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RE: Povera Italia

in #ita6 years ago (edited)

Propongo una doccia fredda, e poi pensare alle soluzioni...
ma se mi dite che la soluzione è la protesta collettiva...
allora propongo un'altra doccia fredda...
e se poi mi dite che è così, è sempre stato così e sempre sarà così... tanto vale vedere la nuova serie tv o il calcio...
allora propongo un'altra doccia fredda...

Non mi stancherò mai di proporre docce fredde... soprattutto in estate...😁

Ps: non mi dire che hai fatto il massimo, con il tuo post per sensibilizzare l'opinione pubblica steemitiana, perché in questo caso propongo per te anche 10 giri di campo prima della doccia fredda. [qui andrebbe icona della doccia fredda]

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@anedo come sei duro con me!
Scherzo ovviamente.
Vuoi che ti dica che ho fatto il massimo?
Non mi permetterei mai di dire una tale sciocchezza.
Vorrei fare di più in generale.
Dire che non posso sarebbe disonesto.
Dire che la vita difficilmente ti porta a poterti permettere un impegno sociale a 360° è forse cosa più vicina alla realtà.
Il post non ha pretese, vuole però incastrarsi in una dialettica interna che possa stimolare il confronto, informare che non lo è e spingere tutti noi ad essere curiosi.
Ci vogliono nuove forme di associazionismo secondo me, che non significa necessariamente rivoluzione ma sicuramente potrebbe essere fondamentale aggregarsi, impegnarsi e costruire piccoli luoghi dove agire socialmente e mi vengono in mente gli esempi virtuosi che facesti tu qualche mese fa.
Ti faccio io una domanda con eventuale doccia fredda:

Avrei fatto meglio a non scrivere affatto questo post e non parlare di questo argomento?

Secondo me avresti fatto meglio a scrivere un post e proporre nuove forme di associazionismo (come dici tu), l'argomento di cui hai parlato ne parlano già tutti i giornali del mondo, tutti i social del mondo, anche il mio pappagallo ne parla (quando non mi chiede il cibo), ma dopo alcune docce fredde non lo fa più.

Mi permetto con te di scherzare perché penso che puoi stare al gioco. 🙂

Ci sto al gioco tranquillo basta che non mi tocchi @moncia90 ah ah, scherzo ovviamente.

Sai che secondo me c'è un problema di fondo, un problema di comunicazione tra noi dovuto ad una probabile differenza di ambiente circostante?
Tu scrivi che ne parlano tutti e che anche il tuo pappagallo ne parla.
Mi credi se ti dico che quando parlo al caffè o al bar con amici di queste cose il 70% non sa, non ha idea, non ha letto e gran parte di quel 70% pur non sapendo e non avendo letto crede di sapere e tende a dire che non è vero?
Forse è questo il motivo per cui sento di dover scrivere queste ovvietà e tu magari no perchè riesce ad avere modo di parlare con persone più informate.

No, sai cosa penso io? Che la gente, anche quella a cui tu hai parlato non vuole sapere e non vuole leggere quelle cose (perché le sa già o le avverte, perché in qualche modo ne abbiamo tutti esperienza diretta o indiretta), e il loro è solo un meccanismo di difesa dovuto alla paura che ci siano problemi veri da affrontare. Se fosse vero quello che dici tu, basterebbe andare da tutti con i dati in mano a dimostrare la situazione, e dopo tutti a fare la rivoluzione! Il problema ahimé è più difficile, e la tua idea di sensibilizzare (o informare) il pubblico è ingenua. Il pubblico non va informato (non sono capre da portare alla laurea), va recuperato un senso del confronto che non sappiamo più fare, per questo fare associazionismo, gruppo, comunità, è così difficile. E questa incapacità è la nostra incapacità, non quella delle persone semplici che frequentano il bar, e anche tu sfuggi ad affrontare questa nostra incapacità, è più facile dare la colpa alle capre (finché non si laureano non ti possono rispondere).

Concordo, però posso dirti che a volte da soddisfazione vedere persone che non avevano idea di questi numeri e queste situazioni iniziare ad informarsi ed informare a loro volto.
Sono pochi casi ma parlarne aiuta secondo me.
Poi spesso sembra di andare contro i mulini a vento.
Sono daccordo con te che dire.
Secondo te perchè non nascono comunità?Associazioni?

Comunità e associazioni nascono ogni giorno, ma senza lo spirito comunitario e associativo (che non significa essere lobbisti).

Comunità e associazioni in grado di sviluppare attività alternative da un punto di vista culturale sono difficili da realizzare perché non sappiamo più confrontarci, quello che noi chiamiamo confronto (e ci sbagliamo) è solo la sfida (retorica) tra individui, gruppi, comunità. Quando dico che non sappiamo dico tutti (non dico tranne me). Questo è l'aspetto da affrontare e superare, e non sarà uno a farlo perché ha trovato la formula magica (ancora una volta la retorica a primeggiare), o lo si fa insieme o penso che non si può fare. Certo i primi tentativi saranno pieni di errori e contraddizioni (siamo bambini che imparano a camminare) ma lo spirito, se sano, è visibile (questo sì è comunicabile in modo non retorico), e ci sono esempi di questo tipo nel mondo.

Però, non spacciamo per comunità quelle che hanno bisogno di non dire la semplice verità nuda e cruda, che non sanno ammettere i propri limiti e le proprie difficoltà. Queste comunità trattano gli appartenenti come un gregge, da educare, da informare e infine da usare.

Certo da soddisfazione raggiungere degli obiettivi, come ad esempio dà soddisfazione diventare milionari, ma per me anche un milionario dovrebbe chiedersi di come ha creato quella ricchezza (rinunciando a cosa? sopprimendo chi?). Ma chi raggiunge risultati ha la risposta in tasca: io ho fatto qualcosa di male? no la vita è questa, è sempre stata questa e sempre lo sarà! Amen

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