Bioedilizia: che cos’è l’architettura sostenibile?

in #ita6 years ago

Cementificazione, cementificazione, cementificazione. Sembra essere stato questo il mantra dagli anni ’70 in poi, almeno così sembra essere specie per le organizzazioni ambientaliste che si preoccupano dello stato di salute del pianeta e delle aree in cui viviamo localmente.

Non credo che l’uomo riesca a concepire una cosa solo per il gusto di farla, in questo caso costruire, alloggi, capannoni, o altro. Penso invece, tranne ovviamente l’eccezione che conferma la regola, che in realtà sia successo questo. Una esigenza è stata assecondata, talvolta fors’anche inutilmente, senza che venissero tenute in debita considerazione esigenze di contesto, senza cioè quella chiara lungimiranza che deve accompagnare chi gestisce, chi ha responsabilità alte anche legislative o di governo.

Non si è tenuto conto cioè della natura e delle interazioni immediate e non, tra l’esigenza di costruire e la natura tutt’intorno.

Ma da allora l’edilizia è mutata, ed anche alcuni comportamenti degli amministratori degli enti locali oltre che del legislatore.

La domanda è, allora, può l’edilizia combinarsi col rispetto per la natura? C’è una risposta a questa domanda? Chi può aiutarci a darla?
La risposta è sì, parliamo quindi in breve dell’architettura sostenibile.

È un nuovo modo di progettare gli edifici con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale tipico delle costruzioni che definiremo dagli standard obsoleti, e dai metodi di costruzione che non tengono conto delle innovazioni inerenti il miglioramento dell’efficienza energetica e del comfort abitativo.

Ecco cosa significa bio-architettura!

Quali sono i vantaggi della bioedilizia?
Non si tratta solo di affermare che è la natura a vincere, ma anche l’uomo trae beneficio da ciò.
I criteri di bio-sostenibilità infatti oltre a tenere conto delle risorse disponibili in natura e della sua preservazione, migliorano la salute delle persone che vivranno nell’edificio oltre che l’usabilità e il comfort.
La prima cosa che salta all’occhi è la riduzione dei consumi energetici che si traducono in salute per il pianeta e in risparmio per l’utente.
Sul lungo periodo poi i mutamenti delle abitudini e gli effetti della bio-edilizia si tradurranno in miglioramento della qualità del territorio locale.
Sensibilizzando poi gli altri cittadini e le generazioni future, bambini ma non solo, sulle scelte di tipo ecologiche, la bioedilizia con il suo indotto, diventerebbe motore propulsivo di una rivoluzione culturale.

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https://pixabay.com/it/edifici-case-scogliera-home-1008677/
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Quali qual è il cardine della bioedilizia?
L’architettura sostenibile tiene in grande considerazione lo smaltimento dei materiali di costruzione già nella fase della progettazione. I materiali infatti non durano per sempre e devono essere sostituiti o ben manutenuti.
Un esempio sono abitazioni costruite con materiali “scomponibili” che hanno nella loro indole la caratteristica di poter essere riutilizzati.

L’esempio, ma siamo un po’ nella architettura “fantascientifica” per noi italiani, le costruzioni in tubo di cartone dell’architetto Shigeru Ban, giapponese.

Un altro esempio, ma di altra fattura è il Bosco verticale di Milano. Si tratta di due costruzioni a torre per uso residenziale che ospitano circa 1000 alberi con grandi aree ricoperte da giardini pensili. Ciò significa, in una città ricca di smog e congestionata a tal punto da dover richiedere in alcuni momenti dell’anno lo stop alle auto per aumento della concentrazione delle poveri sottili, assorbimento dell’anidride carbonica e produzione di umidità e ossigeno, riguadagnando terreno nella vivibilità.

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Ringrazio per la lettura, la preferenza e tutto il resto.
Mi aggiorno per conoscervi meglio.
Saluti.

Ignoravo che esistesse la beo-edilizia ma ho osservato che molte costruzioni in cemento (anche armato) hanno una vita che non supera i 50 anni. Ponti, palazzine, muri di sostegno realizzati negli anni 50, 60 e 70, ormai si sbriciolano. Ci ostineremo ad usare il cemento ancora per molto secondo te?

Non è solo questione di cemento... cmq non sono un ingegnere nè un costruttore...
Ciao e grazie per la lettura!

In qualità di ecologista sfegatata ho apprezzato molto questo post.
Ogni volta che, camminando per strada, mi rendo conto di quanto sia irrespirabile l'aria mi chiedo come mai non stiamo dando la dovuta attenzione al problema. E' bello vedere che c'è qualcuno che se ne preoccupa, che s'informa e prova a trasmettere queste informazioni ad altri

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