#summerreadinglist: Napoli e le confessioni del Commissario Ricciardi

in #ita6 years ago (edited)

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Ho iniziato a leggere questo libro seduta con la schiena contro una parete di tufo gialla, a picco sul mare. Un telo svolazzante nella brezza, i capelli bagnati attaccati alle tempie. Un tuffo in un’acqua blu che non accetta indecisi: nessun tentennare sul bagnasciuga, prendere tempo per “abituarsi all’acqua”, nessun chiacchiericcio a riva di mare.
Uno scoglio, una piccolissima baia protetta da due grandi scogli sormontati da un arco.

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E l’acqua blu che ti chiama.

Tuffati, forza, non avere timore del freddo.

È fresco che rigenera, che fa respirare, che spinge a scaldare i muscoli nuotando e riempiendo di vita ogni poro della pelle. Nuota, tuffati, apri gli occhi sott’acqua e non aver timore dell’acqua salata.
Guarda cosa c’è nascosto sul fondo.
Colonne, antiche, vestigia di un tempo in cui il mare era più lontano e gli anfiteatri greci erano costruiti di fronte al mare, che faceva da palcoscenico e fondale di scena alle rappresentazione dell’animo umano che si alternavano sul palco.
I greci ci avevano visto lungo e non si erano fatti scappare un angolo di terra semplicemente meraviglioso.

Emergi dall’acqua fredda, gli occhi pieni di sale e meraviglia. Attorno, pareti gialle di tufo morbide, rotonde, levigate dal tempo, dal vento, dal mare.
Una baia protetta, quella della Gaiola, all’estremità della collina di Posillipo.

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Torno su arrampicandomi sugli scogli, eccomi sulla mia roccia ombreggiata.

Inizio a leggere e casualità vuole che la scena che apre il romanzo sia ambientata in un posto simile. Una scogliera di tufo sul mare ai piedi della collina di Posillipo.
Mi guardo attorno, mi figuro la scena.

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Un nuovo caso per il commissario Ricciardi, nato dalla fantasia di Maurizio De Giovanni, l’autore napoletano che racconta storie ma anche una città: Napoli, la sua storia, il suo territorio, la sua geografia dell’anima e delle strade. Della bellezza dei luoghi, passati e presenti, della cultura, del carattere e della complicata esistenza della vita nella vulcanica città del sud. Che è contraddizioni, bellezza, terra e mare, paradiso e inferno. E Purgatorio, come in questo caso: il commissario della Regia polizia Luigi Alfredo Ricciardi deve risolvere un nuovo omicidio consumatosi su una lingua di tufo sul mare, nel quartiere collinare che sovrasta una parte della città. La vittima è un gesuita anziano, amato, amatissimo da tutti.
”Il purgatorio dell‘angelo”, è il nome della storia. È l’undicesimo romanzo della serie: Una storia di gesuiti e studenti, aristocratici e portieri, confessioni e peccati, coraggio e scelte sofferte, pericolose, fatali.

Un caso da risolvere nella Napoli degli anni del ventennio fascista, accompagnato dal fedele brigadiere Maione e dai suoi fantasmi. Quelli reali che si manifestano nel “fatto” che lo accompagna da sempre, quei fantasmi e ombre di disperazione che incontra per strada, agli angoli delle vie, dannati che rivivono la propria tragica fine e che hanno segnato il suo destino, la sua vita, la sua carriera. È una storia che racconta un omicidio, un delitto, ma anche i perché delle ombre che offuscano la mente e si insinuano nelle pieghe più profonde dell’animo.

De Giovanni riesce ogni volta a incantarmi, a tenermi incollata alle pagine, a seguire le intuizioni dei personaggi per scoprire se sono anche le mie, le stesse conclusioni che man mano si formano nella mia testa raccogliendo gli indizi disseminati dall’autore nel testo.
La scrittura è fluida, è sincera, è poetica e fotografica, descrittiva e suggestiva.

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Passeggio per il lungomare della mia città, cammino tra i vicoli, tra le strade eleganti del centro e immagino perfettamente come poteva essere quasi un secolo fa. Alcuni palazzi, strade e cortili sono probabilmente immutati ed è facile lasciarsi andare all’immaginazione e vedere il commissario che da Santa Teresa degli Scalzi si incammina a passo spedito verso piazza Dante e via Toledo, costeggiando le stradine intricate dei quartieri spagnoli per arrivare in Questura.
I passi di Ricciardi nelle parole dell’autore calpestano i basolati napoletani e percorrono un itinerario letterario nella città del passato e del presente, disegnandone la topografia passo dopo passo, caso dopo caso, parola dopo parola.

