Stili Bonsai - Moyogi

in #ita6 years ago (edited)

Nei secoli si sono affermati precisi stili bonsaisti che si sono ridotti fino a formare un gruppo di alcune decine di “classici” che dalla patria giapponese di quest’arte si sono diffusi ed affermati un po’ in tutto il mondo.

Durante la coltivazione di una pianta e l’impostazione della stessa a formare il nostro futuro bonsai è molto importante immaginare come dovrà diventare una volta terminato il nostro lavoro di coltivazione: una delle pratiche più usate è quindi quella del disegno. È importante procedere con la creazione di una bozza o di uno schizzo che permetta di identificare i caratteri peculiari della pianta in nostro possesso e valorizzali nel nostro futuro bonsai. Ogni pianta è diversa e risulterebbe controproducente ricercare per esempio uno stile eretto in una pianta bassa con molta vegetazione che procede orizzontalmente; è utile invece assecondarne il carattere a portarla verso uno stile preciso con l’ausilio di legature ma soprattutto potature che si susseguono negli anni.

Gli stili rappresentano quindi delle linee guida che creano degli standard per i bonsai, ma ogni pianta è diversa come ogni bonsaista è diverso, nulla vieta quindi di apportare modifiche personali allo standard e realizzare piante dalle forme più diverse, persino innaturali. L’unica regola importante (per come la vedo io) è quella del rispetto della pianta che va aiutata a divenire bonsai con naturalezza e non forzata con eccesivi interventi che nulla hanno a che vedere con il mondo naturale e risulterebbero comunque forzature che si noterebbero sulla nostra pianta finita diminuendone il valore.

In questo e nei prossimi post andremo ad analizzare i principali stili bonsai. In questo modo saremo in grado di individuare un bonsai nascosto in qualsiasi pianta incontreremo in una passeggiata in campagna o in un bosco e potremmo utilizzarla per i nostri primi tentativi di coltivazione.

Purtroppo, per motivi di copyright, mi risulterebbe impossibile portarvi immagini d’esempio da analizzare per ogni stile di pianta. Sebbene li possiamo trovare sparsi in numerosi libri o siti online specializzati che vi invito a consultare, nei miei studi di quest’arte, sto realizzando una mia personale raccolta di informazioni e peculiarità di ogni stile che andrò qui a condividere. Tutte le immagini proposte sono da me state realizzate completamente in formato digitale, non nascondo con numerose difficoltà non essendo purtroppo un abile disegnatore.

Stile eretto informale
Moyogi

ERETTO INFORMALE.jpg

Senzanome.jpg

Immagini di proprietà dell’autore

Lo stile eretto informale è lo stile più semplice e classico di un bonsai. La pianta come indica il nome stesso si sviluppa in forma eretta seguendo una caratteristica S che dona sinuosità e movimento al tronco. Il tronco (in giapponese nebari) è molto presente e deve possedere una forte conicità: una base di grosso diametro che mano a mano di restringe raggiungendo l’apice della pianta. Il piede del bonsai deve essere uniforme e ben sviluppato con delle radici che si sviluppano omogeneamente a raggiera nel terreno. Il primo ramo posizionato a circa 1/3 dell’altezza totale del bonsai avrà un diametro importante di circa il 25% del tronco ed è posizionato all’esterno della prima o della seconda curvatura del tronco.
Il secondo ramo sarà posizionato più in alto dalla parte opposta del tronco a bilanciare esteticamente la composizione della chioma in maniera asimmetrica come vuole la tradizione. Più in alto saranno posizionati i rami frontali di piccole dimensioni (per non coprire il tronco) e quindi i rami posteriori (con molta vegetazione) con una semplice funzione di sfondo. L’apice è solitamente curvato verso il fronte della pianta ad eseguire un “inchino” verso l’osservatore.
Come classicamente è presente in quasi tutti gli stili bonsai (quanto in natura), la chioma andrà a formare un triangolo.


Fonti: www.pagineverdibonsai.it, www.bonsaiempire.it, Bonsai stili legature e potature, appunti personali




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Questo stile bonsaistico probabilmente è il più utilizzato ed il più comune: adatto a quasi tutte le essenze e facile da creare.

Esatto! Ti ringrazio per la lettura!

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