Steemit, un social/blog oppure una macchina da soldi?

in #ita6 years ago (edited)

I siti che fungono da social network e da blog hanno spopolato negli ultimi decenni, dando alle persone gli strumenti per comunicare a livello nazionale e globale a seconda della lingua utilizzata.

La particolarità dei blog è quella di pubblicare degli articoli che tutti possono leggere, una specie di diario o giornale virtuale, chi ha fondato blog di successo con un sito personale ne ha ottenuto un ritorno. Chi invece si è poggiato su siti web esterni ha fatto si che i proprietari dei siti traessero vantaggio dal loro lavoro. Cosa totalmente diversa per i social, dove a trarre vantaggio dall'uso degli utenti è solo il proprietario del sito web, che attraverso la pubblicità, attraverso la raccolta di dati riesce a guadagnare una grandissima somma di denaro, per gli utenti zero.

Meno di dieci anni fa arriva la blockchain che rivoluziona tutto, anni dopo arrivano i primi blog/social che girano su blockchain, Steemit in prima fila (sfruttando la blockchain STEEM). La blockchain ha tantissimi lati positivi, la decentralizzazione, lo spostamento del valore dando la possibilità a tutti gli utenti di guadagnare partecipando attivamente o passivamente alla comunità

Come vediamo Steemit, solo come una macchina per soldi?


Fonte Pixabay CC0 Creative Commons.

La risposta è: Steemit è per voi quello che volete, se la vostra intenzione è farvi votare dai bot, pomparvi lo steem power per votarvi post con una sola foto o con una sola frase, siete liberi di farlo.

Il problema sorge quando interagite con la comunità che è su Steemit, comprese quelle organizzate come SteemPostItalia. Se la maggior parte degli utenti vedono Steemit come una piattaforma dove interagire con le altre persone, uno spazio rivoluzionario dove ognuno proietta la propria visione, gestendo voti e comunità al fine di sottolineare il buono che c'è nei contenuti e negli utenti.

Potete usare Steemit come volete, siete liberi di comprarvi 100000 STEEM e fare 20 post al giorno che votate al 100%, ma che senso ha?

Non riesco a comprendere se è per la soddisfazione di vedere i soldi sui propri post, di prendere quelle ricompense ogni tot ore, oppure la pure illusione che Steemit durerà per sempre e che la moneta non possa che crescere.

Facendo finta che non importi il motivo per cui si usa il proprio blog per pompare voti, difficilmente avrete l'ammirazione e l'appoggio di utenti che vedono Steemit sotto una luce diversa.

Io l'ho scritto più di una volta, le persone che ho conosciuto, le connessioni costruite hanno avuto un valore MOLTO più alto di tutto il resto. Senza contare l'esperienza e il miglioramento nella scrittura, di cui si può fare tesoro. Ma questo è solo il mio punto di vista, se per voi quella ricompensa scritta sotto al post, o il numero di post votati valgono più, non aspettatevi che le persone vi accolgano con fiori e complimenti.


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Sono esattamente d'accordo con te, all'inizio sono entrato su steemit solo per i soldi, pensavo di guadagnare facilmente con i like dei miei amici e secondi account, poi con il tempo ho trovato molto più dei soldi, ho trovato una seconda "famiglia".

Quasi tutti siamo attirati da quello, la cosa che cambia è l'atteggiamento, cerchi solo soldi fama e gloria a discapito di tutto e tutti? te ne sbatti delle regole e degli altri utenti?

Le persone valgono molto più del resto, e tu che sei giovane lo capirai a fondo negli anni.

è il senso stesso della vita...chi fa tutto per i soldi, chi per mettersi in mostra, chi invece crea relazioni e connessioni.
indovina, alla fine, chi ci guadagna??
perchè prima o poi il giocattolo si rompe o ci si annoia.
e allora resta quello che di buono si è costruito.

10+ ! bravo ciuto che ha centrato il bersaglio, un giorno magari finisce tutto e cosa resta? le persone con cui abbiamo stretto, che sia tramite chiacchierate al telefono o in chat, che sia per lavorare su altri progetti insieme. Le connessioni contanto molto più di vedere quella stupida ricompensa in dollari e sentirsi importanti.

Abbiamo molte idee comuni ;-)

Sono più o meno della stessa tua opinione, a me personalmente piace leggere di più quei post dove le persone scrivono di se stessi o di proprie esperienze, magari proprio li nasce un vero scambio di idee ed esperienze. Per i post più professionali è sicuramente interessante leggerli, ma posso aprire Wikipedia ed è lo stesso.

Riassumerei il tuo commento in "mi piace l'originalità", infatti le esperienze personali variano sempre a seconda di chi le sta vivendo, non sono mai la stessa cosa per tutti. Idem i post più professionali ma che usano una propria visione o analisi originale, piuttosto che raccontare una storia già letta e riletta.
Grazie!

