Fuga sulla Terra

in #writing5 years ago (edited)

Un racconto fantascientifico per il Contest Theneverendingcontest n 11

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Era inseguito.
Si chiamava Liunzig

Aveva un occhio azzurro, uno verde e uno fuxia.

Gli arti superiori erano lunghi due metri ciascuno. Alla loro estremità c’erano due liane prensili e allungabili.
Il capo era a forma di tronco di piramide di colore cangiabile. In quel momento era nero.
Era notte e doveva nascondersi, così aveva scelto il colore meno visibile nell’oscurità. Un classico.

Il capo poteva diventare molle e indurirsi a piacere.
Dalla sinistra del capo si dipartiva un’antenna fluorescente, anche quella regolabile nella luminosità.

Il suo apparato uditivo consisteva in una piccola grata sulla nuca.
Il busto era lungo poco più di un metro e largo…la larghezza era variabile perché il busto era configurato a fisarmonica.

Dentro battevano quattro cuori. Il cuore dello spirito bizzarro, il cuore del cibo, il cuore dell’amore e il cuore del dubbio.

Gli arti inferiori con cui si spostava erano sei ed erano fatti di ruote di carbonfidio collegate l’una all’altra.
Le ruote erano anche il sistema sonoro con cui comunicava.

Liunzig veniva dal pianeta Suskinderland della Galassia Vuotigrane.

Era atterrato sulla Terra con il suo Aviogetto Limbico Trasparente R78, inseguito dagli Assassini Korimailiani, una squadra specializzata in inseguimenti ed eliminazioni.

Loro arrivavano dal pianeta Korimaili della stessa sua Galassia.

Liunzig era un agente in missione, una missione molto pericolosa, molto molto molto pericolosa, ma essenziale per la sopravvivenza del suo pianeta.
Il pianeta Suskinderland era un piccolo pianeta e si stava inaridendo perché una coincidenza astrale aveva reso secca la terra e prosciugato buona parte delle risorse marine.
Il cibo scarseggiava da mesi, le coltivazioni erano infruttuose da tempo.

Ma il motivo principale per cui le piante non crescevano era il furto del Seme Tribalintico.

Un seme dai poteri generativi straordinari che seminato diffondeva per campi e colline filamenti che a loro volta si trasformavano in colture energetiche e nutritive: crescevano piante di Jamistichia, di Pomofungias, di Richiex, crescevano tuberi Gornias, Valnuz e Brumian, crescevano funghi Lonuy e Porciuz.

Il Seme Tribalintico era stato rubato proprio dai Korimailiani, in guerra da secoli con i Suskinderlandiani.

Per qualche tempo il pianeta Suskinderland aveva resistito con le colture in atto e con l’acqua abbondante dei mari di acqua dolce.
Ma l’inaridimento aveva portato la popolazione a rischio collasso.

Così Liunzig, agente speciale Forza 6, era stato inviato su Korimaili.

E Liunzig con un’azione di raffinata astuzia aveva sottratto il Seme Tribalintico, non senza lasciare sul terreno otto Korimailiani stecchiti.

Ma la sezione Sorveglianza di Korimaili non aveva perso tempo. Aveva inviato cinque Assassini sulla navicella Quanticante 342.
L’avevano rintracciato nello spazio siderale Angolo T.

Liunzig aveva deciso di affrontare gli Assassini sulla Terra, che conosceva attraverso filmati intercosmici e dove le sue forze e i suoi poteri si decuplicavano. Purtroppo anche le forze dei Korimailiani si decuplicavano.

La struttura dei Korimailiani era magmatica a differenza di quella dei Suskinderlandiani.

Il Korimailiano è una poltiglia molle, alta tre metri e larga due.
Può modificarsi in continuazione.
Dalla massa corporea escono varie antenne e vari tentacoli.
Gli occhi sono otto e sono mobili, nel senso che si muovo lungo tutto il corpo controllati da un cervello interiore ramificato.

Il Korimailiano si muove a balzi oppure strisciando come un serpente.

Dalla bocca è in grado di sputare il liquido Verdillon che avvolge e soffoca le vittime.
L’olfatto è lo strumento potente degli Assassini Korimailiani.
Per neutralizzare un Korimailiano devi colpire il cervello con punte e coltelli oppure devi bruciarlo o schiacciarlo.

Ma il Kormailiano ha un punto debole: soffre il solletico.

Se riesci a pizzicarlo tanto da farlo ridere, il Korimailiano ride a crepapelle, letteralmente, e si polverizza con maleodorante puzza.

Liunzig sapeva tutto questo ed era pronto.

Aveva scelto come teatro della battaglia finale il Prater di Vienna, lo splendido Luna Park.
Era un luogo complesso e articolato con varie vie di fughe e tanti strumenti di lotta: la ruota, le macchine, le giostre, i giochi col fucile, le gabbie volanti e così via.

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Liunzig lo consceva perché gli ricordava il Luna Park della sua città dove aveva trascorso la sua adolescenza disperata di tossico, non per giocare ma per rifornirsi di Strabisticos, la droga esasperante e morbida.
Ne era uscito grazie al suo mentore, il poliziotto Guasfresnz che l’aveva allevato e sottratto alla perdizione.

Ma questa è un’altra storia.

