Game of Thrones:Bells

in #movies5 years ago

Spoiler su quella che è di fatto l'ultima puntata dopo la quale si potranno ancora fare speculazioni poi ragazzi tutto sarà finito.

Che tristezza.

Spoiler sulla 8x05 di GOT.


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Da quando Jon Snow è risorto inseguire le teorie alla fine di ogni episodio era diventato un mantra. Si era sviluppata una sorta di serie nella serie.

C'era il Game of Thrones che andava in onda su HBO ed il Game of Thrones inventato dagli spettatori con mirabolanti teorie, grandissima cura e attenzione nel formularle e strani e divertenti fenomeni mondiali di corsa al pronostico azzeccato.

Da oggi questa corsa cessa.

Semplicemente non esisterà più. Game of Thrones è giunto all'epilogo. 6 giorni ancora e tutto il mondo potrà piangere la serie evento dell'ultimo decennio, e diciamolo pure, mettendo finalmente da parte ogni ipocrisia, la serie evento della storia della tv. Un paradigma per le serie a venire.

In questo contesto di serie reale e serie narrata dal web era sicuramente difficile per gli autori scrivere una stagione finale all'altezza.

Se avessero attinto molto dalle teorie sarebbero stati accusati di essere dei mandrilloni devoti al fan service. Se, come hanno fatto, avessero deciso di discostarsi totalmente dalle teorie allora avrebbero dimostrato tutta la loro autonomia ma con il doppio pericolo di scontentare i fan e di uscire dal seminato di quanto da loro stessi raccontato nel corso degli anni.

A discapito di quanto tutti avrebbero immaginato, Benioff e Weiss, non hanno servito i fan. L'impressione è che quando si son chiusi nella sala degli sceneggiatori abbiano espressamente ordinato di evitare qualsiasi riferimento alle teorie più in voga, da quella del Valonqar, a quella di Brann = re della notte e via discorrendo.

Nel farlo hanno si sorpreso tutti ma spesso hanno compromesso storie  e personaggi privandoli di potenza e coerenza.

In questo penultimo episodio fortunatamente accade talmente tanto che è difficile soffermarsi su alcuni, evidenti pecche della puntata e della stagione.

La regia di Sapochnik poi conferisce un senso di drammaticità e tragedia che raramente, forse mai, si era visto in tv.

Dopo una prima fase preparatoria, conclusasi con la scioccante e cruenta morte di Lord Varys si entra finalmente nel vivo dell'azione, con l'anticipazione di quello che sarà l'assedio finale ad Approdo del re.

L'indugiare sulle campane, sul simbolismo del loro tintinnio eventuale ci aveva da subito messo in allarme.

Allo spettatore più navigato forse sarà venuta in mente la sorpresona che poi si è verificata ma onestamente era difficile prevedere che sarebbe successo quello che poi sarebbe davvero successo. A depistare tutti era stato il continuo indugiare sulla figura di Tyrion che però svanisce quando la follia di Daenarys prende il sopravvento.

Tutti avremmo scommesso in un colpo di coda di Cersei e invece pronti, via e l'intero esercito della compagnia dorata e della flotta di ferro vengono rasi al suolo dal fuoco di Drogon.

Se da un lato finalmente Daenarys ci mostra come cavalcare un drago ( ricoprendo di ridicolo, per contrasto, la morte di Rhaegal nell'episodio precedente), dall'altro viene privata di senso la presenza della tanto temuta compagnia dorata e delle flotte di Euron che in un colpo solo vengono annientate dopo aver seminato terrore per 3 stagioni.

Immagine priva di diritti di copyright

Difetti che possiamo perdonare vista la spettacolarità della messa in scena. Senza eguali.

Piccola parentesi e passo indietro per il bellissimo, coraggioso e rischioso gesto di Tyrion. Frettoloso ma emozionante il commiato da Jamie, e non sarà l'ultimo della puntata.

Arriviamo cosi al momento clou, il turning point dell'episodio e forse di tutta la stagione e forse della serie.

L'esercito dei Lannister si arrende. Approdo del re è oramai caduto.

Tutti attendono le campane.

Le campane suonano.

Tutti tirano un sospiro di sollievo.

A un certo punto Daenarys parte e decide di involarsi verso la fortezza rossa.

E qui vi è un doppio colpo di scena.

