Fuest Manipulation
Manipolazione mediatica per distratti da social, quelli che leggono solo il titolo, anche perché l'articolo in questione fa parte di Rep:it ovvero la parte a pagamento del giornale, che però ci delizia gratuitamente del titolo e del sommario. Che ovviamente sono manipolati ad arte nel concetto e differiscono dalla sostanza dell'articolo.
Ecco quindi che si legge l'anatema di Clemens Fuest, l'economista tedesco che a conti fatti può essere visto come l'omologo di Malvezzi, Rinaldi (e Bagnai o Borghi prima di diventare senatore). Il titolo cita "Fuest: se continua così l'Italia esce dall'euro". Nel sommario "ma l'euro sopravviverà".
Il messaggio da passare alle masse è quello che l'Italia, a causa del DEF, uscirà dall'euro, ma che la nostra uscita non comporterà la fine della moneta unica, come a dire "è inutile fare i gradassi, che non contiamo nulla". Si sotto intende una uscita dalla moneta europea come un evento di rottura, di shock e sopratutto che ci buttano fuori perché non abbiamo rispettato le regole.
Se andiamo a cercare su Google Clemens Fuest salta fuori come gli anatemi contro l'italia, che vengono riportati diligentemente dalla stampa, risalgono con lo stesso tono per enfasi da mesi e fino ad anni addietro. Ogni volta viene riportato che siamo in bilico sull'orlo del baratro."Italianen attenten ke fare brutta finen".
In realtà persino il povero Fuest è vittima della manipolazione dei contenuti, infatti poi leggendo l'articolo si vede come gli anatemi dell'economista non siano proprio anatemi. Chiaramente è critico contro il DEF e la strada intrapresa ma perché potrebbe andare in collisione con la politica tedesca, che a suo dire non si piegherà alla richiesta di rinegoziazione avanzata dagli italiani. Ma poi dice esplicitamente che
l’Italia sarà costretta a lasciare l’euro. Non perché lo vogliano gli altri paesi, ma perché per l’Italia potrebbe essere preferibile, a un certo punto, introdurre una nuova moneta ed evitare il default all’interno dell’eurozona
Quindi non è l'europa che ci butta fuori, ma siamo noi ad effettuare la scelta perché semplicemente ci conviene. Fuest quindi da per scontato o comunque come obbligatorio l'intenzione unilaterale nostra, cosa che però non è contemplata nel famoso "contratto di governo" e nemmeno dal Presidente della Repubblica.
In seconda battuta aggiunge che l'euro comunque sopravviverà a questa mancanza, anche perché sotto intende che l'uscita non sia un evento correlato ad un shock sistemico ma ad una manovra controllata.
Questa sarebbe una notiziona se fosse vera. Infatti se le cose stessero così ci converrebbe subito avviarsi verso tale procedura. Il problema più grosso dell'uscita del nostro paese, per il nostro paese, sarebbe proprio la morte contestuale dell'euro. Infatti come conseguenza ci troveremo seriamente davanti ad una crisi mondiale, noi con tutti gli altri. Nel caso opposto, quello vaticinato da Fuest, invece le cose sarebbero ben diverse. Noi ci troveremo con l'azionariato della BCE e il circolante di euro che diventano surplus perché per dirla alla criptovaluta, faremo un hard fork. Quindi potenzialmente ci troveremo ad estinguere i debiti verso l'estero ed avere in tasca gli euro che nel frattempo sono stati controvertiti, per gli Italiani in lire 1:1. Un ammontare spropositato che potrebbe tranquillamente essere utilizzato per controbilanciare il famigerato spread, o svalutazione negli acquisti di materie prime estere per cui alcuni economisti vaticinano le 7 piaghe d'egitto.
Faremo la fine dell'Argentina o del Venezuela dicono alcuni, peccato che noi non siamo ne l'una ne l'altra, anche se partissimo dalla tabula rasa la storia dice in modo incontrovertibile che abbiamo creato le cose più incredibili nella scienza, nell'arte e perfino nell'economia, visto che le banche le abbiamo inventate noi. Insomma se qualcuno ne sa una più di Bertoldo, ebbene quelli sono gli Italiani.
Quindi Fuest sa benissimo che le sue previsioni sono del tutto fallate, la Germania e la Francia faranno di tutto affinché rimaniamo nell'euro perché conviene a loro più che a noi.