La repubblica dei ponzi

E ci risiamo, Bitcoin risale di valore sul dollaro e i giornali si accorgono nuovamente della cosa, chiaramente per sparare a zero prodromo sua. Questa volta tocca a Repubblica a firma di Alessandro Guzzini (spacciato per esperto in banche ed assicurazioni) con l'articolo "Lo schema Ponzi dei Bitcoin".

E già dal titolo Guzzini va a rimediare la prima figuraccia da perfetto impreparato in materia. Infatti in tutto l'articolo fa riferimento al network marketing o lo schema piramidale delle vendite, tecniche utilizzate in particolari vendite truffa ma che nulla hanno a che vedere con gli schemi Ponzi.

Uno schema Ponzi prevede che ci sia un beneficiario, e che questo promettendo alti guadagni derivati da forti interessi invogli la gente ad investire. Per dare credibilità al suo operato investe parti dei capitali ottenuti per liquidare gli interessi, e con la pubblicità in passa parola che ne deriva attirare nuovi sfortunati investitori. La fotocopia del bitcoin proprio...

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Guzzini invece parla insistentemente delle vendite piramidali, dove per poter proseguire si devono portare nuovi utenti al fine di guadagnare. Ognuno dei partecipanti però cede una quota verso l'apice piramidale, e l'unico elemento in comune con il Ponzi è l'aumento esponenziale dei partecipanti per poter tenere in piedi "il gioco". E qui partono una riga di incongruenze grosse come palazzi. Ad esempio dal "ritorno" di Bitcoin, che io sappia non si è mai vista una piramide che dopo il collasso di auto-sostenibilità sia rimasta in piedi ed abbia continuato ad operare per giunta ritornando in auge.

Per Guzzini è stato grazie a Libra di Facebook. Peccato che Bitcoin fosse in salita costante da almeno due mesi, ed anzi dopo la notizia della cripto di Zuckerberg si può dire che ci sia stato un forte ritracciamento e non il contrario. Ma chiaramente Guzzini non ha avuto il tempo di guardare un grafico e correlare il giorno dell'annuncio con ciò che è successo dopo.

Per altro parole di profusione ed fiducia indefessa a Libra da un operatore economico, che a questo punto forse è il caso di starsene lontani. Libra non è ancora uscita, per quello che sappiamo potrebbe cambiare come poter essere il più grande flop della storia, non c'è uno straccio di storico, solo notizie ancora da confermare, ma per lui è l'unica moneta in ambito blockchain da tenere in conto. Qualcuno lo ravvisi su Ripple, magari era distratto...

L'articolo poi cerca anche di darsi un tono professionale, snocciolando un po' di numeri, che chiaramente rigirati ad arte, come il fatto che la cima della piramide sia composta da circa 2000 persone. Non si è mai vista una truffa così affollata di beneficiari, di solito è uno, massimo due. Poi una fascia intermedia e infine 25000 poveracci che grazie ai loro soldi fanno la fortuna di quelli sopra. Come?

Beh qui si giunge alla perla dell'articolo, se arriva nuova gente e compra il prezzo sale. Spero che qualcuno gli spieghi a costui che è esattamente quello che accade anche nell'azionario e nello stesso forex. Si chiama legge della domanda e dell'offerta!

L'articolo conclude con i miners che deve essere il vero rebus per tutti gli "espertoni di finanza" visto che vengono tirati in ballo a sproposito ogni volta. Il costo che sostengono per minare è reale e se il bitcoin non aumenta di valore si andrà verso uno shock sistemico. Se non fosse che il protocollo prevede sin dall'inizio il dimezzamento di volta in volta delle ricompense dei miners, fino (e qui mi piacerebbe vedere la faccia di Guzzini quando lo scoprirà) al giorno in cui l'estrazione darà zero frazioni bitcoin, ovvero il costo dovrà essere interamente sostenuto dalle fee transazionali.

Questo è quello che ci racconta Guzzini, la verità chiaramente sta da un'altra parte, siccome lavora in una società di consulenze di investimento è molto probabile che uno o più clienti gli abbiano detto di aver speculato in Bitcoin, magari pure facendo dei profitti. Questo chiaramente sottraendo capitale da gestire. Chiaro che il gozzo gli vada di traverso e si cerchi di screditare la bestia, vedi mai che la cosa prenda piede e si ritrovi senza lavoro...