Lo strano caso di Julian Assange
La notizia di oggi è nota, Julian Assange e fondatore di Wikileaks è stato arrestato a Londra all'interno dell'ambasciata Ecuadoriana che lo ospitava da 7 anni. Dunque è stato arrestato e non si è consegnato, per mezzo dell'Ecuador, che molto probabilmente ha avuto un qualche incentivo, quasi certamente economico, da parte degli Stati Uniti affinché venisse arrestato.
E già qua le cose sono strane, infatti è decisamente inusuale che agenti, per altro in borghese quindi non è nemmeno noto a quale tipo di reparto appartengano, entrino in una ambasciata per arrestare qualcuno.
Ma di stranezze è cosparsa tutta la storia dell'eremetismo di Julian dal giugno del 2012. L'asilo politico oggi è terminato perché in Ecuador l'anno scorso era cambiato il presidente. Ma anche quello precedente nonostante l'ospitalità nella piccola sede diplomatica londinese, non è mai riuscito a farlo estradare. Eppure dall'ingresso dello stabile ad entrare in un veicolo diplomatico non ci sarebbe voluto molto. Ma evidentemente sarebbe stato troppo anche per l'Ecuador come "sgarro" verso gli Stati Uniti.
immagine scaricata da internet
Anche l'accusa di stupro è quanto meno strana, per altro persino gli inquirenti svedesi non hanno mai formalizzato l'accusa, ma hanno tenuto le possibili accuse in una zona grigia, fatto quanto meno curioso per la giustizia della Svezia. Come a dire, qualche forzatura ha fatto in modo che le cose fossero forzate ad andare in quel modo.
Ed infine gli Stati Uniti, tra le varie accuse ve ne è una che dire ridicola è poco. Ovvero alto tradimento nei confronti degli U.S.A. se non fosse che Assange è un cittadino australiano. La domanda sorge spontanea, ma gli Stati Uniti sono sopra ogni forma di legge e di democrazia altrui? La risposta sembrerebbe scontata.
Quello che oggi invece appare scandaloso è il comportamento di molti giornali, di fatto Assange è un giornalista, ma viene dipinto come hacker e sminuito ad arte, quando proprio costui ha fornito materiale per diversi anni proprio ai giornali. Insomma se pensiamo al caso watergate che costò la poltrona a Nixon, se lo riportiamo ai giorni odierni non si potrebbe fare.
In fondo ciò che Assange ha rivelato al mondo non è stato possibile smentirlo da parte dei diretti interessati. Poco importa che fosse un hacker e che abbia fatto atti di pirateria informatica. Quando anche fosse, sei la CIA o enti di massima importanza di una nazione importante, non ti puoi far infinocchiare in nessun modo. Ed invece come poi hanno evidenziato i fatti, il sistema funzionava un tanto al chilo, e le informazioni top secret forse non erano custodite come meritavano.
Julian Assange sarà estradato negli Stati Uniti e rischia il carcere a vita, tale notizia non è confermata ma è praticamente data per certa. L'unica speranza per l'australiano è che Trump, effettivamente poco interessato almeno all'apparenza, sulla questione che per altro in qualche modo l'aveva favorito nella sua ascesa alla Casa Bianca, dopo che vennero pubblicate mail compromettenti sulla Clinton, emetta la grazia dopo un processo il cui verdetto appare scontato.