Il primo sta nella reazione folle di Dany. Il secondo nell'indurci a pensare che la sete di vendetta di Daenarys, prima del suo nome, possa scatenarsi su Cersei e Cersei soltanto.

Invece, come vedremo, sarà tutta la città a perire sotto il fuoco di Drogon.

Potrebbe sembrare forzata come soluzione ma grazie al cielo non lo è.

In questa stagione Daenarys ha vissuto un'escalation che l'ha portata alla follia e qui quella follia, unita alla voglia di vendetta ed alla certezza di non avere più nessuno che la ama, nessun popolo che la idolatri o consiglieri che la difendano con la vita la porta a decidere di seminare il terrore.

Quella moneta di cui Varys parla in apertura a Jon adesso sappiamo da che parte sia caduta.

Gli occhi attoniti di Jon e Tyrion dicono tutti.

Nel frattempo Arya e il mastino iniziano ad entrare prepotentemente nel vivo della trama.

Straziante e tenero il loro addio.

Finalmente assistiamo al CleganeBowl.

Mai ci saremmo aspettati fino a qualche stagione fa di tifare per il Mastino. Ed invece eccoci qui a trattenere il fiato per lui, disperando per una sua eventuale dipartita.

Morirà ma lo farà portando a compimento la sua vendetta, in un gesto tragico e ineluttabile che porrà fine alla vita di quel mostro di suo fratello insieme alla sua.

Un finale degno per il personaggio che chiude il suo percorso con grande dignità, prima ricevendo le gratifiche di aria, poi portando a termine il proprio destino.

Arya nel frattempo diviene protagonista di numerosi piani sequenza dove prova a farsi largo fra fiamme, macerie, palazzi che crollano, Dothraki pronti a uccidere qualsiasi cosa si muova.

Sarà una corsa per la sopravvivenza che le farà prendere coscienza a poco a poco della follia senza senso di Daenarys.

Cersei reincontra un Jamie ferito da Euron poco prima. A proposito, ridicolo e inutile lo scontro fra i 2, forse la peggiore scelta dell'intero episodio. Non aggiunge nulla alla trama ne risulta determinante ai fini del destino dei personaggi.

Il loro incontro è straziante e ci fa dimenticare per un po la malvagità di Cersei e tutte le malefatte di Jamie in suo nome.

Non era il finale che ci saremmo aspettati e forse è stato molto frettoloso ma il lavoro di Lena Headey in questa puntata è stato sensazionale.

Dalla spavalderia iniziale il suo volto ha mostrato via via preoccupazione, ansia, paura e terrore e poi incredulità quando ha rivisto Jamie, pura e genuina voglia di vivere ancora quando tutto intorno a lei stava crollando e se ne andata via col suo amato, con un bacio mentre il suo intero mondo le cadeva addosso.

Frettolosa forse la scena della morte dei 2 fratelli incestuosi ma di certo di sicuro impatto emotivo e narrativo.

Si chiude con Arya, ancora lei. Stavolta strumento non di morte ma di salvezza, lei che miracolosamente riesce a farsi largo tra le macerie e salire su un cavallo bianco per portare a compimento la profezia di Melisandre.

Saranno quelli Daenarys gli occhi verdi che chiuderà per sempre?

C'è da giurarlo.

Per l'ultima volta.

Per l'ultima scommessa e singhiozzante teoria di questa enorme serie senza pari.

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Sort:  

sta arrivando Jon Snow, come al solito siamo d'accordo, telepatia.

Nei prossimi giorni sarò meno tenero con questa puntata delineando tutti gli orrori di scrittura. Per adesso voglio celebrare la regia stupenda di Sapochnick e il grande coinvolgimento e pathos di questa penultima puntata della serie.

Io onestamente ho trovato la fine di Cersei (sempre che non ci siano incredibili colpi di scena...) molto e troppo passiva... Avrei preferito che avesse una alternativa al vedere la sua città cadere. Ci aveva sempre dimostrato di avere qualche risorsa in più, mi ha lasciato un po' deluso. Interessante la follia di Daenarys, spero però che abbiano pensato un finale alternativo allo scontro finale, che troverei molto banale a questo punto.

