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Ciao a tutti!
Ieri dopo pranzo ho deciso di andare in bici fino in località Vergheto. Sono partito alle 14.30 circa, con un sole veramente caldo sopra la testa, direzione monti.
Dopo aver superato Massa, ho pedalato lungo la valle del Frigido. Superato anche il paese di Canevara, sono arrivato nel punto in cui la strada si biforca tra Gronda e Forno; ho continuato fino al secondo e mi sono fermato nel centro per riempire una bottiglietta d'acqua.
Da qui la strada impenna: 5 chilometri con pendenza media del 10%. Nella prima parte la strada si fa stretta e piena di curve; il paesaggio alterna tratti ricchi di vegetazione a pareti rocciose spoglie, spesso con impianti di sicurezza.
Questa montagna è divisa da molte vecchie e nuove strade di cava grazie ad un antico corso d'acqua oggi quasi prosciugato nei mesi caldi. Infatti è possibile ammirare un paesaggio circostante da cui purtroppo affiorano i segni indelebili della mano dell'uomo.
Il Canal Regollo - così si chiama - è meglio visibile su un tornante aperto, forse il miglior punto panoramico della salita.
Proseguendo sono arrivato ad un nuovo tornante: qui finisce la prima porzione di salita, un tratto molto impegnativo con lunghi segmenti al 9-11% di pendenza media e punte del 12%.
La seconda parte, la peggiore: 1,5-2 chilometri con pendenze fino al 16% ma tratti fissamente al 12% intervallati solamente da poche decine di metri dove la pendenza si fa meno aspra. Qui la strada è più ampia ma le condizioni non sono delle migliori; questa è una caratteristica che ha complicato la salita nei tratti più duri.
Il lato positivo di questa seconda parte è il trovarsi costantemente all'ombra dei boschi di castagni. La strada asfaltata si conclude con l'inizio di un sentiero, adattissimo per gli escursionisti di tutte le categorie: sulle prime risulta ripido ma non molto pericoloso e se qualcuno volesse continuare si possono raggiungere diverse cime montuose circostanti, fino a toccare addirittura la limitrofa Lunigiana.
Mentre scendevo, ho potuto scattare le foto inserite in questo post; inoltre, due escursionisti mi hanno chiesto indicazioni su una vecchia fontana di questa zona che conoscevo già ma che non avevo mai trovato; i 2 signori dal leggero accento toscano me ne hanno parlato, rivelandomi che doveva trovarsi su di un tornante. Ripresa la discesa, mi sono fermato vicino ad un sentiero per scattare una foto e ...... WoW! Ho trovato un piccolo masso di pietra con una parola incisa sopra: FONTEANTICA. Risalendo il sentiero per qualche metro ho notato subito la fonte, un piccolo ruscelletto incanalato dalla portata d'acqua limitata ma molto rinfrescante.
In conclusione, giornata da ricordare e dalla chiara morale: se in futuro avrete bisogno di un po' d'acqua fresca, è meno faticoso prenderla sugli scaffali dei supermercati, possibilmente dai banchi frigo. A buon intenditor.....
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