Un itinerario che chiunque ancora oggi può seguire.

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Si può partire dal Duomo di Capodimonte (che era solo una collina di campagna), scendere lungo Santa Teresa degli Scalzi, la sanità, poi giù verso il Museo, e poi piazza Dante, Spaccanapoli, via Toledo, piazza Trieste e Trento e un caffè al Gambrinus, Palazzo Reale, il regio teatro San Carlo e la magnifica galleria Umberto I, scendere lungo piazza Plebiscito o in alternativa per le eleganti strade di via Chiaia, arrivare a Santa Lucia, e vedere il mare.
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E poi Via Caracciolo, Castel dell’Ovo, la villa Nazionale, Mergellina, voltarsi e ammirare il golfo da cartolina con il Vesuvio che si staglia con i contorni netti dipinti da un cielo azzurro.
E poi salire su, verso Posillipo e perdere il fiato per la salita ma sopratutto per la vista mozzafiato, e poi scendere giù fino a Mare chiaro, tra la campagna giù fino alla Gaiola, e tuffarsi nel blu.

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Un itinerario letterario e reale, a cavallo tra i decenni.
Leggere descrizioni di come era e vedere com’è.
Immagino i pescatori che tirano le reti a terra a Mergellina, le passeggiate di famiglia la domenica mattina con il vestito della festa, le carrozze e i carretti degli ambulanti, gli scugnizzi scalzi e scarmigliati che si tuffano dagli scogli, il tram antico che corre lungo la città, le cameriere dei palazzi nobili che guardano il mare che escono a fare la spesa, i portieri delle ville seduti sull’uscio dei portoni, la vita che brulica nei vicoli ricchi di profumo antichi. Tutto diverso eppure tutto ancora immutato.
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Immagino chi vivesse in quel magnifico palazzo che si affaccia sul mare con orgoglio, tra Capri e il Vesuvio: il bel mondo aristocratico con i suoi palazzi e i suoi cortili, lo sfarzo e la cultura. Immagino i negozi e le botteghe che animavano la città.

Leggere queste pagine regala emozioni stratificate. Intrattiene con il racconto e insegna con le suggestioni.

Oggi fa caldo e il sole brucia la pelle ma il vento che soffia dal mare è carico di sale e fresco. Mi fermo per un attimo a osservare quel golfo, che è cambiato tantissimo eppure poco, ed è lo stesso che si riflette negli occhi verdi di un personaggio inventato.
O forse no?

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[Tutte le immagini e foto sono di mia proprietà]

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Napoli milionaria! Affascinante mix narrativa / sguardo sulla città.

Grazie mille @sbarandelli! Napoli milionaria, davvero: di storie, sicuramente!

Bel post e devo farti i complimenti per le foto , la seconda poi è davvero di grande effetto 👏

Grazie! Il parco sommerso della Gaiola è un luogo unico! Consigliatissimo!

Cara @stella87s tu non puoi fare questo ad una persona che in questo momento è chiusa in ufficio...semplicemente non puoi...bellissime foto accompagnate da frasi che rappresentano bene questa splendida città.

Grazie mille! Ahimè ormai sono in ufficio anche io!

Quanto è bella Napoli.... I genitori della mia ex abitavano a Posillipo... Ci sono stato parecchie volte , i ricordi di questa bellissima città e il calore della gente ,mi sono sempre rimasti dentro.....
Bellissime le tue foto....

È davvero magica: quando ci vivi vuoi scappare , quando sei lontano vuoi tornare. Un rapporto complesso e conflittuale, come tutti i rapporti con cui che si ama profondamente!

Mi hai fatto sognare! Cercavo un nuovo giallista che mi faccia compagnia durante l'estate e credo proprio che sceglierò il commissario Ricciardi.

Stra consigliato! Inizia dal primo, perché seguono una storia lineare pur affrontando ogni volta un caso diverso! Ti piacerà fare la sua conoscenza 😍☺️ Stanno uscendo anche gli albi a fumetti dei romanzi, così sono costretta a ricominciare a leggerlo daccapo! 🤣

Non fai tantissimi post, ma quando pubblichi è sempre uno spettacolo, e questa volta anche le tue descrizioni sono state molto corpose e sostanziose, al pari dell'ennesimo book fotografico di eccellente livello che ormai ci hai abituati a vedere a coronamento di quanto da te ottimamente scritto, grande @stella87s!!

Grazie mad! Devo trovare (di notte 🤣) il tempo per scrivere di più! Grazie sempre, per le foto il merito è dei soggetti! Difficile sbagliare 😊

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