Di orrori di scrittura ahime ce ne sono parecchi e ne parlerò nei prossimi giorni. Il coraggio di alcune scelte anticlimatiche e la grande regia mi hanno restituito un po di amore e fiducia verso una serie che purtroppo è naufragata da qualche episodio a causa dell'insipienza dei suoi 2 autori.

Per me tutta questa nuova stagione è l'equivalente di pugnalare al cuore i personaggi, gli spettatori, gli appassionati, i fan e tutti quelli che in qualche modo, come me, come noi, ci hanno creduto fino all'ultimo.
Creduto che l'ultima serie di episodi, tanto lungamente attesa, potesse essere un piccolo capolavoro, che ci facesse sognare, piangere e che fosse all'altezza. Eppure, più si va avanti e più le vicende "ammazzano" i personaggi, non tanto - o solo - letteralmente, quanto simbolicamente. Quanto è assurdo che il personaggio di Jamie Lannister, dopo un lunghissimo cammino di redenzione, in cui matura, diviene sfaccettato, resiliente, realista, razionale, saggio...insomma, alla fine corra tra le braccia infime della sorellina "per amore"? Ma davvero? Capisco il dubbio, ma secondo me avrebbero potuto risparmiarci la scenetta.
Ancora, ma davvero abbiamo perso Rhaegal senza ragione, mentre a distanza di qualche giorno Daenerys distrugge un popolo, una flotta, una città, con un solo drago? Rhaegal si rivolterà nella tomba, poveraccio.
Ad Arya vanno le mie più sentite condiglianze, perde il mastino e anche il suo spirito assassino, come in uno degli scorsi episodi, sbatte la testa e diviene la bambina impaurita che non è mai stata. Poi si riprende, grazie al cielo. Si ricorderà che nessuno le ha indirizzato neanche il più misero cenno di ringraziamento per aver abbattuto il Night King?

Infine, "Saranno quelli di Daenarys gli occhi verdi che chiuderà per sempre?"...diciamo che nella storia originale gli occhi verdi, di un bel verde smeraldo inequivocabile, sono quelli dei Lannister, ma i Targaryen sono famosi per occhi di un colore tendente al viola. Walder Frey, il Night King...teoricamente la terza coppia di occhi dovrebbe essere quella di Cersei, ma il mastino la fa desistere all'ultimo. Per un attimo ho anche pensato a Tyrion, ma per i libri ha gli occhi di colore diverso (non una coppia di occhi verdi). Le profezie di Melisandre sono come quelle di Nostradamus, a volte, potrebbero non verificarsi o verificarsi in parte, ma non ho la sfera di cristallo e penso che vedremo ancora piccole scenette ridicole o ci annoieremo un po' a causa di episodi lunghissimi e a volte un po' mal calibrati, seppur con qualche bel momento sparso. Secondo me qui finisce malissimo... la bionda fa una carneficina!

Cara @nawamy. Daccordissimo.
Non volevo passare per l'entusiasta che non sono di questa ultima stagione di GOT. Credo però che specie in questo quinto episodio bisogni scindere 2 aspetti: quello tecnico - visivo - registico da quello narrativo e della sceneggiatura.
Del primo aspetto direi che c'è poco da aggiungere a quanto detto. La puntata è girata perfettamente da Sapochnik, diretta alla perfezione, con sperimentazioni e movimenti di macchina mai visti prima. A questo, grazie alla musica e all'abilità del regista di mettere in scena in un certo modo il materiale a lui consegnato, regalandoci una puntata da 110 e lode con applauso della commissione.
Dal punto di vista della sceneggiatura cosa dire?
Per me Benioff e Weiss andrebbero radiati dall'albo degli sceneggiatori qualora esistesse.
A loro non affiderei neppure la stesura di un copione di 4 pagine per una recita scolastica.
Sono stati pigri e privi di talento. O almeno pensavo questo fino a 2-3 episodi fa.
Ora penso che ci abbiano semplicmente presi in giro, ci abbiano totalmente mancati di rispetto.
Perchè ok fare delle scelte azzardate, perdoniamo la frettolosità di certe sequenze ma quando butti nel water delle stupende evoluzioni di stupendi personaggi solo perchè "ti va" allora no.
Allora devi pagare. Allora devi rendere conto alla giuria che saremmo noi spettatori.
Scriverò un post ad hoc su questo. Spero di riparlarne con te a presto.

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