Liunzig non poteva perdere tempo a ricordare, stava all’erta accanto al palo del Gioco Volante.

Sentì un fruscio, si abbassò rapido. Una piccola auto degli Autoscontri gli passò rasente sul capo.

L’avevano trovato!

Con gesto veloce allungò braccio e liana, afferrò l’auto ancora in volo, la fece ruotare imprimendo grande forza e la scagliò da dov’era venuta.
L’auto scomparve nel buio e si schiantò da qualche parte. Si senti un muggito acquoso e un rantolo.
Il rantolo della Morte.

Un Korimailiano in meno.

Rimanevano in quattro.
Salì agile sulla Giostra delle Catene.
Subito sentì un altro fruscio alle spalle. Uno degli Assassini saliva dietro.
Arrivò a 117 metri di altezza, tanto era alta la Torre.
Si avvinghiò ad una catena e con una delle sue liane allungabili afferrò un’altra catena con cestello.
L’Assassino stava strisciando verso di lui.
Liunzig fece ruotare la catena e la lanciò.
La catena si avvolse attorno al corpo molliccio dell’Assassino che emise un suono gutturale, come per dire “Porca miseria!”
Liunzig si avvicinò. L’Assassino cercò di sputargli addosso il liquido soffocante, ma Liunzig lo evitò (per un pelo). L’Assassino penzolava gorgogliando. I suoi occhi ruotavano forsennati.
Liunzig allungò una liana e incominciò a strusciarla sul corpo del Kormailiano.
L’Assassino si agitò morbidamente, iniziò a scuotersi, si aprì un enorme bocca che prese a sorridere, poi ridere ridere ridere. Il corpo era tutto un tremolio sempre più veloce e alfine in un tripudio di polvere, scoppiò disperdendosi nell’aria.

Velocemente Liunzig scese dalla Giostra delle Catene e scappò a quell’altra attrazione: la Hochschaubahn Boomerang.

Doveva fare in fretta: la sua navicella trasparente era invisibile, ma ancora per pochi minuti.
Uno degli Assassini la stava cercando sicuramente.
Dentro c’era il prezioso Seme Tribalintico, indispensabile per il suo pianeta.

L’Assassino con il suo olfatto si stava avvicinando sicuramente alla navicella.

Così Liunzig lanciò un sibilo dalle sue ruote sonore.
Due Assassini arrivarono a grandi balzi.
Liunzig li aspettò, poi salì lungo quelle rotaie che tanti visitatori avevano fatto urlare di paura e di emozione.
Si appostò sul trenino della fifa e lo lanciò in basso.
I due Assassini furono travolti e triturati, mentre stupidamente inseguivano Liunzig.

L’ultimo Assassino si era avvicinato alla Navicella Invisibile che Liunzig aveva parcheggiato presso la celebre Ruota Panoramica.
Furtivamente Liunzig entrò nella cabina di comando e con la liana metallica Frisionandabile, accese i comandi e avviò la Ruota.
Con innesti Grihordici comandati dalla sua Scatola Elettromagneticoprismica aumentò la velocità della Ruota. L’Assassino non se l’aspettava e fu colpito da una delle Gabbie della Ruota.
Il suo corpo si sparse, ancora vivo.

In quel momento il suo Aviogetto Limbico R78 si accese e fu visibile.

Liunzig si avvicinò all’Assassino. Dentro di lui parlarono il cuore dell'amore e quello del dubbio.

Così Liunzig, invece di eliminare definitivamente l'ultimo Assassino gli comunicò con le proprie rotelle sibilanti: “Se vuoi vivere, diventa il mio assistente. Ho sempre bisogno di un tipo in gamba, anche se un po’ molliccio. Ma attento, ti terrò d’occhio e se mi tradisci ti faccio il solletico sino alla tua polverizzazione!"

Il Molliccio non ebbe dubbi.
Si ricompose e baciò le liane a Liunzig. Era il segnale della resa.

Salirono a bordo e presero il volo con il Seme Tribalintico in direzione Suskinderland.

Liunzig e Molliccio divennero inseparabili.

Nessun terrestre aveva assistito all’evento, eccetto il figlio del custode, Helmut, che si divertiva a giocare nella notte sullo Space Shot del Prater di Vienna, rubando le chiavi al padre.

E’ stato lui a raccontarmi tutto, mentre volteggiavamo in caduta libera nella Wind – O- Bona del Prater.

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Le foto sono dell'autore

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Sei matto come un cavallo! 😂 In senso buono, ovviamente. Complimenti per la fantasia sfrenata, mi aspettavo di vedere anche le tue raffigurazioni di tali energumeni! Gli avresti ritratti perfettamente!

Si vola di fantasy! Grazie di avermi letto! Si, ho pensato di disegnarli. Lo farò, tempo permettendo.

Una storia rocambolesca e psichedelica nel tuo stile super fantasioso e pazzerello 🙃 Mi è piaciuta molto 😃

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Mi accodo ai complimenti sopra di @isakost e @akireuna appoggiando parola per parola! Nel tuo stile riconoscibile è veramente interessante!

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Bene!! Grazie!

Certo che tu ed Helmut comprate proprio roba buona! Devi assolutamente dirmi dove... ;-D

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