Rosso di sera, lo slogan si avvera.

in #ita5 years ago

Forse è una boutade, forse no. Una società russa, la StarRocket starebbe sviluppando un sistema di marketing quanto meno curioso. Un sistema di blocchi, dei cubi, che posti in orbita attorno alla terra a 500km di altezza, formerebbero un cartellone pubblicitario.

I cubi avrebbero la stessa funzione di un pixel, e quindi spostandoli (non è chiaro bene come) formerebbero l'annuncio pubblicitario a "bassa risoluzione" ma quanto basta per essere visto dalla superficie. Tutto il sistema occuperebbe uno spazio di 50 km quadrati. La parte interessante è che il sistema luminoso non godrebbe di autonomia, cioè non ci sono luci, ma di fatto questi cubi avrebbero una sorta di vela riflettente la luce solare. Questo di fatto farebbe in modo, e direi anche per fortuna, che l'annuncio pubblicitario si possa vedere solo al calare o sorgere del sole, cioè in periodo di rifrazione che notoriamente è di 30 minuti. Ma per l'effetto di movimento, immagino che la velocità di tutto l'aggeggio sia parecchio sostenuta, in realtà il messaggio pubblicitario si vedrebbe per solo 6 minuti.

Chiaramente i 6 minuti sono relativi al punto di osservazione, in realtà siccome la Terra ruota (i terrapiattisti immagino avranno da ridire) il messaggio viene veicolato praticamente 24 ore al giorno, salvo che le nubi o il maltempo ci si mettano di mezzo.

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Immagine CC0 creative commons, modificata dall'autore

Gli ambienti di settore aereospaziale ed astronomico non si sono fatti pregare, i primi hanno giustamente indicato che un "coso" del genere oltre a rappresentare altra spazzatura senza di fatto nessun beneficio scientifico che ne giustifichi il perché, andrebbe pure incontro a problemi non banali, come lo scontro con altri detriti. I secondi che verrebbero limitate le ricerche astronomiche poiché un arnese da 50 km quadrati a 500km di altezza non è proprio poca cosa.

Personalmente penso che la questione sia più un clickbait per far parlare della StarRocket, sconosciuta sino a questo momento. Solo mandare in orbita tutto il necessario è uno sforzo economico consistente, farlo funzionare con tutte le variabili di fatto infinite è un altra storia. Non parliamo poi della questione dei cubi, si devono muovere quindi utilizzare un sistema di propulsione che condizionerebbe tutto il progetto ad una sorta di usa e getta. Dal punto di vista di ritorno economico poi chi comprerebbe, immagino a cifre folli, lo spazio pubblicitario? Con il rischio che il marchio stesso venga percepito in modo negativo poi...

Tuttavia il "sasso nello stagno è stato lanciato" e non si esclude che prima o poi qualcuno non lo realizzi per davvero. E il diritto di una nazione a non voler vedere pubblicità che di fatto diventerebbe obbligatoria, e che magari è contraria alla propria religione o cultura? Anche dal punto di vista legale c'è da ridere..

E quando ti farai la foto con la fidanzata in un romantico tramonto, con dietro la scritta di una bibita gassata o un marchio di scarpe io potrò dire "eh ai miei tempi...bla bla bla" robe noiose di qualche vecchio rinco, con i giovani che faranno la faccetta come a dire, guarda sto qua, che noia.

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