Leggevo questo articolo di Vincenzo Imperatore sul Fatto Quotidiano. Vendete tutti i titoli di stato Italiani perché arriva il ciclone autunnale, motivo Draghi, come è noto da tempo, dovrà lasciare la presidenza della Bce e al suo posto già si sa che siederà un tedesco. In sostanza perdiamo il nostro "protettore" nella stanza dei bottoni.

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A mio avviso Draghi è stato un po' ingiustamente malvisto in Italia, più che altro perché si è trovato a poggiare le terga su una scomoda poltrona. Ma nell'ambito del suo mandato qualche aiutino verso il suo paese è innegabile che abbia provato a farlo. Come governatore della Bce non è che potesse fare cose eclatanti, in fin dei conti sarebbe, almeno dal punto vista formale, colui che manovra l'Euro e di conseguenza le sue azioni dovrebbero essere equidistanti per tutti i paesi membri che utilizzano questa moneta.

Però non sono granché d'accordo con Imperatore, o meglio concordo che ci potrebbe essere un ciclone autunnale, ma che questo provenga dal governo Italiano o dalla instabilità del nostro debito decisamente mi trova in disaccordo. Avevo già scritto un post in merito, Deutche Bank nel momento che esplode, tira un botto molto più forte di quello dei mutui subprime americani.

Se facciamo i conti della serva, l'Italia ha circa 2400 miliardi di debito (che a mio avviso non sarebbero dovuti visto che abbiamo già pagato circa 4000 miliardi di interessi) a cui si aggiungono per eccesso 400 miliardi di esposizione bancaria. Facciamola sporca, mettiamo un debito di 3000 miliardi. Secondo molte stime la sola banca tedesca avrebbe una esposizione di 42.000 miliardi, a cui andrebbero aggiunte l'esposizione delle altre banche tedesche, e lo stesso debito tedesco.

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Praticamente l'euro è già tecnicamente morto, perché soluzioni non ce ne sono, a meno che non si voglia stampare moneta e cancellare i debiti di tutti, sempre che non si prospetti la balzana idea di salvare solo la Germania. Ma la Germania ha già un piano B, e molto probabilmente è quello di uscire per prima dall'euro, tentando allo stesso tempo di tenerlo in vita il tempo necessario a fare lo scambio che gli permetterebbe di chiudere i debiti senza incorrere in sanzioni e/o cadere sotto la mortale ala protettrice del Fondo Monetario Internazionale. E chi prenderà questi debiti si troverà con carta straccia.

Infine su un giornale non andrei a scrivere di vendere i titoli italiani se ne avete. Cioè da un punto di vista meramente tattico-speculativo avrebbe anche un senso, vendo adesso e magari con la metà del capitale ricompro proprio nel mezzo del ciclone, i guadagni possono essere potenzialmente alti perché si innalzano i rischi. Ma da un punto di vista etico non è un bel ragionamento. Ma siamo in italia, puoi dire nei media "sbarazzatevi dei titoli nazionali" che passi per eroe, ma se dici che il piano b è una cosa sensata passi per sovranista o anti-europeista. D'altronde non è un caso che il Tafazzi sia una figura inventata da un comico italiano.

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@tosolini