Le pive del programmatore
Oggi la giornata si è conclusa con le pive nel sacco, o nella saccoccia. Cioè ho concluso dove ho iniziato. Frustrante come essere immobili.
Non sono un programmatore di professione, ma mi sto dilettando perché oramai l'informatica è diventata sempre più restringente e più professionale. Vedasi i DevOP e minchiate di questo tipo. Un mio capo una volta mi disse che questo era un lavoro di mer@#! perché studi molto più di un chirurgo e costantemente per avere indietro troppo poco dal punto di vista professionale ed economico. Ed è vero.
Per altro quando poi hai scelto una direzione che magari in quel periodo è sulla bocca di tutti, qualche anno più tardi il vento cambia e ti ritrovi ad aver investito tempo e forze su roba a cui non frega nulla a nessuno perché è passata la moda. E' il caso di Python, fino a non tantissimi anni fa era persino dato per morto, oggi se sai questo linguaggio che è vitale per l'automazione industriale, ucciderebbero per assumerti.
Anni fa al ristorante, un posto dove per entrare dovevi prenotare pure a pranzo, la titolare in un momento di pausa e due chiacchiere al mio tavolo ci dice (a me al mio collega oramai ospiti fissi del locale) che suo figlio voleva fare l'informatico e se avevamo qualche dritta per farlo iniziare, visto che aveva iniziato a studiare da qualche anno. Io e il mio collega, un po' più anziano di me, ci guardiamo e vedo nei suoi occhi lo stesso pensiero che avevo io. "Ma questo è pazzo!".
E così ti tocca reinventarti, studiando ancora e ancora. Poi ci sono le giornate che vai via come il treno e ti senti un Dio, ti senti pronto a fare l'impossibile. Che si scontra quando ti ritrovi davanti all'incubo peggiore. Il codice che funziona ma non funziona.
Cioè qualcosa per cui non c'è nessun errore, di nessun tipo a nessun livello, ma quello che hai concepito non si avvera. E comincia a piazzare console.log o print_r prima in forma mirata, poi come se fossero rotatorie, via a nastro in ogni dove. E niente, non succede niente. Nessun errore, tutto il resto funziona, ma quella cosa li no, Google, stackoverlow.com, fiumi di discussioni affini o inutili o troppo vecchie.
Arriva la sera, la vista si affatica, la mente è ondivaga. Prendo le pive, le metto nel sacco. La notte, perché il dannato tarlo oramai si è infilato, porterà consiglio. Spero...