Allevare regine!

Allevare regine!

Con l'arrivo della bella stagione e la necessità di avere più regine disponibili da inserire all'interno dei sciami, che verranno creati con l'arrivo delle fioriture. Ho deciso di cimentarmi nella produzione di regine, nell'intento di averle sempre pronte e feconde al bisogno.

Questo che vedete qui sotto è un telaino da nido, modificato per ospitare celle reali.

Per la realizzazione dei cupolini mi sono servito della cera d'opercolo ricavata dalla smielatura dell'anno passato.

Il telaino che avete visto è predisposto per ospitare dieci future regine, che verranno poi inserite all'interno delle famiglie orfane o nei nuclei da formare.

Esistono svariate tecniche per allevare celle reali, e credo sia quasi inutile andarle ad elencare tutte. Le principali però vedono l'utilizzo di una famiglia orfana ed in assenza di covata giovane. Questo perché nel caso in cui ci fossero ancora larve giovani disponibili nei telai, le api concentrerebbero le loro forze su di esse e non sui cupolini artificiali. Ci ritroveremo quindi una cassa piena di celle reali, ed i nostri cupolini vuoti!

Si inizia quindi prelevando dalla famiglia che riteniamo più forte (l'ideale sarebbe fare una visita morfometrica alla famiglia, tramite l'istituto zooprofilattico), così da poter creare famiglie con caratteristiche ereditarie più simili possibili alla famiglia madre. C'è da tenere sempre in considerazione che non praticando l'innesto artificiale, i fuchi con cui andranno ad accoppiarsi le regine, non sarà possibile selezionarli. 

Le caratteristiche principali che si osservano durante la valutazione sono le seguenti: comportamento(aggressività/docilità), produttività, resistenza alle malattie, tenuta dell favo (se le api si alzano in volo una volta sollevati i telai), tendenza alla sciamatura, capacità della regina di deporre uova, caratteristiche legate alla razza, come alcuni dei tratti visibili;colorazione, quantità di peluria, dimensioni in se, ecc.

Una volta selezionata la cassa, andremo a prelevare un telaino di covata giovane, importante è, che non siano passati più di 4/5 giorni dalla deposizione dell'uovo, infatti esso è collocato in maniera verticale durante il primo giorno, per poi adagiarsi e iniziare la metamorfosi in larva solo durante il 3/4 giorno. Proprio in quel momento è importante prelevare la larva, questo perchè come detto più volte, l'alimentazione delle regine prevede esclusivamente pappa reale, le larve vengono alimentate con essa solo per i primi tre giorni, dopodiché le api inizieranno ad inserire anche polline e miele, che come è emerso da recenti studi portano all'atrofizzazione dell'apparato ovopositore dell'ape.

Una volta quindi selezionato il telaino che presenta covata idonea, andremo per mezzo di un coglilarva, a prelevare le varie larve all'interno del telaino.Io personalmente utilizzo questo modello, che prevede un supporto simile ad una penna, con innestata sulla parte finale una piuma tagliata, per mezzo di essa andremo a prelevare la larva, per poi andarla a depositare con la parte superiore in legno.

Una volta quindi prelevata la larva, andremo ad inserirla all'interno del cupolino, assicurandoci che non sia completamente secco, e quindi in presenza di un minimo di pappa reale o acqua, questo on da evitare che la larva durante il procedimento possa disidratarsi.

Completati i nostri traslarvi, dovremo quindi come detto in precedenza avere una famiglia orfana nella quale andare ad inserire le nostre future regine.

Le caratteristiche principali della famiglia ospitante, oltre alla necessità di essere orfana, sono essenzialmente legate alla presenza di api giovani e quindi predisposte per essere nutrici e a non abbandonare la covata, questo insieme ad una dovuta alimentazione stimolante, che può essere uno sciroppo zuccherino, garantiranno un alto livello di accettazione delle larve presenti.

Si è inoltre notato, che mantenere uno stadio di orfanità della cassa ospitante che non superi i 4/5 giorni, aumenta la necessita da parte delle api di allevare delle future regine e di conseguenza un amento dell'accettazione, visto appunto il protrarsi di una situazione a loro sfavorevole.

Un'altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la presenza di fuchi maturi sul nostro territorio, questo perché un fuco impiega circa cinquanta giorni prima di arrivare a maturazione, e prima di avere la sua em em erezione, deve aver compiuto almeno un "volo".(Negli allevamenti dove selezionano anche i fuchi, si utilizza mettere delle grandi griglie sopra le arnie, cosi da poterle lasciare aperte e dare la possibilità ai fuchi di volare il prima possibile, stimolati dalla luce del sole. ( si di base sono anche molto pigri.. )

Possiamo ritenerci soddisfatti quando avremo raggiunto un livello di accettazione che superiore il 60/70% delle larve innestate.

Importante è quindi iniziare a praticare questa tecnica, durante il periodo primaverile. Questo per evitare in primis che le scarse condizioni metereologiche impediscano alla regina di uscire per il volo di fecondazione, ed in oltre essere sicuri di avere fuchi maturi e non ritrovarci quindi regine sterili nel primo caso, o non del tutto feconde nel secondo.

Fonti:

Rearing queen honey bees in a queenright colony

Morphometric measurements

Methods to estimate breeding values in honey bees

Queenless state (orphanhood) of bees' family and its definition.

Foto:

1,2,4 e 5 di mia proprietà

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