Senza alcun dubbio analisi condivisibile. Tuttavia credo non sia da escludere un contemperamento delle due cose! Fare ciò che piace, quindi scrivere, fare foto o qualsiasi altra cosa venendo "pagati" piuttosto che contribuire a far pagare altri è una bella differenza. Insomma perchè scegliere Facebook piuttosto che steemit? Proprio non saprei...forse per la visibilità, ma si può sempre condividere quello si scrive qui raddoppiando potenzialmente il beneficio!

In ogni caso per quanto mi riguarda reward e SP sono l'ultimo dei pensieri, certamente sono un fondamentale tassello del funzionamento ma se credessi di poter "far soldi" scrivendo probabilmente mi rivolgerei a qualcosa di più tradizionale e sicuro.

Tra l'altro per chi come me è qui da poco tempo e a differenza di tanti forse mai più con 1 SBD otterrà 12 Steem correre dietro lo SP significa versare dall'esterno praticamente più di quanto potenzialmente si possa sperare di guadagnare nel breve periodo... (certo, ci sono eccezioni, è chiaro, ma credo siano davvero poche).

ma se credessi di poter "far soldi" scrivendo probabilmente mi rivolgerei a qualcosa di più tradizionale e sicuro.

E questo è importante, perché certi contenuti possono davvero diventare interessanti a livello commerciale tradizionale. Cosa che annulla del tutto i concetti di blockchain (almeno per oggi), ma che mette in campo il vero valore di chi sta dietro alla tastiera, se un libro non ha un certo livello di qualità e una macchina dietro di marketing e rappresentazione difficilmente avrà successo.

A me sembra che gli sviluppatori hanno più a cuore i soldi. Ad esempio, aspetto da quasi mezzo anno una dannatissima funzione che notifica gli utenti di risposte e commenti su contenuti dove hanno commentato. Non mi pare fanta-informatica. GINAbot tampona queste mancanze parzialmente. Poi ho l'impressione che una volta letto l'articolo del giorno, questo va a finire nel dimenticatoio. Steemit non fornisce una funzione "Se ti è piaciuto questo di questo autore, allora ti piacerà anche l'articolo X della data Z" perché tanto l'autore ha già avuto il payout. Mi sembra che anche @marcodobrovich ha espresso concetti simili più di una volta.

Si mancano delle funzionalità fondamentali e lo sviluppo è andato completamente a rilento, causa probabilmente anche la mancanza di un CTO figura fondamentale in questi casi.

Comunque se avessero a cuore veramente il valore del progetto penso che non lo trascurerebbero così, uno sviluppo corretto si tramuta anche in una crescita economica.

Bel post che mi trova d'accordo con quasi tutte le considerazioni, anche quelle che ho letto nei commenti, sento in tutta questa pagina un alto livello di consapevolezza.

Per quanto mi riguarda, il mio modo di sviluppare un percorso e un confronto all'interno di steemit (ma che presto porterò anche fuori), riguarda l'obiettivo di sviluppare progetti editoriali in modo professionale. Questo potrebbe far sembrare che il mio approccio si antitetico a quello che si legge in questa pagina, ma non è così.

Ecco, diciamo che l'unico punto che mi sono trovato in disaccordo, e non riguarda il post ma un commento, è il considerare sicuro il modo tradizionale di fare editoria (sicuro da un punto di vista economico), non è così, il settore editoriale "tradizionale" si trova all'interno di una forte crisi economica ormai da molti anni, e io mi sto chiedendo come trovare vie di uscita a questa crisi (perché questo è un settore che a me interessa molto professionalmente).

Secondo me l'unica possibilità è ripensare il modo con cui si creano contenuti e domandandosi: come si dovrebbe fare oggi l'informazione? come si dovrebbe fare un confronto d'idee, di saperi, di visioni? Come si dovrebbe fare formazione, educazione, apprendimento? Come si dovrebbe comunicare il proprio progetto per raccogliere adesioni, collaborazioni e suggerimenti? Ecco, questo ripensamento è necessario proprio per tornare a fare progetti ambiziosi a livello editoriale (e perché no anche a livello culturale). L'equilibrio economico diventa necessario se voglio farne una professione (non sarà per tutti così, naturalmente), per coloro che oggi vogliono fare i giornalisti, i narratori, i comunicatori, i fotografi, i videomaker, gli artisti, i formatori, gli educatori, ecc. tutte professioni che creano contenuti ed hanno bisogno di farlo nelle migliori condizioni possibili. Queste sono le domande che mi pongo quando parlo di professionalità e di obiettivi economici.

Mentre sono molto lontano (anche contrario a dir la verità) dai tentativi (portati avanti da molti) di "far soldi facili", fare i furbi insomma, o di imporre il proprio egocentrismo (da migliore della classe, sono un bravissimo scrittore e quindi mi merito il successo, premiandosi prima da soli).

E per tantissimi motivi, condivido tutti i concetti espressi dal post.

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