "El Clasico", la partita più attesa dell'anno in Spagna dove il Real ha perso sonoramente per 5 a 1, lasciando inoltre il Real lontanissimo dalla vetta. Ieri Lopetegui è stato pure sollevato dal suo incarico.

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Tant'è che a Kastrinakis, durante la sua intervista gli è stato chiesto: "Lopetegui avrà ancora credito dopo questa esperienza oppure è stato bruciato definitivamente?
E lui ha risposto: "Beh, a dirlo sarà il tempo. Ma non credo che lo vedremo in un club di élite tanto presto. In questo momento avrebbe potuto godere dello status di eroe della Coppa del Mondo, oltre ad avere un lavoro a vita con la Spagna. Ora è come un bitcoin, un anno fa era a 20 mila dollari e ora il prezzo è intorno alle 6 mila. Nessuno sa cosa potrà fare dopo"

Sinceramente non è la prima volta che sento usare la parola bitcoin come termine di paragone per una situazione fallimentare...