La terra dove sono cresciuto

in #mondragone6 years ago (edited)

Buongiorno steemiani. Come si può intendere dal titolo del post oggi voglio parlarvi del paese in cui sono cresciuto. Il paese prende il nome di Mondragone, un paesino di circa 30.000 abitanti, che prende il suo nome da un antica leggenda medievale secondo la quale, molto tempo fa, nella credenza popolare si diffuse la voce che il monte appena alle spalle della cittadina, il Monte Petrino, fosse in realtà dimora di un drago dormiente. E' ubicato sulla costa tirrenica della regione Campania. Molti non conosceranno il luogo, altri magari lo conosceranno (ahimè) per esser balzato agli onori della cronaca per inchieste giudiziarie relative alla malavita organizzata. Tuttavia non vi parlerò di questo aspetto, piuttosto voglio raccontarvi di come l'ho vissuta io e, soprattutto, delle storie folkloristiche legate al mio paese. Sono un appassionato di storie, del folklore in genere, e spesso vuoi per ignoranza vuoi per superficialità, vengo tacciato di essere "palloso" perchè ho difficoltà ad omologarmi ai nuovi stereotipi, ricchi forse di popolarità ma di certo poverissimi di contenuti. Spesso le persone, non rendono conto di vivere in luoghi ricchissimi di storie, spesso snobbate e svilite da una modernità che ci costringe ad essere schiavi dei luoghi comuni e che a causa di una campagna globalista ci sta letteralmente facendo il lavaggio del cervello per renderci schiavi senza un'identità. L'identità è tutto, l'identità di un popolo fa di noi ciò che siamo.

Mondragone non è soltanto mare, villeggiatura, mozzarella, Falerno. Mondragone è stata una colonia romana e porto commerciale che intratteneva rapporti sociali ed economici con un'altra cittadina poco distante da essa e famosa come Gaeta, città in cui sono nato . Da appassionato di storie, e amante del mare, essendo il mio paese popolato da generazioni di pescatori, la storia più affascinante legata a questa città, e spesso collegata a miti come quello di Atlantide, è la storia di Sinuessa. Vivo praticamente a circa 2 km di distanza da essa.

Sinuessa era un porticciolo di attracco delle navi mercantili e di pescherecci, ma presto diventò una vera e propria città nella città. Fulcro di scambi commerciali, attività produttive e artigianali, punto di incontro tra esponenti politici dell'epoca che giungevano dalla Capitale per assaggiare i sapori che regala la terra fertile di queste parti nella produzione del vino Falerno, ma soprattutto, per adagiarsi nelle calde acque termali che sgorgano a pochi passi da casa mia, nel rione Le Vagnole, che prende il nome proprio dalle vasche termali dentro la quale la Regina Margherita (scusate il balzo epocale) era solita fare il bagno.

Sinuessa sprofondò negli abissi a causa di un fenomeno comune dalle nostre parti come nella zona dei Campi flegrei napoletani, il bradisismo. Secondo gli studiosi non fu solo un fenomeno ondulatorio a causarne l'inabissamento ma anche un conseguente tsunami di modeste proporzioni che inghiottì letteralmente l'istmo di terra che ora si trova a circa 300 metri dalla battigia, ove vi era il porto, ora divenuta zona pescosa e proliferante di attività biomarina.

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"foto di proprietà dell'autore"

E' esattamente questo il punto, immaginate davanti a voi, a circa 300 metri dalla riva, una lingua di terra, uno sputo, proprio in mezzo al mare, e immaginate tante navi e pescherecci attraccati. Molte le leggende, le storie mezze vere e mezze folkloristiche, avvistamenti di mostri marini, canti di sirene dalle scogliere poco più a nord, dove si trova la famosa Montagna Spaccata che, secondo la credenza popolare, doveva essere una caverna dimora di un gigante, oppure secondo altre storie doveva essere una baia dove erano solite sostare le sirene per attrarre marinai incoscienti destinati al naufragio. Sono molti i miti e le leggende legate al luogo e non voglio certo raccontarle tutte in un unico post, spero che gli appassionati del genere come me possano apprezzare e seguirmi, presto vi racconterò della famosa Venere Sinuessana...

Molto presto, sempre qui.
Per ora vi auguro buona giornata e me ne torno ai miei pesantissimi conti da ingegnere.

Bye

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Che belle zone quelle...complimenti per il post e per la bella foto.

Grazie nicola 😊

Molto bello....altra zona che devo prima o poi visitare

Interessantissimo post @paololuffy91, anche io amo il folklore e i miti legati ai luoghi, per cui non posso non apprezzare il tuo scritto :-b

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